I prodotti rurali ‘Tataoui’ premiati come eccellenze di sviluppo agricolo

Un gruppo di donne tunisine ha ricevuto il primo premio nazionale per la migliore presentazione dei prodotti del territorio, alla fiera della “femme rurale”, organizzata a Tunisi tra il 13 e il 17 ottobre.

Questo è il primo grande risultato ottenuto dal marchio TATAOUI, nato lo scorso aprile 2018 come brand identificativo dei prodotti realizzati da alcune cooperative del Governatorato di Tataouine. Si tratta nello specifico di cooperative agricole composte principalmente da donne e giovani, create e sostenute grazie all’iniziativa Ter-re, realizzata dall’Ong italiana ARCS con il finanziamento della Cooperazione italiana.

Il lancio del marchio TATAOUI e la partecipazione alle principali fiere nazionali rientrano tra le attività previste dall’iniziativa per valorizzare le conoscenze tradizionali e i prodotti locali.

Il gruppo agricolo premiato, proveniente dal villaggio di Douiret, ha dovuto competere con altre settanta cooperative agricole presenti alla fiera con i rispettivi prodotti. Al termine della manifestazione il primo premio è stato quindi assegnato al GDA di Douiret e ai suoi prodotti: tisane, cosmetici a base di argilla locale e piante aromatiche. E così, in rappresentanza di questo GDA, la giovane Esma Douiri alla cerimonia di consegna, trasmessa da alcune Tv nazionali, compreso il canale del Ministero dell’Agricoltura, ha ritirato la targa e il diploma del premio dalle mani del Primo Ministro tunisino, Yussef Chahed, e del Ministro dell’Agricoltura, Samir Taieb.

Il giorno dopo, anche i rappresentanti di Tataouine all’Assemblea Nazionale (il Parlamento tunisino) hanno voluto menzionare in aula i risultati raggiunti da questo gruppo di giovani donne del sud e due trasmissioni specifiche sono state messe in onda da Radio Tataouine.

A conferma del successo che stanno riscontrando i prodotti TATAOUI su scala nazionale, il marchio ha ricevuto un altro importante riconoscimento istituzionale negli ultimi giorni. Lo scorso 29 ottobre il governatore di Tataouine ha infatti premiato tre Gruppi di Sviluppo Agricolo (GDA) provenienti dai villaggi di Douiret, Bir Thalathine e Ras el Oued. Il premio è stato conferito in occasione dell'assemblea annuale interistituzionale sullo sviluppo.

A nome dei tre GDA, Khaoula Sabri, presidente del gruppo di Douiret, ha esposto alle istituzioni presenti il percorso che ha portato il progetto Ter-re ha creare i tre GDA e il marchio TATAOUI, ringraziando, tra gli altri, il sostegno ricevuto dalla Cooperazione italiana.

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Una delle donne che compongono il GDA di Douiret durante la fiera espositiva di Tunisi

 

 

Il primo Ministro tunisino, Yussef Chahed consegna il premio al GDA di Douiret

 

Fondi destinati a giovani imprenditori tunisini

Si è svolta, presso il Salon des Investissements Agricole et de la Technologie (SIAT) la cerimonia di consegna dei contributi destinati a giovani imprenditori nell’ambito del progetto di sviluppo agricolo, “Agriculture competitive” realizzato dall’ONG ELIS e finanziato dalla Cooperazione italiana con 1,5 milioni di euro.

Cinque giovani imprenditori agricoli tunisini, selezionati tra i 200 partecipanti al corso in creazione e gestione d’impresa realizzato a Kebili nell’ambito del progetto, hanno così ricevuto un contributo per un totale di 10 000 euro da investire nel potenziamento delle loro attività imprenditoriali. La cerimonia è stata organizzata dalla ONG italiana Elis, ente esecutore del progetto, e si è svolta alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Samir Taieb, dell’Ambasciatore d’Italia a Tunisi Lorenzo Fanara e del rappresentante dell’AICS Tunisi Flavio Lovisolo.

“La collaborazione tra l’Italia e la Tunisia poggia su un legame di amicizia storico ed imprescindibile. Il successo di questi ragazzi e la loro voglia di fare è il risultato tangibile di questo legame positivo tra i nostri due Paesi”, ha dichiarato l’Ambasciatore Fanara durante la cerimonia.

“L’impegno della Cooperazione italiana per lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro è confermato anche dai risultati di questo progetto, che interviene proprio per rafforzare le capacità di quel settore agricolo che sara’ presto oggetto di una specifica linea di credito della Cooperazione italiana in Tunisia” ha sottolineato il dott. Flavio Lovisolo dell’AICS.

“Questi giovani imprenditori tunisini avranno ora l’opportunità di investire nuovi fondi per migliorare le loro imprese e contribuire allo sviluppo del tessuto economico tunisino”, ha aggiunto la rappresentante dell’ONG Elis a margine della cerimonia. La consegna dei fondi rappresenta una delle attività previste nell’ambito del progetto “Agriculture competitive”, che intende rafforzare lo sviluppo delle filiere produttive nel settore agroindustriale, prendendo come esempio il modello italiano delle associazioni di imprese. Le attività dell’iniziativa interessano 11 Governatorati della Tunisia (Jendouba, Beja, Le Kef, Siliana, Bizerte, Ariana, Manouba, Benarous, Zaghouan, Nabeul, e Kebili) in cui l’ONG si prefigge l’obiettivo di facilitare la ricerca di un impiego per circa 200 giovani e migliorare la produttività di oltre circa 300 agricoltori e 90 imprese agricole.

Oltre alla cerimonia, il progetto Agriculture competitive ha previsto, tra le sue attività, una presenza fissa all’interno della fiera SIAT a Tunisi attraverso un proprio stand per distribuire ai visitatori materiale informativo relativo al progetto e a tutti i programmi finanziati dalla Cooperazione italiana in Tunisia.

A partire da destra: il Ministro dell'Agricoltura tunisino Samir Taieb, l'Ambasciatore d'Italia Lorenzo Fanara, il Rappresentante AICS Tunisi Flavio Lovisolo

Uno dei giovani imprenditori agricoli che ha ricevuto il premio

 

 

 

La Cooperazione italiana finanzia un progetto di sviluppo rurale nel Governatorato di Tozeur

È stato firmato l’accordo per il finanziamento, da parte della Cooperazione italiana, di un progetto di sviluppo rurale nel governatorato di Tozeur in Tunisia.

La cerimonia di firma si è tenuta presso il Ministero degli Affari Esteri, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia, Lorenzo Fanara, del Segretario di Stato per gli Affari Esteri Sabri Bachtobji e del Rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Tunisi, Flavio Lovisolo.

Questo accordo dimostra l'impegno italiano nel sostenere gli sforzi della Tunisia per affrontare insieme le sfide dello sviluppo economico e sociale e rafforzare la nuova cooperazione bilaterale all’interno di diverse aree di intervento", ha avuto modo di dichiarare il Segretario di Stato tunisino a margine della firma.

Soddisfazione condivisa anche da parte italiana che con questo progetto intende proseguire lungo la strategia d’intervento volta al sostegno delle aree più svantaggiate del Paese.

Quest’iniziativa triennale infatti, grazie a un finanziamento di circa 5 milioni di euro della Cooperazione italiana, intende migliorare le condizioni di vita e il reddito della popolazione residente nelle aree di confine nel sud del Paese. Per raggiungere tale obiettivo l’iniziativa prevede il miglioramento e la diversificazione della produzione agricola di 18 perimetri irrigui nelle Delegazioni di Hazoua e Tamerza, situate nel Governatorato di Tozeur.

Per ottenere il più ampio coinvolgimento possibile, la strategia d’intervento si basa su un approccio partecipativo ed è stata suddivisa su cinque assi:

1)Miglioramento delle capacità delle cooperative agricole riguardo la gestione dell’acqua per l’irrigazione dei palmeti da dattero;

2)Riduzione del tasso d’insabbiamento dei perimetri irrigui;

3)Aumento della produzione dei datteri del 30%;

4)Aumento della produzione animale da allevamento del 30% ed allargamento della zona forestale protetta per la produzione dei foraggi;

5)Miglioramento dell’alimentazione e della protezione sanitaria del bestiame.

A conferma del ruolo fondamentale conferito alla società civile tunisina, a beneficiare dell’iniziativa saranno soprattutto le associazioni e le organizzazioni degli agricoltori e le istituzioni pubbliche implicate, per un totale di 1.000 persone, di cui circa 800 nella Delegazione di Hazoua e 150-200 nella Delegazione di Tamerza.

Il programma rientra inoltre nella strategia nazionale volta alla lotta contro la desertificazione, alla stabilizzazione e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone che vivono nelle zone di confine.

La firma di questo importante protocollo d'intesa rafforza il sostegno italiano per lo sviluppo delle regioni meridionali della Tunisia, dove la Cooperazione italiana è da sempre presente fin dall'inizio della sua attività, dalla fine degli anni '80.

Inoltre, il progetto integra i valori di decentramento e sviluppo locale introdotti dalla Costituzione tunisina del 2014, a cui l'Italia contribuisce attraverso il suo programma di cooperazione rilanciato con la firma del Memorandum d’Intesa 2017/2020.

L'Ambasciatore Lorenzo Fanara firma il Protocollo d'accordo insieme al Segretario di Stato Sabri Bachtobji

 

 

La visita dell’Ambasciatore Fanara presso l’azienda beneficiaria della linea di credito italiana

Mercoledì 12 settembre, l'Ambasciatore d'Italia a Tunisi, Lorenzo Fanara, ha effettuato una visita istituzionale a Sousse presso la società Pack Solutions International, un'azienda specializzata nella produzione di mattone e reggette per imballaggi. Questa è una delle 106 società che hanno beneficiato dal 2013 del programma di linea di credito per le Piccole e Medie Imprese (PMI) tunisine da 73 milioni di euro, finanziato dalla Cooperazione italiana. 
Nel riconoscere la realtà imprenditoriale ed economica di questa regione, l'Ambasciatore italiano ha desidera riaffermare i legami di amicizia e cooperazione tra i due paesi e i risultati raggiunti attraverso l'azione della Cooperazione italiana, presente in Tunisia dagli anni '80 e che finanzia attualmente un totale di circa 50 iniziative dedicate in particolare allo sviluppo economico e sociale e al rafforzamento del sistema di istruzione pubblica.
In questo contesto, la linea di credito per le piccole e medie imprese rappresenta dal 1988 (anno in cui venne finanziato per la prima volta questo programma) uno strumento collaudato ed efficace di sostegno per l'economia tunisina e la creazione di posti di lavoro, rafforzando nel contempo i legami già esistenti tra il mercato italiano e tunisino. 
Si tratta di un mezzo di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) tunisine che fino ad oggi ha contribuito con un totale di 240 milioni di euro e 80 milioni di dollari, concorrendo al creazione di circa 10.000 posti di lavoro in Tunisia.
Lo sviluppo economico e sociale è una priorità d'azione della Cooperazione italiana allo sviluppo in Tunisia, che ha riaffermato il suo impegno attraverso la firma dell'ultimo Memorandum d'Intesa 2017/2020Questo accordo prevede un aumento dell'impegno finanziario italiano (quasi il 30% in più rispetto al precedente Memorandum) e un rinnovato interesse per i settori tradizionali e le aree geografiche prioritarie per la Cooperazione italiana e il governo tunisino.
Allo stesso tempo, bisogna ricordare che per la Tunisia l'Italia è sempre stata un partner di prima scelta. Oggi l'Italia occupa il 1 ° posto come partner economico e commerciale, il primo come fornitore di investimenti ed è il 4 ° mercato turistico più grande, oltre che uno dei principali donatori.

Il proprietario dell'azienda spiega all'Ambasciatore l'apporto della linea di credito italiana

 

 

 

Supporto ai Poli di competitività in Tunisia

Come parte del progetto "Sostegno ai Poli di competitività in Tunisia", gestito dal Ministero dell'Industria e delle PMI tunisine e finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in Tunisia con un finanziamento di 3 milioni di euro, rappresentanti di Mfc Pole, società di gestione del Technopark tessile di Monastir, hanno incontrato i rappresentanti chiave dei laboratori digitali (Fablab) del settore tessile italiano, nel corso di una missione in Italia, organizzata nel mese di luglio 2018.

Alla missione, che ha avuto luogo a Milano, Prato e Siena, hanno partecipato due rappresentanti della Mfc Pole e Environment Park, Torino Technology Park e del centro di ricerca Next Technology Tecnotessile di Prato, in quanto esperti del progetto.
Questa missione è stata l'occasione per approfondire la conoscenza del modello operativo di un Fablab e allo stesso tempo approfondire le conoscenze sulla "produzione digitale" applicata al settore tessile. L'obiettivo è quello di portare nuove soluzioni e prodotti e sostenere la nascita di aziende innovative. L'iniziativa fa parte della più grande strategia perseguita dal progetto, che mira a creare un nuovo centro di innovazione per il settore tessile e dell'abbigliamento presso il Monastir Technopark, che consentirà a ricercatori, creatori e start-up tunisini di sviluppare e testare nuove tecnologie per il settore tessile e dell'abbigliamento.

Con l'obiettivo di dare continuità a questi incontri, due eventi si terranno in Tunisia nel 2018 e 2019. L'obiettivo è quello di lanciare un programma congiunto di attività dei poli di innovazione tra i due paesi, così come lo studio di nuove collaborazioni industriali per i mercati europei e africani.
Il progetto mira inoltre a migliorare la disponibilità di infrastrutture fisiche di qualità, come fattore di competitività per le imprese e a promuovere la prossimità fisica della produzione ai centri di ricerca per uno scambio tecnologico e innovativo. In questo contesto, la collaborazione con i poli italiani rappresenta il valore aggiunto di questa iniziativa.

L'iniziativa è quindi parte del programma perseguito dalla Cooperazione italiana in Tunisia che, con la firma del protocollo d'intesa finale 2017/2020, ha ribadito il suo impegno a sostenere lo sviluppo economico, tra cui l'imprenditoria tunisina, valorizzando in particolare collaborazioni reali e future con aziende italiane.

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Rappresentanti dei poli di competitività tunisini e italiani durante l'ultima missione.

 

Lo scambio costante di idee tra imprenditori tunisini e italiani è il punto di forza del progetto

Inaugurazione dei nuovi uffici della sede regionale di Tunisi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)

L'ufficio regionale di Tunisi dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo è lieto di annunciare l'inaugurazione dei suoi nuovi uffici situati a 5 rue Harroun Errachid nel distretto di Mutuelville.

Questo evento vuole essere l'occasione per riaffermare il rinnovato impegno della Cooperazione italiana nella regione mediterranea, in particolare in Tunisia, che è sempre stato un Paese prioritario per l'Italia, considerata la vicinanza geografica, culturale e politica. La Cooperazione italiana è stata infatti costantemente presente in Tunisia fin dagli anni '80, dedicandosi al sostegno del settore privato tunisino, in particolare delle PMI, nonché agli investimenti pubblici e delle regioni svantaggiate, in particolare nel sud del Paese.

Dal 2011, la Cooperazione italiana ha riaffermato il suo ruolo di partner privilegiato della Tunisia, sostenendo la transizione democratica del Paese e i suoi sforzi verso la realizzazione di un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. Questo approccio è stato confermato e rafforzato con la firma del nuovo Memorandum d'intesa per la cooperazione allo sviluppo per il periodo 2017-2020, avvenuta lo scorso 9 febbraio 2017, per un importo di 165,5 milioni di euro. A questo si devono aggiungere circa 200 milioni di euro per iniziative già in corso. Il nuovo Memorandum, sviluppando e ampliando i risultati di 30 anni di esperienza nel paese, dimostra la volontà di innovare e sostenere la Tunisia in una fase cruciale del suo sviluppo, anche grazie ai nuovi strumenti che la recente legge per la cooperazione (n.125 / 2014) è in grado di schierare. L'accordo prevede un aumento dell'impegno finanziario italiano (quasi il 30% in più rispetto al memorandum precedente) e un rinnovato interesse per i settori tradizionali e le aree geografiche ritenute prioritarie per la Cooperazione Italiana e il governo tunisino.

Attualmente, i crediti di aiuto sono dedicati allo sviluppo del settore pubblico e privato. In questo contesto, una linea di credito di 73 milioni di euro è attiva a beneficio delle piccole e medie imprese tunisine. Si tratta  dell’ottava linea di credito realizzata dalla Cooperazione italiana in Tunisia e questo strumento, utilizzato fin dagli anni '90, ha permesso di distribuire circa 240 milioni di euro, contribuendo alla creazione di più di 10 000 posti di lavoro.

La Cooperazione Italiana è impegnata in modo significativo con un credito di 145 milioni anche nel finanziamento del governo tunisino per l'acquisto di attrezzature e servizi.

Un'attenzione particolare è poi rivolta allo sviluppo rurale e alle regioni meridionali del paese, un'area geografica di tradizionale interesse per la Cooperazione italiana che, dalla fine degli anni '90, ha visto la realizzazione di importanti iniziative, tra cui il progetto nella regione desertica di Rjim Maatoug, che ha permesso la creazione di 2.000 ettari di palme da dattero e di sviluppare azioni di inclusione socio-economica nell'area.

A marzo 2017 è entrato in vigore l'accordo che disciplina il primo programma di riconversione del debito tunisino, per un importo complessivo di 25 milioni di euro. Esso comprende interventi, attualmente in fase di sviluppo per la costruzione e la riabilitazione di infrastrutture nel settore idrico e servizi igienico-sanitari, la creazione di posti di lavoro, la salute pubblica e di sostegno all’infrastruttura amministrativa tunisina.

La sede regionale di AICS Tunisi, le cui competenze si estendono anche sulla Libia, così come sul Marocco e sulla Mauritania, ha dunque avuto un potenziamento in termini di risorse umane, per fornire abilità e mezzi adeguati al ruolo che AICS svolge in questi paesi e ai finanziamenti che fornisce. Da qui la necessità di ampliare gli uffici la cui inaugurazione è oggetto della cerimonia del 10 luglio, alla presenza di S.E. l'Ambasciatore d'Italia a Tunisi Lorenzo Fanara, il Ministro dello Sviluppo degli Investimenti e della Cooperazione Internazionale Zied Ladhari e il Direttore Vicario dell'AICS Roma Leonardo Carmenati.

Il Direttore vicario AICS Leonardo Carmenati insieme al Rappresentante AICS Tunisi Flavio Lovisolo e al Ministro dello Sviluppo e della Cooperazione internazionale tunisino Zied Ladhari

 

Il Direttore Carmenati incontra i rappresentanti delle ONG partner

 

Il discorso dell'Ambasciatore Lorenzo Fanara

Tunisi – Ogni bambino ha diritto a una famiglia

Tunisi - Nell'ambito del progetto "Sostegno alla deistituzionalizzazione dei bambini privati dell’ambiente famigliare", realizzato dall'UNICEF e finanziato dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), sono state organizzate 6 sessioni di formazione sull'assistenza ai bambini privati di un ambiente famigliare. La formazione ha avuto luogo tra il 16 aprile e l'11 maggio coinvolgendo 200 partecipanti.

I beneficiari dei corsi di formazione sono cosi entrati in contatto con le "Linee guida delle Nazioni Unite sull'assistenza ai bambini" e hanno ricevuto una formazione specifica per l'assistenza psicosociale e legale ai bambini vulnerabili e privati della famiglia. Durante i corsi sono state poi approfondite altre importanti tematiche quali il sostegno psicosociale alle famiglie a rischio e alle madri single, così come la prevenzione dell'abbandono dei bambini da parte delle loro madri e l’incoraggiamento al reintegro famigliare dei bambini abbandonati. Per questi corsi è stato scelto un approccio partecipativo: presentazioni teoriche alternate ad attività pratiche e focus group su pratiche professionali, opportunità e sfide.

 

Programma ‘Mashrou3i’, nuove opportunità di partenariato pubblico-privato creano storie di successo

Tunisi - “Ho appena iniziato, ma sono molto ambizioso riguardo al futuro della mia attività. Ho praticamente tutte le macchine di cui ho bisogno e sto mettendo a punto la strategia di marketing con il mio nuovo partner che sta aprendo una showroom a Soukra”. Questo il programma di Houssem Bahrini, imprenditore tunisino di appena 32 anni. Nato nel villaggio di Slouguya, nell’entroterra del Paese, Houssem ha ottenuto il diploma di tecnico industriale nel 2010 per poi iniziare subito a lavorare in un centro di formazione specializzato nel 3D e nei disegni tecnici. Dopo qualche anno passato come semplice impiegato, Houssem ha tuttavia sentito la spinta per intraprendere il grande passo. Avviare una sua attività.

“Sono stato messo in contatto con l'esperto regionale di Mashrou3i che ha immediatamente offerto il suo supporto e diagnosticato i miei bisogni, l'esperto mi ha aiutato a ottenere rapidamente un capitale e mi ha fornito assistenza tecnica continua per garantire l’avvio e il buon funzionamento della mia azienda”. Houssem è cosi riuscito a superare le difficoltà che molti imprenditori tunisini possono riscontrare all’inizio della loro carriera nell’ottenimento di un finanziamento, riuscendo a farlo grazie al supporto dell’iniziativa Mashrou3i che, letteralmente in arabo, significa “il mio progetto”.

Si tratta di un programma di partnership pubblico-privato eseguito dall'Organizzazione per lo sviluppo industriale delle Nazioni Unite (UNIDO). Sostenuto dal governo tunisino, Mashrou3i è finanziato dall'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) e dalla Cooperazione italiana. Il programma è nato nel 2013 ed è entrato ora già nella sua seconda fase, che terminerà nel 2021 con un impegno finanziario della Cooperazione italiana pari a 1 950 000 €.

 

Tunisi – In scena contro l’abbandono scolastico, anche il teatro diventa luogo di sviluppo sociale

Tunisi – Il 23 giugno scorso si è tenuta presso il Centro culturale Mahmoud Messadi della capitale tunisina una rappresentazione teatrale dal titolo Mes études, j’y tiens, incentrata sul tema della lotta all'abbandono scolastico. La messa in scena è stata organizzata dall'associazione tunisina Ado +, il cui scopo principale è la diffusione di conoscenze di educazione civica attraverso l’utilizzo di spazi di espressione e convivialità che permettano la partecipazione dei giovani alla vita sociale e culturale in maniera positiva. Ado + utilizza il teatro come strumento per favorire l’espressione e la partecipazione degli adolescenti, ma anche come mezzo per stimolare un impegno comunitario che sia indirizzato a contribuire a processi di trasformazione sociale.

La rappresentazione, allestita da un gruppo di attori adolescenti e della durata di circa un'ora, ha avuto modo di affrontare la tematica dell’abbandono scolastico, con le sue cause e le sue conseguenze, attraverso un linguaggio immediato e familiare alle nuove generazioni. Le vicende raccontate sul palco sono state ispirate dalle esperienze di vita dei giovani artisti e dei loro amici. Ai giovani che hanno contribuito all’evento sono stati consegnati degli attestati di partecipazione da parte del titolare della sede AICS di Tunisi Flavio Lovisolo, del Coordinatore ONU in Tunisia Diego Zorrilla, dei rappresentanti del ministero dell’Educazione e dello staff di UNICEF.

L’iniziativa è stata realizzata nella cornice del più ampio progetto di lotta all’abbandono e all’insuccesso scolastico realizzato da UNICEF e finanziato dalla Cooperazione italiana per un importo complessivo di 2,3 milioni di euro. Si tratta di un progetto iniziato nel 2016 che è stato sviluppato in stretta sinergia con il ministero tunisino dell’Educazione.

Il progetto si pone l'obiettivo di contribuire a ridurre il numero di ragazzi e ragazze che abbandonano la scuola, sviluppando modelli di prevenzione all’abbandono scolastico, di insegnamento compensativo e di miglioramento dell’ambiente delle scuole. In particolare, l’iniziativa si articola su tre assi:

  1. sperimentazione di un modello educativo innovativo e accessibile che comprenda un dispositivo di sostegno scolastico e un sistema di insegnamento compensativo;
  2. sviluppo di installazioni sanitarie e spazi gioco che favoriscano le attività creative e lo sport e che tengano conto della protezione dell’ambiente;
  3. azioni di sensibilizzaizione sociale e comunicazione pubblica per la prevenzione e la lotta contro l’abbandono scolastico.

La rappresentazione teatrale è stata organizzata proprio nell'ambito di quest'ultimo asse.

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