Il “fatto a mano” tunisino alla Fiera dell’Artigianato di Milano

   

di Martina Palazzo

Per la prima volta nella loro carriera, 12 artigiani tunisini espongono le loro creazioni oltre i confini nazionali. Sono a Milano all’« Artigiano in fiera » dal 4 al 12 dicembre per mostrare il savoir-faire del loro Paese tra tradizione e innovazione.

Giovani donne e uomini provenienti da diverse regioni dei quattro angoli della Tunisia, tutti con una storia personale di successo, tutti sostenuti da UNIDO e IOM, le due agenzie delle Nazioni Unite che stanno realizzando rispettivamente i progetti Creative Tunisia e Mobi-TRE, grazie al sostegno finanziario dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Queste due iniziative incoraggiano lo spirito imprenditoriale, in particolare tra i giovani, e valorizzano le competenze locali attraverso la creazione di opportunità economiche e la modernizzazione degli apparati produttivi per una maggiore competitività su scala nazionale e internazionale.

La Tunisia, crocevia di civiltà nel corso dei secoli e ponte di scambi commerciali dalle sue coste ai villaggi berberi, possiede un vero e proprio know-how artigianale che porta i segni del passato e conserva le tradizioni. Questo patrimonio rafforza anche il tessuto economico del Paese, impiegando una gran parte della popolazione attiva su tutto il territorio nazionale. Oggi l’artigianato tunisino vuole essere vettore di una sorta di riabilitazione dei mestieri tradizionali. Non solo oggetti, ma creazioni che trasmettono la storia di una comunità e, allo stesso tempo, di un professionista che ha voluto giocare con le ispirazioni e le esigenze del mondo contemporaneo. Questo è il segreto dei nostri giovani presenti questa settimana a Milano. Riesumano il tesoro ancestrale e gli danno un aspetto innovativo; stanno al passo con i tempi senza perdere la memoria. E ce n’è per tutti i gusti: tessitura con materiali nobili e naturali, cosmetici e alimentari, decorazioni in ferro.

Queste creazioni aspettano solo di essere scoperte. “La nostra partecipazione alla fiera è molto importante perché ci dà la possibilità di far conoscere i nostri prodotti ad un pubblico internazionale”, dice Amel Laouini, tunisina residente in Italia che ha investito nella marca di cosmetici, Mliz Nature, nell’ambito del progetto Mobi-TRE. “Spero di arrivare alla fine di questo evento con nuove idee per il futuro e contatti utili per ulteriori affari”, conclude.

Infatti, la fiera è sia una vetrina che una piattaforma di scambio. Qui, un know-how specifico e senza tempo crea legami con l’altrove e con l’altro. “Questa esperienza ci aiuta a sviluppare i nostri prodotti secondo le esigenze del mercato internazionale e a diventare più competitivi nell’era della globalizzazione”, dice Faiez Boussaid, uno dei beneficiari del progetto Creative Tunisia.

Facciamo rivivere il passato nelle creazioni dei nostri giovani artigiani. Scopriamo il loro talento.

[COMUNICATO STAMPA] Insieme contro l’abbandono scolastico: cerimonia di consegna di beni ai Ministeri dell’Istruzione e dell’Agricoltura tunisini

           

 

Tunisi, il 21 febbraio 2022

Si è svolta a Megrine, presso il deposito centrale del Ministero dell’Istruzione tunisino, la cerimonia di consegna di 60 trattori agricoli dotati di cisterne, aratri e rimorchi, acquistati grazie ad un finanziamento della Cooperazione italiana di circa 3 milioni di euro. Erano presenti all’evento il Ministro dell’Istruzione Fethi Sellaouti, il Ministro dell’Agricoltura Mahmoud Elyes Hamza, l’Ambasciatore Lorenzo Fanara ed il Direttore della sede Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Tunisi, Andrea Senatori.

I 60 trattori verranno distribuiti in 20 Commissariati regionali per l’istruzione allo scopo di migliorare e facilitare l’approvvigionamento di acqua potabile degli istituti scolastici presenti nelle zone beneficiarie.

L’evento di oggi si inquadra in un’azione di più ampio respiro promossa dalla Cooperazione Italiana per la lotta contro l’abbandono scolastico. Nei prossimi mesi, infatti, saranno messi a disposizione ulteriori beni quali 95 minibus, 13 furgoncini per il trasporto di derrate alimentari ed altri equipaggiamenti e beni per un importo globale di circa 7,8 milioni di euro.

Con un portafoglio di circa 50 milioni di euro, l’istruzione è tra i settori di intervento prioritari della Cooperazione italiana in Tunisia. Numerose le iniziative che includono interventi per la creazione di mense scolastiche e il miglioramento della nutrizione in ambito scolastico; per la costruzione di servizi igienici, lo sviluppo di aree ludiche ed il miglioramento dell’offerta pedagogica.

 

CONTATTI :

Ambasciata d’Italia in Tunisia

Luigi Selandari Pasqualetti, Premier Secrétaire
E-mail : stampa.tunisi@esteri.it
Tèl:  +216 31321836
www.ambtunisi.esteri.it

AICS Tunisi

Martina Palazzo, Communication Officer
E-mail : martina.palazzo@aics.gov.it; comunicazione.tunisi@aics.gov.it
Tél : +216 71 893 321 / 144
www.tunisi.aics.gov.it

 

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Entra nel vivo il sostegno italiano per i comuni tunisini

Sono state avviate le prime attività del programma di sostegno alla decentralizzazione in Tunisia (PRODEC) finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Con una visita presso il Governatorato di Sfax effettuata nell’ultima settimana di agosto, l’Ambasciatore  a Tunisi, Lorenzo Fanara, insieme ad una delegazione dell’AICS, ha incontrato i sindaci di 7 comuni che rientrano nella lista delle 31 municipalità beneficiarie del programma PRODEC. Tale visita si pone quindi in linea di continuità con l’evento risalente al giugno scorso, con cui l’Ambasciatore d’Italia aveva ricevuto presso la sua residenza tutti i sindaci coinvolti in quest’iniziativa, insieme al Ministro degli Affari Locali e al Rappresentante della Caisse des Prêts et de Soutien aux Collectivités Locales (CPSCL), ente esecutore dell’iniziativa. Come ribadito nel corso di quell’occasione, la delegazione italiana ha espresso l’intenzione di mantenere una finestra di dialogo costante con la controparte locale con l’obiettivo di approfondire il contesto territoriale, nonché di cogliere i bisogni espressi dai sindaci in merito alle loro priorità sociali e di sviluppo economico, con una particolare attenzione verso la realizzazione o la ristrutturazione degli uffici comunali e l’erogazione dei servizi di base per la popolazione.

I 7 comuni del Governatorato di Sfax (Hzag Ellouza, Ennasr, El Amra, Achech Boujarbou Auodhna Majel Darj, Aouabed Khezanet, Hajeb, Ennadhour Sidi Ali Belabed) oggetto della visita saranno beneficiari di circa 8,5 milioni di euro, su un totale di 25 milioni di euro a dono messi a disposizione dall’AICS per il programma PRODEC. Tale cifra verrà utilizzata per le spese di investimento nei prossimi tre anni, in particolare per la costruzione o ristrutturazione degli edifici amministrativi, l’acquisto di attrezzature (come i veicoli per la raccolta dei rifiuti), la realizzazione di progetti di prossimità (come le strade comunali, gli scoli per le acque pluviali, l’illuminazione stradale), di progetti di sviluppo delle attività produttive e commerciali e socio-culturali.

I beneficiari di quest’iniziativa saranno i sindaci, i rappresentanti eletti e il personale amministrativo delle municipalità coinvolte, a cui si aggiungono i cittadini che potranno accedere a servizi municipali migliorati.

L’iniziativa PRODEC rappresenta quindi il concreto impegno italiano nel supporto al processo di decentralizzazione perseguito dalle autorità tunisine e stabilito dalla Costituzione del 2014. Italia e Tunisia intendono cosi collaborare al fine di contribuire alla riduzione delle disparità tra regioni, migliorando l’accesso per i cittadini ai servizi di 31 comuni di recente creazione situati in 10 Governatorati del Paese.

 

 

Forum di lancio del progetto Futur Proche

Si è tenuta giovedì, 11 ottobre presso il Municipio di Tunisi la conferenza “Città Aperte: pensare e agire per una migliore governance locale e la partecipazione dei cittadini in Tunisia”  che ha rappresentato il lancio ufficiale del progetto “Futur Proche – Sviluppo locale e servizi decentralizzati per la sostenibilità e la cittadinanza attiva in Tunisia”.
Alla conferenza di lancio del progetto hanno partecipato esperti tunisini e internazionali, che hanno discusso le questioni e le sfide principali per il processo di decentralizzazione in Tunisia, tema principale dell’iniziativa.
Il progetto Futur Proche, finanziato dalla Cooperazione Italiana e dalla Regione Toscana, sarà eseguito dalla Ong italiana Cospe, ma coinvolge, allo stesso tempo, un grande consorzio di enti locali, istituzioni e associazioni italiane e tunisine.
L’iniziativa, con una durata prevista di due anni, ha lo scopo di promuovere:

– Il decentramento, la governance locale e il rafforzamento delle istituzioni locali;
– L’economia sociale e solidale attraverso lo sviluppo di imprese locali sostenibili e il sostegno per l’accesso al mercato locale;
– La salute attraverso il miglioramento della qualità e dell’accessibilità dei servizi sanitari di base e il rafforzamento dell’assistenza sanitaria.

In particolare, l’iniziativa mira a fornire supporto e formazione per i funzionari comunali, i rappresentanti di istituzioni tunisine, il personale delle strutture sanitarie locali e il Ministero della Salute e delle associazioni locali, selezionati in 5 governatorati della Tunisia: Grand Tunis, Kasserine, Sidi Bouzid, Tataouine e Jendouba.
Il finanziamento complessivo per l’iniziativa “Futur proche” è di circa 1,4 milioni di euro, di cui euro 998 480.00 come contributo della Cooperazione Italiana.
“Questo è un progetto che valorizza l’esperienza italiana in fatto di decentramento ed è parte di una più ampia strategia perseguita dalla Cooperazione italiana in Tunisia. Il nostro obiettivo è quello di sostenere il decentramento politico in linea con gli obiettivi della nuova Costituzione tunisina del 2014 e il nostro impegno in questo settore è stato recentemente confermato con l’approvazione della iniziativa di finanziamento Prodec (25 milioni di euro a dono) che prevede la realizzazione di interventi nel settore delle infrastrutture in 31 comuni tra gli 86 appena creati”, ha detto il rappresentante dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) in Tunisia, Flavio Lovisolo.

Missione in Italia del Polo di meccatronica di Sousse

Promuovere lo sviluppo tecnologico delle imprese tunisine attraverso un fruttuoso scambio di idee e iniziative con gli imprenditori italiani. Questo è uno degli obiettivi del progetto “Appui aux Pole Tunisiens”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con un contributo di 850 mila euro a favore del Ministero dell’Industria tunisino.

Sono quattro i Poli di competitività (situati a Monastir, Gabes, Biserta e Sousse) che, in partenariato con la società italiana Environment Park Spa, dal 2016 lavorano in stretta collaborazione per migliorare i servizi alle imprese e tessere relazioni con il mercato italiano

“La nostra recente missione a Milano, durante la fiera BI – MU dedicata all’innovazione tecnologica, ci ha permesso di entrare in contatto con alcune interessanti realtà italiane, come il gruppo MESAP e il Polo di Meccatronica di Rovereto. Siamo anche riusciti a firmare degli accordi di collaborazione, che saranno preziosi per il futuro della nostra attività”, ha dichiarato un rappresentante tunisino del Polo di Sousse al rientro dalla missione in Italia dello scorso 9-10 ottobre.

L’incontro tra i rappresentanti del Polo di Sousse e alcuni imprenditori italiani

 

La fiera BI – MU di Milano è stata anche l’occasione per visionare i principali progetti di innovazione tecnologica sviluppati dalle realtà italiane. Conoscenze che possono diventare interessanti opportunità da applicare all’interno del programma dell’Unione Europea HORIZON 2020, cui la Tunisia partecipa in qualità di Paese associato.

Questa missione si inquadra nelle svariate attività che vengono realizzate all’interno dell’iniziativa con l’obiettivo di ampliare e consolidare la rete di conoscenze e collaborazioni in Italia dei Poli tunisini e far emergere opportunità di collaborazione tra le imprese dei due Paesi. Si intende cosi’ creare una piattaforma di scambio tra imprese e istituzioni dedicate allo sviluppo del settore privato e contribuire ad un percorso di crescita che coinvolga entrambe le sponde del Mediterraneo.

AICS Tunisi insieme ai bambini per promuovere l’igiene nelle scuole

Tunisi - In occasione della decima Giornata mondiale del lavaggio delle mani, il Ministero dell’Educazione e il Ministero della Salute hanno lanciato in partnership con UNICEF, e con il sostegno finanziario dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), un programma per promuovere la pratica del lavaggio delle mani con acqua e sapone tra i bambini e tra gli adolescenti all’interno delle scuole primarie.

Questo programma fa parte della Strategia nazionale per la promozione del lavaggio delle mani in contesti comunitari, sviluppata nel quadro del Piano d'azione quinquennale 2016-2020, redatto dal Ministero della Salute in collaborazione con vari ministeri, dipartimenti e organizzazioni interessati, allo scopo di contribuire alla protezione della salute della popolazione.

Il programma partecipativo di lavaggio delle mani, attraverso attività ricreative (gioco, sport, arte, ecc.) per i bambini, ha quindi l’obiettivo di promuovere un cambiamento comportamentale e supportare una vita sana per i bambini, le loro famiglie e le comunità di appartenenza.

Evento di punta di questo programma è stata la cerimonia del lavaggio delle mani, organizzata lo scorso 15 novembre presso la scuola Ezzahra Jdaida nella regione di Manouba, a cui hanno partecipato il Ministro dell’Educazione tunisino, l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, il Rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Tunisi e la Rappresentante di Unicef Tunisia.

Davanti ai circa 600 bambini della scuola, il Ministro dell’Educazione Hatem Ben Salem ha sottolineato come il suo Ministero “attribuisce grande importanza al miglioramento dell'ambiente scolastico per favorire l'apprendimento garantendo, allo stesso tempo, la salute e il benessere dei bambini”. Sempre il Ministro ha poi ricordato che "più di 1.000 scuole nelle aree rurali non hanno ancora accesso all'acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e all'igiene di qualità. Il programma di educazione all'igiene per il lavaggio delle mani che stiamo lanciando oggi continuerà in molte scuole per tutto l'anno scolastico", ha infine concluso.

Il lavaggio delle mani è infatti una pratica igienica che può prevenire la trasmissione di malattie, ma non è ancora ben diffusa nella vita quotidiana dei bambini tunisini. Proprio per questo gli operatori sanitari che lavorano nelle scuole e altrove stanno intensificando i loro sforzi per inculcare questa pratica, specialmente per i bambini.

Da parte sua, l'Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Lorenzo Fanara, che ha partecipato al lavaggio delle mani insieme ai bambini della scuola, ha sottolineato che il sostegno della Cooperazione italiana è parte di una più ampia strategia perseguita dall'Italia in Tunisia che mira a sostenere gli sforzi del locale Ministero dell’Educazione per migliorare la qualità dei servizi scolastici in Tunisia. In questo senso, questa iniziativa sarà integrata da interventi simili in molte scuole per garantire un ambiente scolastico piacevole per i bambini e rispettoso degli standard igienici e sanitari.

L’iniziativa rientra infatti in un più ampio programma, avviato ad ottobre 2016 e in fase di esecuzione, che ha ricevuto il finanziamento di 2,36 milioni di euro da parte della Cooperazione Italiana.

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