“Ma lo sanno che sono cieca?” La nuova vita di Heba ad Ajdabiya

Quando Heba Mohmoud ha saputo di essere stata selezionata per un corso di formazione sul diritto alla salute, offerto dall’organizzazione non governativa (ONG) ACTED in coordinamento con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), continuava a ripetere: “Ma lo sanno che sono cieca?”.

Nata con una malattia che le ha causato la perdita della vista quand’era molto piccola, oggi Heba lavora come terapista psicosociale in una clinica di Ajdabiya, una delle città della Cirenaica coinvolte negli interventi del programma di cooperazione Delegata Baladiyati, finanziato dall’Unione Europea ed eseguito sul terreno dall’AICS.

I percorsi di formazione (cosiddetti “training of trainers”, ToT) offerti dal programma hanno permesso a Heba e agli altri partecipanti di approfondire la conoscenza del sistema giuridico internazionale sulla salute: come adempiere e tutelare il diritto universale alle cure mediche.

Fin dal tempo degli studi, Heba ha dovuto affrontare molte sfide a causa della disfunzione alla vista. Quand’era bambina, ha lasciato Ajdabyia per frequentare una scuola per non vedenti a Benghazi, separandosi dalla famiglia che rincontrava ogni tanto nei fine settimana. Nel 2011, quando le tensioni politiche hanno scosso il Paese, Heba ha fatto ritorno ad Ajdabyia, un’esperienza che descrive come “riiniziare da zero”.

“Quando sono andata a iscrivermi alla facoltà di psicologia ad Ajdabyia, mi sono sentita dire che le persone cieche frequentavano i corsi di inglese, arabo o gli studi islamici. Ero la prima non vedente a scegliere psicologia: mi diedero tre mesi di prova per dimostrare di avere le abilità per seguire il corso. Non è stato facile ma nel 2017 mi sono laureata in psicologia”.

La selezione per i ToT organizzati dall’AICS insieme ad ACTED è stata una sorpresa per Heba. “Temevo ci fosse stato un errore e che sarei stata esclusa non appena avessero saputo che sono cieca. Invece l’imparzialità è davvero tra i valori di questo programma, non sono solo parole. La formazione è stata veramente importante per me, e credo sia stata un’opportunità anche per gli altri partecipanti, che si sono trovati a interagire con una persona non vedente. Sono felice di aver preso parte a questa iniziativa”.

Nel tempo libero dal lavoro, oggi Heba fa la volontaria in una scuola per non vedenti. “Il mio obiettivo è anzitutto quello di sostenere altre persone non vedenti perché non demordano di fronte ai propri diritti fondamentali, tra cui anzitutto quello all’educazione. E poi vorrei che la mia esperienza diventasse un messaggio: vorrei che tutti sapessero che l’unica differenza nel processo di apprendimento tra una persona cosiddetta “normodotata” e una persona non vedente è nelle modalità. Sapete, per imparare, non è indispensabile la vista quando si sanno usare gli altri sensi”.

 

La storia di Heba è stata scritta da AICS grazie a una testimonianza raccolta da ACTED nel quadro  del programma di cooperazione Delegata “Baladiyati”, finanziato dall’Unione Europea e realizzato da AICS in partenariato con UNDP e UNICEF con l’obiettivo di rafforzare i servizi di base in 27 municipalità in Libia.Nello specifico, ACTED ha lavorato nell’ambito di un progetto gestito da AICS per migliorare l’accesso al sistema sanitario da parte delle comunità locali, con un’attenzione particolare ai gruppi più vulnerabili. Gli interventi realizzati prevedono la riabilitazione di strutture mediche primarie, la fornitura di strumentazioni mediche prioritarie, l’offerta di percorsi formativi per rafforzare le competenze del personale medico e paramedico e campagne di informazione e sensibilizzazione presso le comunità locali.

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All’ospedale Attiah Alkasah di Al Kufra si riaccende la speranza per la piccola Amal

Al Kufra, nel sud della Libia, è casa per circa 45.000 abitanti. Molti di loro, ogni giorno, si scontrano coi limiti di un sistema sanitario fragile e servizi di base insufficienti a coprire i bisogni della comunità.

A soli tredici anni, Amal è affetta da diabete di tipo 1, una condizione cronica per cui il suo pancreas non produce abbastanza insulina, rendendola dipendente da iniezioni quotidiane. All’ospedale Attiah Alkasah, una struttura medica di riferimento per le comunità locali, la disponibilità di insulina è tanto cruciale quanto precaria: anche quando disponibili, le scorte non sempre vengono conservate in modo appropriato, con la conseguenza che pazienti come Amal si trovano spesso a dover interrompere il trattamento.

A causa dell’assunzione irregolare di insulina, Amal ha subito ripetute crisi glicemiche, da cui sono derivati disidratazione e perdita di peso. La sua condizione di salute non le ha permesso un’infanzia spensierata come meritano i bambini della sua età. I genitori hanno fatto del loro meglio per proteggerla dai rischi, vivendo nel terrore che potesse succederle qualcosa da un momento all’altro.

L’ospedale Attiah Alkasah è tra le strutture identificate per gli interventi del programma Baladiyati: qui, grazie ai fondi dell’Unione Europea, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha lavorato al fianco della ONG Première Urgence Internationale (PUI) per realizzare una serie di interventi urgenti, atti a garantire a tutti l’accesso a cure mediche adeguate. In particolare, la farmacia è stata ristrutturata ed equipaggiata con strumentazioni mediche e medicine, inclusa l’insulina. In parallelo, sono stati offerti dei percorsi formativi per il personale al fine di garantirne una gestione efficiente nel lungo periodo.

Il padre di Amal ci ha mandato un messaggio: “Vivevamo nell’ansia di non trovare l’insulina e non sapevamo più cosa fare. I dottori hanno detto che, grazie alla riqualificazione della farmacia, l’ospedale disporrà regolarmente di scorte di insulina e che Amal, e tanti altri come lei, non saranno più soli e appesi a una speranza”.

 

La storia di Amal è stata scritta da AICS grazie a una testimonianza raccolta da PUI nel quadro del programma di cooperazione Delegata “Baladiyati”, finanziato dall’Unione Europea e realizzato da AICS in partenariato con UNDP e UNICEF con l’obiettivo di rafforzare i servizi di base in 27 municipalità in Libia. Nello specifico, PUI ha lavorato nell’ambito di un progetto gestito da AICS per migliorare l’accesso al sistema sanitario da parte delle comunità locali, con un’attenzione particolare ai gruppi più vulnerabili. Gli interventi realizzati prevedono la riabilitazione di strutture mediche primarie, la fornitura di strumentazioni mediche prioritarie, l’offerta di percorsi formativi per rafforzare le competenze del personale medico e paramedico e campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte alle comunità locali.

Leggi anche:

L’articolo in inglese sul blog di Baladiyati
L’articolo in arabo sul blog di Baladiyati
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Anche AICS Tunisi al CODEWAY per valorizzare interventi sulla governance locale in Libia

Una tre giorni di eventi internazionali dedicati a cooperazione, sviluppo e sostenibilità con un focus specifico sul ruolo giocato dalle imprese. È CODEWAY, la manifestazione fieristica italiana che crea spazi di confronto tra soggetti pubblici, OSC e aziende. Quest’anno l’appuntamento è dal 18 al 20 maggio e vede coinvolta in prima linea anche l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con uno stand espositivo e rappresentanti della sede centrale e delle sedi estere che parteciperanno ai diversi panel.

In calendario anche l’intervento della Vice Titolare della Sede regionale di AICS Tunisi, competente per la Tunisia, la Libia, il Marocco e l’Algeria. Annamaria Meligrana parteciperà a due eventi sulla governance locale e il coinvolgimento degli enti territoriali italiani in iniziative di cooperazione internazionale. Il primo, dal titolo “Il decentramento amministrativo in Libia: L’azione italiana a supporto delle Municipalità Libiche nell’implementazione di nuovi servizi ai cittadini”, organizzato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), si è tenuto il 19 maggio alle 10.30. All’indomani, Annamaria Meligrana interverrà nell’evento “La Nicosia Initiative quale strumento di cooperazione tra le amministrazioni locali del progetto REBUILD: il modello italiano delle autonomie per un ponte tra Provincia Autonoma di Trento, Regione Friuli-Venezia Giulia e le municipalità in Libia“, organizzato dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome nell’ambito di due iniziative finanziate da fondi europei, REBUILD e TAMSALL, che vedono la partecipazione della Provincia di Trento, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Emilia Romagna.

Grazie alla nuova legge 125/2014 sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, i comuni, le province autonome e le regioni italiane hanno assunto un ruolo sempre più attivo in partenariati oltre frontiera con l’obiettivo di mettere a disposizione expertise e conoscenza.

In Libia, ad esempio, operano in maniera sinergica con la società civile e le organizzazioni internazionali a supporto delle municipalità libiche, il cui ruolo nella stabilizzazione del Paese è determinante. Il processo di decentralizzazione statale, acceleratosi negli ultimi anni a causa dell’instabilità politica ed economica, ha infatti rafforzato il ruolo delle municipalità nel fornire servizi di base alla popolazione, grazie anche alla legittimazione ottenuta tramite le elezioni comunali degli ultimi anni.

Fra i principali risultati conseguiti dagli interventi di AICS, per esempio nell’ambito programma Baladiyati (dall’arabo “la mia municipalità”), finanziato dall‘Unione europea attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa, oltre 2350 operatori delle strutture erogatrici dei servizi sono stati formati nei settori della salute, igiene, educazione e prevenzione COVID 19; equipaggiamenti medici, materiali e medicine sono stati forniti a beneficio di 49 strutture sanitarie e 5 strutture WASH; 30 strutture mediche e 19 scuole sono state riabilitate con lavori infrastrutturali.

La necessità di favorire il decentramento, rafforzando le capacità di risposta nazionale e locale, rimane un obiettivo importante per la comunità internazionale e per l’Italia che, come ben sappiamo, riveste un ruolo di primo piano nel processo di stabilizzazione della Libia.

Negli ultimi anni di lavoro, la Cooperazione italiana ha confermato e rafforzato l’impegno nel sostenere il decentramento amministrativo, la localizzazione degli aiuti umanitari, il rafforzamento delle capacità di governance e sviluppo locale partecipato, il miglioramento della gestione e dell’erogazione dei servizi di base per i cittadini.

Il lavoro di AICS e dell’intera comunità internazionale in Libia, in particolare dei principali attori europei, a supporto del decentramento e delle municipalità mira al rafforzamento dei processi di stabilizzazione e di promozione della pace nel Paese, anche attraverso azioni volte a migliorare l’accesso ai servizi di base e a rafforzare le competenze dei funzionari locali e dei sindaci (capacity e institution building).

Storie e voci dalla Libia: nasce il blog del programma di cooperazione delegata “Baladiyati”

Da oggi è online il blog dedicato a “Baladiyati”, dall’arabo “la mia municipalità”, com’è stato ribattezzato il programma di cooperazione delegata “Recovery, Stability and Socio-Economic Development in Libya” eseguito dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in Libia, UNDP Libya e UNICEF Libya.

Il blog raccoglie e racconta, in inglese e in arabo, storie ed esperienze dei protagonisti degli oltre cento interventi che l’AICS porta avanti in ventisette municipalità libiche, grazie al lavoro coraggioso delle organizzazioni della società civile italiane, libiche e internazionali che si impegnano ogni giorno a supporto delle comunità più vulnerabili.

Il nostro ringraziamento speciale va a: Helpcode e Organization for Development Piooners (ODP), CESVI, CEFA, COSPE, Fondazione Albero della Vita (FADV), International Medical Corps (IMC), International Rescue Committee (IRC), Humanity and Inclusion (HI), ACTED, Premiere Urgence International (PUI), Migrace, WeWorld/GVC.

Il programma Baladiyati è finanziato dall’Unione Europea tramite il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EU Trust Fund for Africa).

Ecco come seguirci:

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Stories and voices from Libya: AICS launches Baladiyati‘s blog

A long-awaited blog with stories of courage and resilience from Libya was launched today by the Italian Agency for Development Cooperation (AICS), in coordination with UNDP and UNICEF, as partners in the implementation of the EU-funded “Recovery, Stability and Socio-Economic Development in Libya,” dubbed the Baladiyati programme (which translates to “My municipality” in English).

The blog collects inspiring stories and experiences from the protagonists of the over 100 interventions that AICS has been carrying out in 27 municipalities across Libya, with the crucial support of many organisations – Italian, Libyan and international – that are committed to supporting the most vulnerable communities in the country.

Our special thanks go to: Helpcode and Organization for Development Piooners (ODP), CESVI, CEFA, COSPE, Fondazione Albero della Vita (FADV), International Medical Corps (IMC), International Rescue Committee (IRC), Humanity and Inclusion (HI), ACTED, Premiere Urgence International (PUI), Migrace and WeWorld/GVC.

The Baladiyati programme is funded by the European Union through the EU Trust fund for Africa.

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Completati i lavori di riabilitazione presso la clinica Al Kwifia di Benghazi: un risultato raggiunto dall’AICS coi fondi dell’Unione Europea

20 ottobre 2021

Grazie al sostegno finanziario dell’Unione Europea attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EUTF), l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in coordinamento con le Organizzazioni Non Governative (ONG) ACTED e International Rescue Committee (IRC), ha completato i lavori di riabilitazione e la consegna di attrezzature mediche specializzate presso la clinica Al Kwifia di Bengasi, nella Libia orientale.

La cerimonia di consegna si è svolta oggi presso la suddetta clinica e ha visto la partecipazione del Console Italiano a Bengasi, Carlo Batori e della Vicedirettrice dell’Ufficio Regionale AICS, Annamaria Meligrana, intervenuti insieme alle autorità locali libiche, alla dirigenza della clinica e allo staff di ACTED.

Identificato in consultazione con le autorità libiche a livello locale e centrale, tale intervento è iniziato nel settembre 2020 con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento di una struttura sanitaria pubblica di riferimento per le comunità residenti a Bengasi e aree limitrofe. A tredici mesi da allora, oltre 70.000 persone, tra cui soprattutto madri e neonati, potranno beneficiare di una Unità Ginecologica più spaziosa e meglio attrezzata, ampliata con due ambulatori, una sala d’attesa e un nuovo impianto igienico-sanitario di fondamentale importanza per la salubrità dell’ambiente.

Al termine della cerimonia, Annamaria Meligrana ha commentato: “Sono orgogliosa di poter testimoniare che siamo stati in grado di raggiungere obiettivi importanti in un momento storico molto complesso, in cui la crisi pandemica ci ha costretti a ridefinire i sistemi di lavoro e di interazione umana. Ogni sfida è un’opportunità di successo e il risultato di oggi ne è la prova”.

L’evento segna un nuovo conseguimento del programma di cooperazione delegata “Recovery, Stability, Socio-Economic Development in Libya – Baladiyati”, che prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa per l’esecuzione di oltre 200 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 27 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).

 

Link:

 

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AICS celebrates the completion of rehabilitation works at Benghazi’s Al Kwifia Clinic, with funding from the European Union Trust Fund for Africa 

20 October 2021

With support from the European Union through the EU Trust Fund for Africa (EUTF), the Italian Agency for Development Cooperation (AICS), in partnership with the INGOs ACTED and International Rescue Committee (IRC), completed essential rehabilitation works and medical equipment delivery at Benghazi’s Al Kwifia Clinic, in eastern Libya.

The handover ceremony took place today, 20 October 2021, at the presence of the Italian Consul in Benghazi, Mr. Carlo Batori and the AICS Regional Office’s Deputy Director, Ms. Annamaria Meligrana, who participated in the opening session together with the local authorities, the management of the health facility and the ACTED team.

Identified in consultation with the Libyan authorities at the local and central levels, the intervention started in September 2020 with the aim of supporting this primary health facility to better respond to the needs of over 70,000 people living in Benghazi and surrounding areas. Thirteen months on, individuals and families, and in particular mothers and new-born children, can benefit from a more spacious and better equipped Gynaecological Unit, expanded into two examination rooms, a waiting area and a new hygiene system.

“I am proud to witness that we have been able to achieve such important goals in a very challenging time: a time of a pandemic crisis that has forced us to redefine our way of working and interacting. If every challenge is an opportunity to succeed, today’s ceremony provides evidence of this,” commented Ms Annamaria Meligrana.

Today’s achievement is yet another step forward for the Baladiyati programme, funded by the EUTF and carried out jointly by AICS, UNDP and UNICEF. Under this framework, AICS works closely with the local and central authorities to carry out over 100 interventions in the sectors of health, education and water and sanitation, targeting 27 municipalities across the country. It also builds upon the AICS commitment to supporting Libyan municipalities through a broad set of programmes, ranging from stabilization to emergency since 2016.

 

Links:

 

L’AICS a Tripoli per l’evento di lancio della Fase 2 del programma di cooperazione delegata Baladiyati, finanziato dall’Unione Europea

03/11/2021

Oggi, presso l’hotel El Andalous di Tripoli, si è tenuto l’evento di lancio della Fase 2 del programma di cooperazione delegata “Recovery, Stability and Socio-Economic Development in Libya – Baladiyati, eseguito dall’AICS in coordinamento con UNDP e UNICEF grazie ai fondi dell’Unione Europea (EU Trust Fund for Africa).

Su iniziativa del Ministero della Governance Locale (MoLG), l’evento ha costituito un’occasione di incontro tra il MoLG, l’Unione Europea, le tre agenzie esecutrici del programma e i sindaci delle quindici municipalità nel sud della Libia indentificate per gli interventi della Fase 2 di Baladiyati.

La giornata si è aperta coi saluti istituzionali del Vicepresidente del Consiglio Presidenziale, Al Koni, e del MoLG nella persona del Ministro, Badr Eldin Sadig Altoumi, del Ministro della Pianificazione, Faker Bogarna, dell’Ambasciatore dell’Unione Europea in Libia, José Antonio Sabadell, dell’Ambasciatore Italiano in Libia, Giuseppe Buccino, del Titolare della Sede AICS di Tunisi, Andrea Senatori, del Resident Representative per la Libia di UNDP, Marc-André Franche, dell’Acting Special Representative per la Libia di UNICEF, Mr.Khaldoun Shakkour e infine di un rappresentante dei sindaci delle quattordici municipalità.

Ai saluti istituzionali è seguita una sessione dedicata ad illustrare gli obiettivi generali del programma, i settori e le aree geografiche di intervento, condotta dai rappresentanti delle unità tecniche di AICS, UNDP e UNICEF.

Il programma Baladiyati ha preso avvio nell’ottobre 2018 grazie a un primo finanziamento di 50 milioni di euro di fondi comunitari (Baladiyati Fase 1), che hanno permesso all’AICS (agenzia assegnataria di 22 milioni di euro), UNDP (18 milioni di euro) e UNICEF (10 milioni di euro) di realizzare oltre 200 interventi prioritari nei settori dell’istruzione, della sanità e dell’igiene pubblica (WASH), operando in 27 municipalità libiche dislocate in tutto il Paese.

Con la Fase 2, cominciata ufficialmente lo scorso giugno, l’Unione Europea attribuisce alle stesse agenzie esecutrici un ulteriore contributo di 26.2 milioni di euro (AICS: 16 milioni, UNDP: 6.1 milioni, UNICEF: 4.1milioni), per sostenere 15 municipalità nel Sud della Libia, una regione caratterizzata da dinamiche socioeconomiche, istituzionali e securitarie particolarmente complesse.

Nella Fase 2 di Baladiyati, l’AICS interverrà nel rafforzamento dei servizi di base nei settori dell’istruzione e WASH in continuità con la Fase 1, nel settore agro-alimentare, a sostegno delle attività produttive delle famiglie più vulnerabili e delle produzioni locali e nel settore dell’energia rinnovabile.

 

Ulteriori risorse:

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) consegna 19 scuole riabilitate a quattro municipalità libiche, grazie al programma di cooperazione delegata “Baladiyati” (Fase 1)

 

Grazie al lavoro dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS, oggi 19 scuole in Libia offrono un ambiente più confortevole a oltre 9.500 giovanissimi studenti e studentesse di quattro municipalità nella regione nord-occidentale del Paese: Misurata, Bani Walid, Al Maya e Surman.

Ad accomunare queste municipalità vi era, infatti, una condizione di generalizzata precarietà delle infrastrutture dedicate alla formazione primaria: le 19 scuole oggetto degli interventi dell’AICS erano danneggiate e in gran parte fatiscenti, con sistemi elettrici, idrici e igienici carenti, risultato della crisi protratta che ha attraversato il paese e delle risorse esigue in capo alle amministrazioni pubbliche locali.

Con fondi dell’Unione Europea tramite il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EU Africa Trust Fund), l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS ha lavorato al fianco delle Organizzazioni Non Governative International Rescue Committee (IRC) e WeWorld/GVC per realizzare una serie di interventi prioritari e urgenti, tra cui: la sostituzione di porte e finestre, la riabilitazione e ammodernamento dei bagni e la manutenzione e messa a punto dei sistemi elettrico e idrico, così da garantire le necessarie condizioni di sicurezza e igiene per bambini e bambine, insegnanti e per il personale delle scuole.

Il Titolare della Sede regionale dell’AICS, Andrea Senatori, ha commentato così questo importante traguardo: “I danni strutturali delle scuole in Libia rappresentano un deterrente alla partecipazione scolastica. Siamo grati all’Unione Europea per il generoso finanziamento che ci ha permesso di contribuire a un ambiente più sano e dignitoso per oltre 9.500 bambini e bambine. Un risultato importante conseguito insieme alle autorità locali e centrali e alle nostre ONG partner”.


Link utili:

Comunicato stampa in italiano
Comunicato stampa in inglese
Comunicato stampa in arabo

 

Photocredit: AICS, @EUbaladiyati

 

Background:

Il programma “Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya – Baladiyati” prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa (EU Trust Fund) per l’esecuzione di oltre 200 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 27 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo – AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).

Sei strutture sanitarie chiave nei distretti libici di Ghat e Zawyia vengono potenziate grazie ai fondi dell’Unione Europea

Tripoli, 29 novembre 2021

Oggi, a Tripoli, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS ha celebrato la chiusura del progetto di riabilitazione di sei strutture sanitarie nei distretti libici di Ghat e Zawyia. Seppure distanti sulla cartina geografica – il Distretto di Ghat è situato nell’estremo sud-ovest della Libia lungo il confine con l’Algeria, mentre Zawyia si trova a poche decine di chilometri da Tripoli – queste due regioni hanno condiviso a lungo la condizione di generalizzata precarietà dell’offerta sanitaria pubblica e l’urgenza di un’azione mirata e risolutiva.

Un contributo sostanziale è arrivato dall’AICS, che grazie ai fondi dell’Unione Europea (EU Trust Fund for Africa), ha lavorato insieme alle Organizzazioni Non Governative (ONG) Helpcode e Organization of Development Pioneers (ODP) per restituire alla comunità delle cliniche più efficienti. Queste ultime, infatti, sono state potenziate dal punto di vista infrastrutturale, col rifacimento e la messa a punto dei sistemi idrico ed elettrico; dal punto di vista operativo, con la fornitura di moderne strumentazioni, e in termini di know-how, mediante la formazione specializzata del personale medico e paramedico.

Intervenendo a supporto di un diritto fondamentale delle comunità, il diritto alla salute, questo risultato contribuisce ad alleviare le preoccupazioni e le sofferenze di migliaia di pazienti in condizione di necessità, garantendo a tutti un servizio sanitario più completo e tempestivo.

Il rafforzamento del sistema sanitario è tra gli obiettivi prioritari dell’impegno dell’AICS in Libia, nonché il cuore del programma di cooperazione delegata Baladiyati (“La mia municipalità”): quest’ultimo, grazie ai fondi dell’Unione Europea, ha permesso all’AICS di realizzare oltre 100 interventi mirati a garantire un accesso inclusivo ai servizi di base in 27 municipalità dislocate in tutto il Paese.

Nota: le strutture sanitarie oggetto degli interventi sono: il Ghat Health Center, la Awainat Health Facility e la Tahala Health Facility, nella regione di Ghat; Abu Sorrah Village Hospital a Zawyia Centro; Al Harsha Health Centre a Zawyia Ovest; Bir al Ghanam Village Hospital a Zawyia Sud.

 

Link utili:

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Background:

Il programma “Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya – Baladiyati” prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa (EU Trust Fund) per l’esecuzione di oltre 200 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 27 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).