INVESST-AP. Investire in modo intelligente per un’azione sostenibile

La Delegazione dell’Unione Europea in Tunisia, l’Ambasciata d’Italia e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Sede di Tunisi) stanno organizzando un evento online per parlare del settore privato tunisino e delle risposte concrete per rilanciarlo.

Il webinar “INVESST-AP. Investire in modo intelligente per un’azione sostenibile” si terrà venerdì 11 dicembre dalle ore 11 alle 13, e sarà trasmesso in diretta sulla pagina FB della Delegazione dell’Unione Europea in Tunisia: www.facebook.com/EUTunisie .

Questo spazio virtuale sarà l’occasione per lanciare ufficialmente il nuovo Programma da 57 milioni di euro “Sostegno al settore privato e all’inclusione finanziaria nei settori dell’agricoltura e della pesca e dell’economia sociale e solidale (PRASOC)”, finanziato dalla Cooperazione italiana e da Cassa Depositi e Prestiti, e di annunciare l’imminente avvio del Programma “Sostegno allo sviluppo sostenibile nel settore dell’agricoltura e della pesca artigianale in Tunisia (ADAPT)”, finanziato dall’Unione Europea in Tunisia con un budget complessivo di 44,4 milioni di euro e gestito dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in partenariato con il WFP. Il Webinar sarà anche un’occasione per discutere di questioni economiche attuali relative al settore privato nei settori sopra citati.

Investire in Tunisia per la Tunisia!

Completati i lavori di riabilitazione presso la clinica Al Kwifia di Benghazi: un risultato raggiunto dall’AICS coi fondi dell’Unione Europea

20 ottobre 2021

Grazie al sostegno finanziario dell’Unione Europea attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EUTF), l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in coordinamento con le Organizzazioni Non Governative (ONG) ACTED e International Rescue Committee (IRC), ha completato i lavori di riabilitazione e la consegna di attrezzature mediche specializzate presso la clinica Al Kwifia di Bengasi, nella Libia orientale.

La cerimonia di consegna si è svolta oggi presso la suddetta clinica e ha visto la partecipazione del Console Italiano a Bengasi, Carlo Batori e della Vicedirettrice dell’Ufficio Regionale AICS, Annamaria Meligrana, intervenuti insieme alle autorità locali libiche, alla dirigenza della clinica e allo staff di ACTED.

Identificato in consultazione con le autorità libiche a livello locale e centrale, tale intervento è iniziato nel settembre 2020 con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento di una struttura sanitaria pubblica di riferimento per le comunità residenti a Bengasi e aree limitrofe. A tredici mesi da allora, oltre 70.000 persone, tra cui soprattutto madri e neonati, potranno beneficiare di una Unità Ginecologica più spaziosa e meglio attrezzata, ampliata con due ambulatori, una sala d’attesa e un nuovo impianto igienico-sanitario di fondamentale importanza per la salubrità dell’ambiente.

Al termine della cerimonia, Annamaria Meligrana ha commentato: “Sono orgogliosa di poter testimoniare che siamo stati in grado di raggiungere obiettivi importanti in un momento storico molto complesso, in cui la crisi pandemica ci ha costretti a ridefinire i sistemi di lavoro e di interazione umana. Ogni sfida è un’opportunità di successo e il risultato di oggi ne è la prova”.

L’evento segna un nuovo conseguimento del programma di cooperazione delegata “Recovery, Stability, Socio-Economic Development in Libya – Baladiyati”, che prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa per l’esecuzione di oltre 200 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 27 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).

 

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AICS celebrates the completion of rehabilitation works at Benghazi’s Al Kwifia Clinic, with funding from the European Union Trust Fund for Africa 

20 October 2021

With support from the European Union through the EU Trust Fund for Africa (EUTF), the Italian Agency for Development Cooperation (AICS), in partnership with the INGOs ACTED and International Rescue Committee (IRC), completed essential rehabilitation works and medical equipment delivery at Benghazi’s Al Kwifia Clinic, in eastern Libya.

The handover ceremony took place today, 20 October 2021, at the presence of the Italian Consul in Benghazi, Mr. Carlo Batori and the AICS Regional Office’s Deputy Director, Ms. Annamaria Meligrana, who participated in the opening session together with the local authorities, the management of the health facility and the ACTED team.

Identified in consultation with the Libyan authorities at the local and central levels, the intervention started in September 2020 with the aim of supporting this primary health facility to better respond to the needs of over 70,000 people living in Benghazi and surrounding areas. Thirteen months on, individuals and families, and in particular mothers and new-born children, can benefit from a more spacious and better equipped Gynaecological Unit, expanded into two examination rooms, a waiting area and a new hygiene system.

“I am proud to witness that we have been able to achieve such important goals in a very challenging time: a time of a pandemic crisis that has forced us to redefine our way of working and interacting. If every challenge is an opportunity to succeed, today’s ceremony provides evidence of this,” commented Ms Annamaria Meligrana.

Today’s achievement is yet another step forward for the Baladiyati programme, funded by the EUTF and carried out jointly by AICS, UNDP and UNICEF. Under this framework, AICS works closely with the local and central authorities to carry out over 100 interventions in the sectors of health, education and water and sanitation, targeting 27 municipalities across the country. It also builds upon the AICS commitment to supporting Libyan municipalities through a broad set of programmes, ranging from stabilization to emergency since 2016.

 

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Anche AICS Tunisi al CODEWAY per valorizzare interventi sulla governance locale in Libia

Una tre giorni di eventi internazionali dedicati a cooperazione, sviluppo e sostenibilità con un focus specifico sul ruolo giocato dalle imprese. È CODEWAY, la manifestazione fieristica italiana che crea spazi di confronto tra soggetti pubblici, OSC e aziende. Quest’anno l’appuntamento è dal 18 al 20 maggio e vede coinvolta in prima linea anche l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con uno stand espositivo e rappresentanti della sede centrale e delle sedi estere che parteciperanno ai diversi panel.

In calendario anche l’intervento della Vice Titolare della Sede regionale di AICS Tunisi, competente per la Tunisia, la Libia, il Marocco e l’Algeria. Annamaria Meligrana parteciperà a due eventi sulla governance locale e il coinvolgimento degli enti territoriali italiani in iniziative di cooperazione internazionale. Il primo, dal titolo “Il decentramento amministrativo in Libia: L’azione italiana a supporto delle Municipalità Libiche nell’implementazione di nuovi servizi ai cittadini”, organizzato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), si è tenuto il 19 maggio alle 10.30. All’indomani, Annamaria Meligrana interverrà nell’evento “La Nicosia Initiative quale strumento di cooperazione tra le amministrazioni locali del progetto REBUILD: il modello italiano delle autonomie per un ponte tra Provincia Autonoma di Trento, Regione Friuli-Venezia Giulia e le municipalità in Libia“, organizzato dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome nell’ambito di due iniziative finanziate da fondi europei, REBUILD e TAMSALL, che vedono la partecipazione della Provincia di Trento, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Emilia Romagna.

Grazie alla nuova legge 125/2014 sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, i comuni, le province autonome e le regioni italiane hanno assunto un ruolo sempre più attivo in partenariati oltre frontiera con l’obiettivo di mettere a disposizione expertise e conoscenza.

In Libia, ad esempio, operano in maniera sinergica con la società civile e le organizzazioni internazionali a supporto delle municipalità libiche, il cui ruolo nella stabilizzazione del Paese è determinante. Il processo di decentralizzazione statale, acceleratosi negli ultimi anni a causa dell’instabilità politica ed economica, ha infatti rafforzato il ruolo delle municipalità nel fornire servizi di base alla popolazione, grazie anche alla legittimazione ottenuta tramite le elezioni comunali degli ultimi anni.

Fra i principali risultati conseguiti dagli interventi di AICS, per esempio nell’ambito programma Baladiyati (dall’arabo “la mia municipalità”), finanziato dall‘Unione europea attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa, oltre 2350 operatori delle strutture erogatrici dei servizi sono stati formati nei settori della salute, igiene, educazione e prevenzione COVID 19; equipaggiamenti medici, materiali e medicine sono stati forniti a beneficio di 49 strutture sanitarie e 5 strutture WASH; 30 strutture mediche e 19 scuole sono state riabilitate con lavori infrastrutturali.

La necessità di favorire il decentramento, rafforzando le capacità di risposta nazionale e locale, rimane un obiettivo importante per la comunità internazionale e per l’Italia che, come ben sappiamo, riveste un ruolo di primo piano nel processo di stabilizzazione della Libia.

Negli ultimi anni di lavoro, la Cooperazione italiana ha confermato e rafforzato l’impegno nel sostenere il decentramento amministrativo, la localizzazione degli aiuti umanitari, il rafforzamento delle capacità di governance e sviluppo locale partecipato, il miglioramento della gestione e dell’erogazione dei servizi di base per i cittadini.

Il lavoro di AICS e dell’intera comunità internazionale in Libia, in particolare dei principali attori europei, a supporto del decentramento e delle municipalità mira al rafforzamento dei processi di stabilizzazione e di promozione della pace nel Paese, anche attraverso azioni volte a migliorare l’accesso ai servizi di base e a rafforzare le competenze dei funzionari locali e dei sindaci (capacity e institution building).

La Cooperazione italiana e la Banca Mondiale confermano il loro sostegno alla Tunisia tramite il rafforzamento del sistema statistico

[COMUNICATO STAMPA]

Tunisi, 18 luglio 2023

La Cooperazione italiana ha siglato ieri un finanziamento aggiuntivo alla Banca Mondiale, volto a rafforzare il sistema statistico tunisino per la raccolta, la produzione, l’analisi e la diffusione di dati statistici di alta qualità in settori prioritari. L’accordo, che si inserisce nell’ambito del “Tunisia Economic Resilience and Inclusion Umbrella Fund” (TERI), un fondo multi-donatori gestito dalla Banca Mondiale, testimonia la solida collaborazione tra le due istituzioni, basata sulla comune convinzione che dati accurati e statistiche affidabili siano un prerequisito per prendere decisioni consapevoli per lo sviluppo del Paese.

La cerimonia di firma si è svolta presso la Residenza d’Italia a Tunisi, in presenza dell’Ambasciatore Fabrizio Saggio, del Rappresentante Residente della Banca Mondiale in Tunisia, Alexandre Arrobbio, del Direttore della Sede Regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a Tunisi, Andrea Senatori e del Direttore Centrale responsabile della Governance dell’Istituto Nazionale di Statistica (INS), Mohamed Frigui.

Questo accordo prevede di offrire assistenza tecnica continua all’INS, il principale organo del sistema statistico nazionale. L’obiettivo è quello di mettere l’INS in condizione di produrre e diffondere dati e statistiche rilevanti che supportino e migliorino l’elaborazione di politiche basate su dati concreti. In tal senso, tra i risultati previsti, si auspica un significativo miglioramento della capacità della Tunisia di monitorare meglio gli indicatori socio-economici, di formulare politiche solide e di attrarre investimenti nel Paese.

Con questo accordo, l’Italia conferma ancora una volta il suo impegno ad affiancare la Tunisia nel suo processo di modernizzazione e sviluppo sostenibile, utilizzando un approccio pragmatico e globale che possa rispondere alle reali esigenze del Paese“, ha dichiarato l’Ambasciatore Saggio.

Secondo Alexandre Arrobbio della Banca Mondiale, “questo nuovo accordo di finanziamento dimostra il nostro costante impegno nei confronti della Tunisia e la nostra comune convinzione dell’importanza di dati e statistiche accurati a sostegno di un processo decisionale ponderato. Siamo determinati a lavorare con i nostri partner italiani per rafforzare la capacità statistica della Tunisia e favorire il suo sviluppo economico e sociale.”

Con questo finanziamento aggiuntivo, esprimiamo la volontà di lavorare insieme alla Banca Mondiale con l’obiettivo di migliorare la raccolta e l’analisi dei dati per definire strategie di intervento più pertinenti ed efficaci allo sviluppo sostenibile della Tunisia“, ha concluso Andrea Senatori, direttore dell’AICS di Tunisi, a margine della cerimonia di firma.

Il rafforzamento dell’INS, sostenuto dalla Cooperazione italiana e dalla Banca Mondiale, consentirà alla Tunisia di progredire sulla strada dello sviluppo sostenibile e della crescita inclusiva.

>>> Scarica il comunicato stampa

Visita del Ministro degli Affari Locali e dell’Ambasciatore d’Italia presso 4 municipalità di Mahdia parte del programma PRODEC

Il Ministro tunisino degli affari locali e dell’ambiente e l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi hanno visitato 4 comuni di Mahdia (Hekaima, Telalsa, Sidi Zid Ouled Mouel, Zelba), parte del programma PRODEC finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione Sviluppo per un importo totale di 25 milioni di euro.

I 4 comuni interessati riceveranno per il periodo 2020-2022 un importo di oltre 9 milioni di dinari (3 milioni di euro) per l’esecuzione dei piani di investimento locale. La visita congiunta ha permesso di discutere con i sindaci, i funzionari eletti dei consigli comunali e le comunità interessate, circa gli interventi e i progetti che verranno realizzati nei prossimi mesi e che andranno a beneficio di 73.000 abitanti.

Un té con Youssra

Youssra ha 25 anni e vive a Tataouine, nel sud della Tunisia, a più di 6 ore di viaggio dalla capitale. Chiamata “la porta del deserto”, questa città si affaccia su montagne sabbiose sparse a macchia di leopardo tra i villaggi berberi risalenti al XV e XVI secolo.

©Badis Themlaoui/MBJ Group

Storia e tradizione hanno da sempre accompagnato la vita di Youssra che, come altre giovani donne della zona, fino a pochi mesi fa non aveva un luogo in cui incontrare le sue coetane che non fosse la propria casa. A Tatouine, infatti, luoghi di ritrovo come i bar sono quasi esclusivamente frequentati da uomini, i soli che di fatto abbiano diritto a rilassarsi, bere un tè e godere della compagnia di altri pari. Un’usanza rimasta indiscussa fino all’ottobre 2019, quando Youssra ha inaugurato Al Maqam (luogo sacro in arabo), una sala da tè senza filtro di genere all’ingresso.

Al Maqam è uno spazio sociale e culturale che non discrimina, ma invita all’incontro di persone e delle loro esperienze di vita. Si gioca, si naviga su internet, si ascolta musica live e si degustano prodotti tipici, il tutto godendo di un’atmosfera conviviale e senza essere disturbati dal fumo di sigaretta. Molte donne provenienti dai villaggi vicini vi trovano ristoro e riposo in attesa delle corse senza orario fisso dei mezzi di trasporto pubblico.

“Sono fiera di questo spazio che è ormai diventato il rifugio delle donne. Stiamo cambiando la mentalità della popolazione di Tataouine. Questo ha richiesto molto coraggio perché il settore è dominato dagli uomini”, ha raccontato Youssra, ormai diventata un modello per molte donne, che in lei vedono riscatto e ambizione. Infatti qui il cammino per l’affermazione professionale delle donne è ancora seminato di ostacoli.  “Se hanno un proprio business, devono lavorare il doppio degli uomini per avere successo. Se lavorano come dipendenti, sono sfruttate dal datore di lavoro: carico lavorativo duro e paga ridotta”, ha dichiarato Selma Mkadmini, tesoriera dell’ong italiana ARCS che ha contribuito alla creazione della sala da tè.

©Carlotta Comparetti/AICS Tunisi

Youssra è uno dei volti del progetto TER-RE, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che in quattro anni ha permesso a un centinaio di produttrici agricole, artigiane ed esperte in prodotti di cosmesi naturale di riunirsi in cinque cooperative, di migliorare la qualità del loro lavoro e trovare un mercato per i loro prodotti. Un progetto che ha dato vita al marchio “TATAOUI”, non solo un label commerciale premiato dal governo tunisino nel 2018, ma un successo di tradizione e innovazione e di empowerment femminile.
Youssra è una voce in un coro di donne che pretendono inclusione sociale e finanziaria. Youssra è una donna tunisina che grida all’uguaglianza di genere nei fatti.

LA TAVOLA VERDE: tra i banchi di scuola e in cucina per parlare di spreco alimentare

di Martina Palazzo

L’Ambasciata d’Italia in Tunisia e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – Sede di Tunisi, in collaborazione con il World Food Programme (WFP), hanno organizzato lo scorso 21 ottobre l’evento “La tavola verde” per discutere di spreco alimentare, a carte scoperte!

Trasmesso in diretta Facebook su AICS Tunisi, “La tavola verde” ha invitato decisori politici, istituzioni, società civile, settore privato e consumatori a partecipare ad una riflessione collettiva sul come e perché sia ormai necessario avere un approccio più responsabile nel produrre e consumare cibo in Tunisia. In un’ora e trenta, adulti e bambini si sono confrontati, dentro e fuori la cucina, a suon di domande, padelle e disegni.

 

Quest’appuntamento tunisino si è inserito nel calendario della quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, il più grande evento pubblico italiano, esteso alle rappresentanze diplomatiche all’estero, per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani, imprese, associazioni e istituzioni sui temi legati allo sviluppo sostenibile, nonché per valutare i risultati raggiunti dalla comunità internazionale nell’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Quest’anno, la Cooperazione Italiana in Tunisia ha voluto scegliere un tema cardine tra le priorità del cittadino responsabile e legato all’obiettivo di sviluppo sostenibile n.12 – stabilire modelli di consumo e produzione sostenibili.

Presenti all’appello della presentatrice Peeka, influencer e star della TV tunisina, c’erano anche i rappresentanti dei Ministeri tunisini dell’Educazione e dell’Agricoltura, del WFP, dell’UNICEF, dell’OSC italiana COSPE, dell’incubatore LAB’ESS e dell’organizzatore di catering eco-solidali Ftartchi. Ad aprire il dibattito tra i banchi di scuola, l’Ambasciatore d’Italia, Lorenzo Fanara, che ha affermato: “Il tema dello spreco alimentare è importante per il nostro futuro. Siamo 8 miliardi al mondo e continuiamo a sprecare cibo nei ristoranti negli hotel, nei ristoranti e a casa. “

Effettivamente al mondo ci sarebbe cibo per tutta la popolazione, eppure 1 persona su 9 si addormenta ogni giorno affamata. Circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene perso o sprecato lungo la catena di approvvigionamento, dalla produzione agricola al consumo. In Tunisia, il 5% della spesa alimentare delle famiglie finisce nella spazzatura e più del 10% del pane prodotto viene buttato quotidianamente. Questo spreco rappresenta uno sfruttamento inappropriato e non necessario delle risorse naturali e umane, come la terra coltivabile, l’acqua e il lavoro, producendo emissioni di gas serra che potrebbero essere evitate.

In un mondo sempre più obbligato ad un uso razionale delle risorse, “La tavola verde” ha creato un momento di riflessione collettiva e dinamica, in cui il valore aggiunto si è concretizzato nella diversità identitaria dei suoi partecipanti. In questa prospettiva, il “pensare insieme” diventa preludio imprescindibile all’ “agire responsabile” nel microcosmo familiare e nel sistema Paese.

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Video integrale dell’evento:

 

IRESA é il nuovo partner esecutivo del programma ADAPT

Tunisi, il 1 /7/22

Firmato oggi al Ministero dell’Agricoltura, delle Risorse Idriche e della Pesca a Tunisi l’accordo tra l’Istituto della Ricerca e dell’Insegnamento Superiore Agricolo (IRESA) e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nel quadro del programma ADAPT, finanziato dall’Unione Europea.

Le conscenze tecniche e scientifiche dell’IRESA rappresentano oggi un valore aggiunto per il programma, il cui obiettivo é il sostegno allo sviluppo di sistemi di produzione agricola e di pesca sostenibili attraverso un supporto finanziario agli operatori privati del settore (Fondo di sostegno). Grazie alla rete istituzionale che l’IRESA é in grado di attivare, il mondo della ricerca scientifica e quello del settore privato potranno rinforzare la loro collaborazione e gettare le basi per una transizione ecologica che parta da innovazione e utilizzo razionale delle risorse naturali.

“Crediamo fortemente al potenziale di investimenti verdi per la costruzione di una Tunisia del futuro – ha dichiarato il Direttore dell’AICS Tunisi Andrea Senatori – e siamo felici di poter promuovere una crescita economica sostenibile che passi attraverso la resilienza dei suoi attori di fronte alle crisi globali, comprese quelle portate dai cambiamenti climatici”.

Sotto l’egida dell’Unione Europea, la nascente collaborazione faciliterà anche la condivisione dei risultati delle pratiche sostenibili, a favore di una maggiore consapevolezza collettiva sul loro impatto economico, sociale e ambientale.

Comunicato stampa congiunto AICS-IRESA

Terremoto in Marocco: lanciate campagne di raccolta fondi

Alle ore 23 di venerdì 8 settembre una forte scossa di terremoto di magnitudo 7 ha scosso la regione di Marrakech in Marocco. Ad oggi si contano quasi 3.000 morti e 6000 feriti, un bilancio che non cessa di mutare. Le zone più colpite si trovano in aree montagnose rese ancora più inaccessibili dalle frane e dai danni infrastrutturali causati dalle scosse.

La macchina della solidarietà si è messa in moto da giorni. Molte ong italiane, da anni presenti sul territorio, sono già impegnate in attività di assistenza post-emergenza.

Sul sito dell’Ambasciata d’Italia a Rabat sono elencate tutte le iniziative del Sistema Italia e delle istituzioni marocchine per raccogliere fondi a sostegno delle comunità più colpite.

Visita del team italo-marocchino presso i siti archeologici di Chellah e Volubilis

Il team tecnico italo-marocchino, composto anche da esperti dell’Università di Siena , ha visitato i siti archeologici di Chellah e Volubilis, che sono oggetto di un intervento volto alla loro conservazione come parte del programma italo-marocchino di conversione del debito.

La valorizzazione del patrimonio archeologico può diventare un veicolo per lo sviluppo del Marocco.