Secondo Comitato tecnico di pilotaggio per il progetto “Creative Tunisie”

Favorire lo sviluppo di cluster di imprese, associazioni e realtà economiche del settore dell’artigianato e del design in Tunisia.

Questo è l’obiettivo dell’iniziativa “Creative Tunisie”, finanziata dall’Unione Europea e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzata dall’Agenzia delle Nazioni Unite, UNIDO .

Nell’ambito di questo progetto, il Comitato tecnico di monitoraggio, composto da partner e donatori, si è recentemente riunito per presentare lo stato di avanzamento del progetto, convalidare anche i piani d’azione dei 7 cluster selezionati e definire le prossime attività del progetto.

Cooperazione italo-tunisina : firmato il nuovo Memorandum d’Intesa 2021-2023

Lo scorso 16 giugno è stato firmato a Roma dai Ministri degli Affari Esteri tunisino e italiano, Othman Jerandi e Luigi Di Maio, il nuovo Memorandum d’intesa in materia di cooperazione tra Italia e Tunisia, un accordo che fissa obiettivi, orientamenti strategici, settori d’intervento e risorse finanziarie per il triennio 2021-2023.

Con un sostegno finanziario di 200 milioni di euro, l’accordo mira a stimolare i motori di una crescita socio-economica che rafforzi la resilienza del popolo e la prosperità del paese, che valorizzi il capitale umano, che promuova una gestione razionale e sostenibile delle risorse, che sostenga l’innovazione e che riposizioni la Tunisia sui mercati internazionali.

La cooperazione italo-tunisina ha una lunga storia cominciata alla fine degli anni ’80. Da allora, la Tunisia è rimasto un Paese prioritario per la Cooperazione Italiana, tenuto conto dei legami commerciali, culturali e storici privilegiati tra i due Paesi della regione mediterranea. Con la firma del nuovo accordo, l’Italia riconferma il suo impegno a sostenere la Tunisia e ad affrontare le conseguenze generate dalla pandemia COVID-19.

Ascoltiamo il messaggio di Andrea Senatori, Direttore della Sede regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a Tunisi.

Comunicato stampa in FR

[COMUNICATO STAMPA] Insieme contro l’abbandono scolastico: cerimonia di consegna di beni ai Ministeri dell’Istruzione e dell’Agricoltura tunisini

           

 

Tunisi, il 21 febbraio 2022

Si è svolta a Megrine, presso il deposito centrale del Ministero dell’Istruzione tunisino, la cerimonia di consegna di 60 trattori agricoli dotati di cisterne, aratri e rimorchi, acquistati grazie ad un finanziamento della Cooperazione italiana di circa 3 milioni di euro. Erano presenti all’evento il Ministro dell’Istruzione Fethi Sellaouti, il Ministro dell’Agricoltura Mahmoud Elyes Hamza, l’Ambasciatore Lorenzo Fanara ed il Direttore della sede Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Tunisi, Andrea Senatori.

I 60 trattori verranno distribuiti in 20 Commissariati regionali per l’istruzione allo scopo di migliorare e facilitare l’approvvigionamento di acqua potabile degli istituti scolastici presenti nelle zone beneficiarie.

L’evento di oggi si inquadra in un’azione di più ampio respiro promossa dalla Cooperazione Italiana per la lotta contro l’abbandono scolastico. Nei prossimi mesi, infatti, saranno messi a disposizione ulteriori beni quali 95 minibus, 13 furgoncini per il trasporto di derrate alimentari ed altri equipaggiamenti e beni per un importo globale di circa 7,8 milioni di euro.

Con un portafoglio di circa 50 milioni di euro, l’istruzione è tra i settori di intervento prioritari della Cooperazione italiana in Tunisia. Numerose le iniziative che includono interventi per la creazione di mense scolastiche e il miglioramento della nutrizione in ambito scolastico; per la costruzione di servizi igienici, lo sviluppo di aree ludiche ed il miglioramento dell’offerta pedagogica.

 

CONTATTI :

Ambasciata d’Italia in Tunisia

Luigi Selandari Pasqualetti, Premier Secrétaire
E-mail : stampa.tunisi@esteri.it
Tèl:  +216 31321836
www.ambtunisi.esteri.it

AICS Tunisi

Martina Palazzo, Communication Officer
E-mail : martina.palazzo@aics.gov.it; comunicazione.tunisi@aics.gov.it
Tél : +216 71 893 321 / 144
www.tunisi.aics.gov.it

 

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INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELL’AICS TUNISI. L’impegno continuo e crescente della Cooperazione italiana in Tunisia, Libia, Marocco e Algeria.

 

[comunicato stampa]

Tunisi, 12 maggio 2023

È stata inaugurata ieri nel tardo pomeriggio la nuova sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a Tunisi, competente per i quattro Paesi del Maghreb Tunisia, Libia, Marocco e Algeria. Alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia, Fabrizio Saggio, del Vicedirettore dell’Agenzia, Leonardo Carmenati, e dei principali partner istituzionali ed esecutivi, il Direttore di Sede, Andrea Senatori, ha accolto gli invitati in un evento all’insegna del talento tunisino e della gioventù.

Con un portafoglio attuale di quasi 60 iniziative per un importo totale di 683,5 milioni di euro, la Cooperazione italiana è presente nella regione maghrebina da decenni allo scopo di sostenere la transizione verso modelli di sviluppo sostenibili, rispondere alle crisi contestuali e globali, contribuire alla protezione dei diritti umani e ai processi di democratizzazione per garantire stabilità e pace in tutta l’area.

“La Tunisia ospita una delle sedi più importanti per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, perché interviene in una regione prioritaria per l’Italia. Tra le due sponde del Mediterraneo c’è un mare che, aldilà delle prime pagine dei quotidiani, è un ponte virtuoso per gli scambi di conoscenze, di beni e di potenziale umano”, ha dichiarato il Vicedirettore dell’AICS, Leonardo Carmenati.

La Tunisia continua a rappresentare per l’Italia una priorità, concetto ribadito a più riprese nel corso delle recenti visite politiche, e catalizza la maggior parte delle risorse finanziarie dell’AICS Tunisi.

“Oggi l’Italia è il primo partner commerciale della Tunisia e uno dei principali donatori in materia di cooperazione allo sviluppo. Il nostro impegno al fianco del Governo tunisino è rafforzato da anni di dialogo trasparente e collaborazione continua che consentono di raggiungere obiettivi comuni e risultati concreti. Penso ad esempio ai 14.000 posti di lavoro creati e consolidati grazie alle nove linee di credito, ai più di 2000 ettari sottratti all’avanzata del deserto a Rjim Maatoug e consacrati alla coltivazione di palmeti da dattero, alle scuole costruite e alle strutture sanitarie riabilitate”, ha affermato l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Fabrizio Saggio.

Cerniera tra Europa e Africa, la Tunisia è il Paese dove la Cooperazione italiana interviene attualmente per creare i primi bio-territori del continente africano, per offrire formazione professionale ai giovani, per potenziare il Made in Tunisia e valorizzare il patrimonio immateriale, per promuovere sistemi produttivi locali e sostenibili. Oltre ai fondi italiani, in risposta alla crisi alimentare causata dalla guerra russo-ucraina e in un’ottica di lungo termine, l’AICS implementa un programma finanziato dall’Unione europea per sostenere il settore cerealicolo tunisino.

Sempre più in linea con il nesso aiuto umanitario-sviluppo-pace, la Cooperazione italiana opera in Libia per contribuire alla stabilizzazione e la ricostruzione del Paese, investendo in settori chiave – salute, protezione, acqua e igiene, agricoltura – per migliorare le condizioni di vita della popolazione libica e migrante. In altri contesti come il Marocco, gli interventi resi possibili grazie ai fondi italiani mirano a sostenere la micro-imprenditoria, a fornire acqua potabile nelle zone rurali, a proteggere e valorizzare il patrimonio archeologico e promuovere l’inclusione sociale delle persone con handicap. In Algeria continua il dialogo con i Ministeri per realizzare progetti nei settori della gioventù e sport, turismo e artigianato, ambiente, salute e educazione, nonché il contributo per garantire sicurezza alimentare, educazione di qualità e accesso ai servizi di salute per la popolazione saharawi.

“Tutto questo non sarebbe possibile senza il partenariato solido che abbiamo costruito negli anni con le istituzioni locali, la società civile, il sistema delle Nazioni Unite, il settore privato e il mondo accademico. Insieme co-operiamo e co-creiamo azioni per un mondo più equo, in cui ogni persona possa avere l’opportunità di sviluppare il proprio potenziale, accedere a risorse e servizi comuni, vedere i propri diritti rispettati”, ha concluso così il suo discorso di benvenuto il Direttore dell’AICS Tunisi, Andrea Senatori.

L’evento è stata un’occasione per accogliere i principali partner dell’AICS Tunisi presso la nuova Sede, ma anche un momento per dar spazio ai giovani, una delle categorie prioritarie delle azioni della Cooperazione italiana, nell’esprimere talento e creatività in performance artistiche live.

 

[Il video della nuova sede, realizzato in collaborazione con le associazioni Brotherood Art et Mobdiun]

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Inaugurazione dei lavori di restauro della Medersa Merinide e della Necropoli di Chellah a Rabat

La conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico del Marocco è al centro del programma di conversione del debito realizzato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Grazie a questa iniziativa, i lavori di ristrutturazione e di valorizzazione della Medersa Merinide e della Necropoli di Chellah sono stati ianugurati mercoledi scorso alla presenza del Ministro della Cultura e della Comunicazione Mohamed Laâraj e del Wali della regione di Rabat-Salé-Kénitra, e del Governatore della Prefettura di Rabat, Mohamed Yacoubi.

Prospettive di sviluppo economico sostenibile: il contributo della Cooperazione italiana in Tunisia

Nel quadro della quarta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) in partnership col Ministero degli Affari Esteri Italiano, l’Ambasciata d’Italia e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso la sua sede di Tunisi organizzano un evento dedicato al tema dello sviluppo economico sostenibile e al possibile contributo che potrà dare la Cooperazione italiana allo Sviluppo nei prossimi anni alla Tunisia.

Scarica il programma

L‘ evento si svolgerà il prossimo martedì 6 ottobre dalle ore 10,00 (ore 11,00 in Italia) alle ore 11,30 e sarà trasmesso in diretta online sulla pagina Facebook dell’AICS di Tunisi. L’incontro, vuole essere un’occasione per gli esponenti delle istituzioni tunisine, dell’Unione Europea, la Banca Mondiale, di UNDP, e dei rappresentanti della Società Civile, per discutere delle lezioni apprese e delle prospettive per uno sviluppo sostenibile del Paese.

La Rivoluzione della dignità ha determinato democrazia e libertà in Tunisia senza tuttavia riuscire a dare una risposta adeguata alle aspettative di crescita economica e di sviluppo della popolazione, oggi inasprite dalla forte crisi economica che attraversa il Paese. Numerose sono le sfide che si ripropongono in questo momento, aggravate dall’emergenza COVID, rendendo quanto mai urgente la necessità di rinnovare il sostegno della comunità internazionale nel definire nuove strategie e per incoraggiare una crescita inclusiva e sostenibile.

Come partecipare: l’evento è pubblico e sara trasmetto in diretta streaming sulla la pagina Facebook dell’AICS di Tunisi, dalle 11.00 alle 12.30 ora italiana (ovvero dalle 10.00 alle 11.30 in Tunisia):

https://www.facebook.com/AICS-Tunisi-Agenzia-Italiana-per-la-Cooperazione-allo-Sviluppo-di-Tunisi-370914730429891

Il vivaio di Zoubaida

Per la rubrica: “Voci di Noi Altr* AICS

©CEFA/2021/Fabiana Adamo

di Martina Palazzo

Zoubaida è una donna di 40 anni, nata e cresciuta a Tabarka, una perla della costa nord-occidentale della Tunisia a circa 175 km dalla capitale.

Zoubaida ha da sempre una passione: coltivare piante aromatiche e officinali nel suo vivaio. Una tradizione, un amore quello per le piante che in quest’area si affermano presuntuosamente tra la vegetazione. Coltivate o selvagge, le piante aromatiche e officinali sono da sempre utilizzate per la cura del corpo, per le preparazioni culinarie e per le composizioni dei profumi. Qui, nella macchia mediterranea, Zoubaida ha fatto della tradizione un mestiere, della sua passione un’occupazione giornaliera dalle ambizioni a lungo termine.

La grande svolta è arrivata nel dicembre 2020, quando ha ufficialmente fondato Lyes Fiori, una delle 16 imprese selezionate per l’accompagnamento tecnico e finanziario nell’ambito del progetto Start-Up Tunisie. Creare opportunità lavorative, investire in idee d’impresa promettenti, formare giovani sono questi gli obiettivi del progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato dal Comune di Fano in partenariato con l’ONG CEFA.

Zoubaida aveva un terreno, esperienza e ambizioni, quel tanto che è bastato a Start-Up per scommettere su di lei e sostenerla nella creazione di un’azienda, nella realizzazione di un sogno. “Le mie conoscenze sulla coltivazione delle piante e la gestione dell’impresa erano legate alla mia passione, ma non a delle conoscenze tecniche approfondite. Le formazioni a cui ho partecipato mi hanno permesso di approfondire le mie conoscenze e migliorare le mie competenze”, spiega Zoubaida, che al momento ha seguito lezioni sulla commercializzazione e marketing, comunicazione professionale, moltiplicazione e coltivazione delle piante aromatiche e officinali, in collaborazione con l’Istituto Silvo-pastorale di Tabarka – ISPT. Inoltre, grazie al supporto finanziario del progetto, la giovane imprenditrice ha ricevuto attrezzature per la costruzione delle due serre e per la recinzione del vivaio, utensili per la coltivazione e il sistema di irrigazione. Partita dalla consapevolezza che la raccolta arbitraria e non sostenibile della materia prima ha ripercussioni negative sull’ecosistema forestale, Zoubaida ha voluto creare un suo vivaio in serra e all’aperto che rispondesse alla necessità di moltiplicare le piante, preservarne le varietà (in particolare per lavanda, mirto, rosmarino, alloro, vervena, menta e pino) e colmare la richiesta del mercato, sempre più crescente.

©CEFA/2021/Fabiana Adamo

©CEFA/2021/Fabiana Adamo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lyes Fiori è ora un’azienda strutturata e pronta per la sua prima vendita di piantine da cui estrarre gli olii essenziali. Ma l’obiettivo è quello di aumentare i livelli di produzione e le attività. “Nel futuro prevedo di coltivare in campo aperto e di specializzarmi nell’estrazione di olii essenziali e vegetali a partire dalla materia prima prodotta dalla mia impresa”, confessa Zoubaida. Questo permetterebbe di imporsi nella filiera come produttrice e venditrice del prodotto finito, ma soprattutto di creare impiego. Il vivaio dà oggi lavoro a due giovani del posto che vengono assunti stagionalmente, soprattutto nel periodo della raccolta.

Zoubaida è la fondatrice di un’azienda che vuole preservare e valorizzare la biodiversità della zona, ma anche porsi come un modello per le altre donne, soprattutto della regione, che desiderano inserirsi nel mondo del lavoro.

 

“Ma lo sanno che sono cieca?” La nuova vita di Heba ad Ajdabiya

Quando Heba Mohmoud ha saputo di essere stata selezionata per un corso di formazione sul diritto alla salute, offerto dall’organizzazione non governativa (ONG) ACTED in coordinamento con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), continuava a ripetere: “Ma lo sanno che sono cieca?”.

Nata con una malattia che le ha causato la perdita della vista quand’era molto piccola, oggi Heba lavora come terapista psicosociale in una clinica di Ajdabiya, una delle città della Cirenaica coinvolte negli interventi del programma di cooperazione Delegata Baladiyati, finanziato dall’Unione Europea ed eseguito sul terreno dall’AICS.

I percorsi di formazione (cosiddetti “training of trainers”, ToT) offerti dal programma hanno permesso a Heba e agli altri partecipanti di approfondire la conoscenza del sistema giuridico internazionale sulla salute: come adempiere e tutelare il diritto universale alle cure mediche.

Fin dal tempo degli studi, Heba ha dovuto affrontare molte sfide a causa della disfunzione alla vista. Quand’era bambina, ha lasciato Ajdabyia per frequentare una scuola per non vedenti a Benghazi, separandosi dalla famiglia che rincontrava ogni tanto nei fine settimana. Nel 2011, quando le tensioni politiche hanno scosso il Paese, Heba ha fatto ritorno ad Ajdabyia, un’esperienza che descrive come “riiniziare da zero”.

“Quando sono andata a iscrivermi alla facoltà di psicologia ad Ajdabyia, mi sono sentita dire che le persone cieche frequentavano i corsi di inglese, arabo o gli studi islamici. Ero la prima non vedente a scegliere psicologia: mi diedero tre mesi di prova per dimostrare di avere le abilità per seguire il corso. Non è stato facile ma nel 2017 mi sono laureata in psicologia”.

La selezione per i ToT organizzati dall’AICS insieme ad ACTED è stata una sorpresa per Heba. “Temevo ci fosse stato un errore e che sarei stata esclusa non appena avessero saputo che sono cieca. Invece l’imparzialità è davvero tra i valori di questo programma, non sono solo parole. La formazione è stata veramente importante per me, e credo sia stata un’opportunità anche per gli altri partecipanti, che si sono trovati a interagire con una persona non vedente. Sono felice di aver preso parte a questa iniziativa”.

Nel tempo libero dal lavoro, oggi Heba fa la volontaria in una scuola per non vedenti. “Il mio obiettivo è anzitutto quello di sostenere altre persone non vedenti perché non demordano di fronte ai propri diritti fondamentali, tra cui anzitutto quello all’educazione. E poi vorrei che la mia esperienza diventasse un messaggio: vorrei che tutti sapessero che l’unica differenza nel processo di apprendimento tra una persona cosiddetta “normodotata” e una persona non vedente è nelle modalità. Sapete, per imparare, non è indispensabile la vista quando si sanno usare gli altri sensi”.

 

La storia di Heba è stata scritta da AICS grazie a una testimonianza raccolta da ACTED nel quadro  del programma di cooperazione Delegata “Baladiyati”, finanziato dall’Unione Europea e realizzato da AICS in partenariato con UNDP e UNICEF con l’obiettivo di rafforzare i servizi di base in 27 municipalità in Libia.Nello specifico, ACTED ha lavorato nell’ambito di un progetto gestito da AICS per migliorare l’accesso al sistema sanitario da parte delle comunità locali, con un’attenzione particolare ai gruppi più vulnerabili. Gli interventi realizzati prevedono la riabilitazione di strutture mediche primarie, la fornitura di strumentazioni mediche prioritarie, l’offerta di percorsi formativi per rafforzare le competenze del personale medico e paramedico e campagne di informazione e sensibilizzazione presso le comunità locali.

Leggi anche:

 

Firmato l’accordo di 1 milione di euro tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Banca Mondiale per sostenere il programma di riforme in Tunisia

[Comunicato stampa]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TUNISI, 1 giugno 2023 – Oggi, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Banca Mondiale hanno siglato l’accordo dal valore di 1 milione di euro in sostegno alle attività del fondo fiduciario “Tunisia Economic Resilience and Inclusion” (TERI), realizzato dalla Banca Mondiale per sostenere il programma di riforme e rafforzare la capacità della Tunisia nel rispondere alle attuali sfide economiche e sociali.

La cerimonia di firma si è tenuta presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Tunisia, F. Saggio, che ha accolto per l’occasione il Rappresentante Residente della Banca Mondiale in Tunisia, Alexandre Arrobbio, il Direttore della Sede Regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Tunisi, Andrea Senatori e la Programme Manager della Banca Mondiale, Zouhour Karray.

Nell’ambito del fondo TERI, il contributo italiano è finalizzato a supportare le attività della Delivery Unit presso la Presidenza del Governo volte a coordinare ed accelerare l’attuazione delle riforme identificate dal Governo tunisino come prioritarie ed urgenti.

“La firma di questo accordo è un’ulteriore prova del sostegno a 360 gradi del Governo italiano alla Tunisia e si aggiunge agli oltre 700 milioni di euro di progetti attualmente in corso e programmati dalla Cooperazione italiana nel Paese. Nell’ambito di un approccio globale, l’accordo di oggi ribadisce l’impegno dell’Italia a sostenere il processo di attuazione delle riforme prioritarie nel pieno rispetto della volontà delle istituzioni tunisine”, ha dichiarato l’Ambasciatore Saggio.

“La Banca Mondiale è lieta di collaborare con il Governo della Repubblica Italiana per finanziare le attività della Delivery Unit in Tunisia”, ha dichiarato Alexandre Arrobbio, Rappresentante Residente della Banca Mondiale in Tunisia. “Questo progetto ci consentirà di accelerare l’attuazione delle azioni prioritarie individuate dal governo tunisino, migliorando così i servizi pubblici per i cittadini e le imprese. Ci impegniamo a proseguire la collaborazione con i nostri partner italiani per sostenere le riforme e promuovere lo sviluppo in Tunisia.”

“Grazie a questo accordo, la Cooperazione italiana, attraverso l’AICS, farà parte di uno strumento multi-partner che permetterà di cogliere collettivamente le sfide di uno sviluppo locale equo e sostenibile, di promuovere sinergie positive tra i diversi attori dello sviluppo e di ridurre la frammentazione degli aiuti”, ha dichiarato Andrea Senatori, Direttore dell’AICS Tunisi, a margine della cerimonia.

Il Governo italiano e la Banca Mondiale continueranno a collaborare per rafforzare le capacità dell’amministrazione tunisina, migliorare i servizi pubblici e promuovere una crescita economica sostenibile nel Paese.

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Narjess Hazel partecipa al salone internazionale dell’agricoltura grazie al progetto della Cooperazione italiana

Opportunità, inclusione e spirito d’iniziativa: questi sono i principi alla base dell’attività imprenditoriale di Narjess Hazel, una giovane imprenditrice di Medenine, che partecipa alla fiera internazionale dell’agricoltura e della pesca a Tunisi.
Un’opportunità resa possibile grazie al progetto realizzato dall’agenzia UNOPS e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Infatti, nell’ambito di questa iniziativa, Narjess ha creato la sua azienda “Narpis”, dedicata alla produzione di miele, allevamento  e prodotti delle api. Da allora l’attività di Narpis ha iniziato a crescere costantemente e i suoi prodotti stanno diventando sempre più famosi nel mercato e altrove.
In questo modo, Narjess può ora esporre i suoi prodotti nelle più importanti fiere organizzate in Tunisia.