L’Italia riafferma il suo impegno per la stabilizzazione della Libia

È stata firmata, lo scorso 23 gennaio, la Convenzione tra l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per l’avvio di una nuova iniziativa a favore dei comuni libici. La firma della Convenzione si colloca nell’ambito dell’iniziativa dedicata al “Rafforzamento delle capacità di gestione delle autorità libiche per migliorare i servizi di base”, che ha ricevuto un finanziamento di 3.5 milioni di euro da parte della Direzione Generale per gli Affari Politici (DGAP) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

L’intervento, che rappresenta un primo esempio di collaborazione tra AICS e ANCI, sarà condotto lungo due componenti. La prima, dedicata alla formazione e al rafforzamento delle capacità dei funzionari municipali libici, si concentrerà sui servizi anagrafici, patrimoniali e di gestione del bilancio; la seconda componente fornirà equipaggiamenti software e hardware, necessari per il buon funzionamento degli uffici pubblici libici.

I funzionari pubblici libici avranno così la possibilità di partecipare ad alcuni seminari, organizzati da ANCI, che si svolgeranno tra Libia, Tunisia e Italia e che permetteranno uno scambio di informazioni e buone pratiche per migliorare i servizi rivolti ai cittadini. In questa attività saranno inizialmente coinvolti circa 120 funzionari provenienti da 23 municipalità libiche.

Il programma, della durata di due anni, si propone di trasferire competenze e dotare le municipalità libiche degli strumenti necessari per consentire ai cittadini di accedere ai servizi essenziali, erogati da personale competente. L’iniziativa si inquadra in una strategia per il buon governo volta allo sviluppo di meccanismi di coordinamento tra le istituzioni locali, le autorità centrali e le organizzazioni della società civile.

A poche settimane dal Comitato Direttivo svoltosi a Tripoli nel quadro del Programma finanziato dal Trust Fund UE, l’Italia conferma il suo ruolo chiave nel processo di stabilizzazione della Libia.

“La firma di questa Convenzione è il primo passo per assicurare la corretta attuazione del programma in stretto coordinamento con i nostri partner libici e italiani. Questo programma finanziato dalla Direzione Generale per gli Affari Politici è complementare al programma in fase di realizzazione finanziato dall’Unione europea e all’iniziativa Bridge of solidarity che sono già operativi per garantire l’erogazione dei servizi di base ai cittadini libici.  Il primo attraverso un’iniziativa per la stabilizzazione del paese del valore di 22 milioni di euro e il secondo con un impegno di 18 milioni. La nostra priorità è sostenere le istituzioni libiche in questa difficile fase di transizione attraverso il rafforzamento delle loro infrastrutture e migliorando le competenze del personale per l’erogazione dei servizi pubblici. Questa strategia porterà i cittadini libici ad accedere a servizi di qualità e contribuirà alla stabilizzazione del paese”, ha dichiarato Leonardo Carmenati, Vice Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, a seguito della firma.

“Già a partire dal 2015 i Comuni italiani e ANCI stanno dialogando con i Comuni libici e sono stati realizzati diversi incontri anche grazie alla collaborazione avviata con la Direzione Generale per gli Affari Politici del MAECI nonché attivati diversi canali di supporto seguendo le iniziative di sostegno nazionali e in ambito comunitario come quella avviata in occasione del meeting di Nicosia.

I Comuni italiani sono impegnati attraverso il Programma di Municipi senza Frontiere nell’assistere i comuni libici nell’ammodernamento dell’apparato amministrativo e di gestione, nell’organizzazione finanziaria/amministrativa, nella ristrutturazione del sistema di fornitura dei servizi alla popolazione. Come ANCI siamo particolarmente interessati al processo di decentramento amministrativo in Libia come elemento fondante del nuovo stato e sostenere la fase di costituzione del nuovo assetto istituzionale nazionale anche attraverso il sostegno di reti territoriali dei municipi libici.

Abbiamo considerato prioritari gli interventi immediatamente realizzabili e focalizzato l’attenzione innanzitutto alle condizioni della popolazione locale. Sono stati considerati interventi con competenze espresse dalle eccellenze dei Comuni italiani in un’ottica di peer to peer con i funzionari municipali libici al fine di rendere concreti i momenti di formazione in un’ottica di immediata realizzazione pratica degli interventi. È interesse strategico dei Comuni italiani avviare con i corrispettivi libici un percorso di interlocuzione e scambio, di programmazione di attività e di ricerca di soluzioni condivise per il reciproco sviluppo dei territori, per la stabilità e la pace.

Da una parte, le attuali amministrazioni libiche, che sono “giovani”. Dall’altra, la storica tradizione italiana dei Comuni che trovano nell’ANCI un efficace facilitatore a supporto  dell’attuazione della cooperazione tra municipi”, ha dichiarato Veronica Nicotra Segretario generale di ANCI.

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