Un caro saluto

Cari lettori, colleghi ed amici,

tra pochi giorni termino il mio incarico presso la sede di Tunisi ed anche, come forse sapete, il mio lavoro presso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Vado in pensione dopo quarant’anni di lavoro nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e gli ultimi trenta trascorsi prima con la Direzione Generale  per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) e poi con AICS.  Sono contento di aver concluso questo lungo percorso professionale in Tunisia, un paese che sicuramente mi resterà nel cuore e che in questi quattro anni di lavoro mi ha dato molto.

Sono arrivato a Tunisi alla vigilia della conferenza Tunisia 2020 nel novembre 2016 e subito dopo, nel febbraio 2017, abbiamo potuto firmare il Memorandum per la Cooperazione allo sviluppo tra Italia e Tunisia. Un Memorandum che teneva conto delle indicazioni di Tunisia 2020, dava continuità a quanto realizzato in passato per le piccole e medie imprese tunisine e per il settore educazione ma che apriva anche a nuove prospettive, come il sostegno al settore agricolo attraverso l’apertura di una nuova linea di credito e la possibilità di finanziare imprese sociali nell’ambito della nuova legge per l’economia sociale e solidale, a cui la Cooperazione italiana ha contribuito insieme ad altri donatori con attività di assistenza tecnica.  Abbiamo anche sostenuto il processo di decentralizzazione già previsto dalla recente costituzione tunisina e rafforzato le capacità di governance sia a livello centrale che locale con progetti realizzati dalle Nazioni Unite, dal CIHEAM, collaborando con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), con autonomie locali italiane e tunisine  o direttamente finanziando l’amministrazione tunisina.

Le attività che abbiamo intrapreso in questi ultimi anni sono state anche caratterizzate dal forte legame con quanto realizzato dall’Unione europea in Tunisia e tale collaborazione è stata poi concretizzata attraverso un importante finanziamento che la UE ci ha affidato e che è complementare a quanto da noi già messo a punto per sostenere lo sviluppo del settore agricolo.

La sede AICS di Tunisi ha anche una competenza regionale ed in questi anni si è cercato di dare continuità ai progetti ancora in corso in Marocco e in Algeria e si sono avviate e sviluppate iniziative di cooperazione per far fronte alla crisi libica, realizzando interventi di emergenza e di stabilizzazione anche attraverso finanziamenti e programmi che la Cooperazione italiana ha gestito per conto dell’Unione Europea. Tutto questo si è potuto realizzare grazie all’intesa che abbiamo avuto con le Ambasciate a Tunisi, Tripoli, Algeri e Rabat e all’impegno di tutti coloro che hanno lavorato nei nostri uffici con grande competenza e dedizione, ma soprattutto con la consapevolezza che il nostro lavoro ha sempre una ragione in più per essere fatto e che tale ragione dà un senso particolare a ciò che facciamo.

Ho incominciato il mio lungo percorso professionale lavorando con una ONG in un campo profughi in Somalia nel 1981 e da questa iniziale esperienza ho sempre cercato di collaborare e di lavorare con particolare attenzione con le ONG e le organizzazione della società civile (OSC), consapevole che attraverso il loro lavoro si potesse rafforzare la società civile locale ed intervenire concretamente, sostenendo direttamente i processi di sviluppo delle comunità. Anche in quest’ultima esperienza presso la sede AICS di Tunisi penso di aver avuto come importanti e spesso indispensabili interlocutori le ONG/OSC che hanno risposto ai nostri bandi per realizzare numerosi interventi in Libia ma anche per favorire e sostenere lo sviluppo locale e di comunità in Tunisia e Marocco. Senza di loro sarebbe per noi stato impossibile intervenire in molte situazioni locali ed in modo così attento e capillare.

Andrea Senatori è stato nominato mio successore presso la sede di AICS in Tunisia. Con Andrea siamo colleghi ed amici da molto tempo ed abbiamo avuto molte occasioni di lavorare assieme; nei precedenti anni, quando ero a Beirut, per la crisi siriana e in ultimo proprio per la crisi libica. Sono sicuro che Andrea svilupperà e migliorerà quanto si è fatto fino ad oggi e valorizzerà ulteriormente le risorse umane e finanziarie che sono state messe a disposizione della sede. Andrea ha inoltre il vantaggio che potrà avvalersi di Annamaria Meligrana, una giovane collega che ha già una consolidata esperienza e che sicuramente gli sarà di grande aiuto. Assieme, sono sicuro, faranno una squadra molto forte. Non sarà tuttavia un compito facile. Sappiamo tutti quanto la pandemia COVID abbia ulteriormente aggravato le difficoltà sociali, economiche e di leadership che la Tunisia stava attraversando. La transizione avviata nel 2011 non si è ancora conclusa e non si è ancora consolidata una nuova capacità gestionale ed amministrativa, soprattutto non si sono completate quelle riforme strutturali che da molti osservatori sono auspicate.

Penso che lo sviluppo sia una sintesi tra la crescita economica e la buona governance e sono convinto che la Cooperazione italiana nei prossimi anni continuerà a non far mancare il proprio sostegno per contribuire allo sviluppo di questo bellissimo Paese e di tutta la regione.

 

Flavio Lovisolo

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea Senatori è il nuovo titolare della sede regionale AICS Tunisi

Cari amici e care amiche,

prendo oggi servizio in qualità di titolare della sede regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a Tunisi. Un incarico che mi onora e che mi riporta sul terreno dopo un intervallo di quattro anni trascorsi come coordinatore dell’ufficio “Emergenza e Stati Fragili” della sede centrale a Roma.

A passarmi il testimone è l’amico e collega Flavio Lovisolo, uno dei volti storici della Cooperazione Italiana, con il quale ho avuto il privilegio di lavorare fianco a fianco e al quale rinnovo la mia stima più sincera.

Sono inoltre lieto di annunciare che, assieme a me, prenderà servizio con funzioni di vice titolare della sede Annamaria Meligrana, con cui ho condiviso l’esperienza presso l’ufficio AICS di Roma dell’aiuto umanitario e fragilità. Annamaria, arabista di origine, è una stimata professionista di cooperazione internazionale con quasi 20 anni di esperienza della regione del Nord Africa e Medio Oriente, che ha maturato nella convinzione che non possa esserci uno sviluppo sostenibile senza pace.

Da oggi e durante i prossimi anni del mio mandato, mi propongo di dare continuità al lavoro finora svolto in questa sede, seguendo princìpi d’azione solidaristici e umanitari che sono alla base di un mondo più equo, in cui ciascuno/a possa avere l’opportunità di sviluppare il proprio potenziale, accedere a risorse comuni e servizi di base, vedere i propri diritti rispettati. So di potermi avvalere di uno staff appassionato, che possiede competenze e conoscenze contestuali derivanti da una consolidata presenza sul territorio. Insieme continueremo a rispondere ai bisogni delle comunità locali con azioni concrete e mirate a migliorarne le condizioni di vita e a rafforzarne le opportunità di crescita. Faremo passi in avanti per rispondere alle sfide globali dell’Agenda 2030, allineandoci agli sforzi di altri attori internazionali in tema di mobilità umana, di sicurezza alimentare, protezione, salute e educazione come beni essenziali, di transizione ecologica e del rafforzamento della democrazia e della pace.

I tempi che viviamo e le nuove sfide che dobbiamo affrontare richiedono sempre più efficienza al nostro lavoro, ma anche dialogo, inclusione e collaborazione nel modus operandi. La pandemia di COVID-19 ci ha colto impreparati, quasi smarriti tra cifre che di giorno in giorno raffiguravano un panorama sempre più drammatico. Eppure abbiamo reagito, riaggiustato i nostri piani d’azione, ricomposta la scala delle priorità. Abbiamo compreso quanto i Paesi siano strettamente interconnessi tra di loro, i confini sociali allargati oltre le frontiere geografiche e i popoli responsabili, qui ed ora, del futuro delle prossime generazioni.

Sarà mia premura rafforzare il dialogo con la società civile, con il mondo del profit e universitario, con partner istituzionali e internazionali, conscio che dialogare in maniera strutturata significhi mettersi in gioco, analizzare da una pluralità di prospettive e cogliere più rapidamente i segnali di crisi per agire con efficacia e tempestività.

Spero che continuerete sempre a seguirci e a sostenerci con il vostro interesse

Andrea Senatori

COOPERAZIONE ITALIANA – Il 25 gennaio a Tunisi il primo seminario organizzato da ANCI nell’ambito del programma “Capacity Development of Lybian Central and Local Authorities for Improved Service Delivery”

[COMUNICATO STAMPA]

Si svolgerà a Tunisi dal 25 al 28 gennaio prossimi il primo incontro tra Sindaci e dirigenti comunali italiani e di tutta la Libia nell’ambito del programma di cooperazione “Capacity Development of Libyan Central and Local Authorities for Improved Service Delivery”.
L’iniziativa è finanziata e patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed eseguita dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) insieme all’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI), in stretto coordinamento con il Ministero del Governo locale (MOLG) e la Commissione centrale per le elezioni municipali (CCMCE) libici.
Il programma si pone l’obiettivo di rafforzare l’apparato amministrativo di 24 Municipalità di tutta la Libia per migliorare l’erogazione dei servizi di base per tutti i cittadini, favorire il dialogo e la collaborazione tra amministrazioni e comunità locali libiche e italiane e condividere l’esperienza dell’associazionismo di ANCI.

L’evento sarà aperto dall’Ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Buccino Grimaldi, insieme al presidente del Consiglio nazionale ANCI, Dott. Enzo Bianco, il direttore della Sede Regionale AICS di Tunisi, competente per Tunisia, Libia, Marocco e Algeria, Andrea Senatori, la vice sindaco del Comune di Rimini, Gloria Lisi, l’assessora Francesca Benciolini del Comune di Padova e rappresentanti del MOLG libico. Interverranno in video conferenza i sindaci del Comune di Parma, Federico Pizzarotti, e del Comune di Palermo, Leoluca Orlando. Nelle successive tavole rotonde, in cui saranno approfonditi temi della governance locale, parteciperanno l’assessora Nicoletta Paci del Comune di Parma e l’assessora Francesca Benciolini del Comune di Padova.

Il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, nel presentare l’evento ricorda che “da tempo l’ANCI ha intensificato i rapporti con i Sindaci libici già dal 2015 e che personalmente sono contento di rivedere i colleghi delle municipalità libiche che ho avuto già modo di incontrare, da ultimo a Siviglia nel 2019 in occasione di un panel specifico dedicato dalla commissione ARLEM del Comitato delle regioni di cui seguo i lavori. I Sindaci libici provenienti dalle diverse aree geografiche della Libia partecipano all’incontro con gli amministratori locali italiani ed è già questo un primo importante risultato. È la dimostrazione di come persino in contesti caratterizzati da crisi così severe, i Sindaci eletti esprimono e rappresentano sempre la volontà di dialogo con l’impegno nei confronti dei concittadini per migliorare le loro condizioni di vita sostenendo percorsi di stabilità e di superamento dei conflitti. Anche nella cooperazione internazionale – conclude Bianco – i Comuni italiani ci sono e danno il loro contributo”

“I Comuni sono l’istituzione nella quale più si riconoscono i cittadini, il fronte dell’amministrazione a loro più vicino, sono luogo di aggregazione e di partecipazione” e per questo, sottolinea l’Ambasciatore italiano a Tripoli Buccino, “la cooperazione italiana, in stretto coordinamento con il Ministero del Governo Locale libico, sostiene l’impegno delle municipalità di tutta Libia nel dare risposte importanti ai cittadini. Con questa iniziativa vogliamo promuovere l’interazione delle amministrazioni locali libiche con l’esperienza dell’associazionismo italiano, che trova la sua più alta espressione nell’ANCI e negli oltre ottomila comuni italiani che rappresenta, la migliore vetrina del nostro Paese all’estero”. Questo programma, continua l’Ambasciatore, “vuole essere un momento di incontro, tra esperienze locali con esigenze diverse, per favorire una collaborazione proficua che possa concorrere a migliorare l’erogazione dei servizi ai cittadini di tutta la Libia”.

Andrea Senatori, Titolare della Sede Regionale AICS di Tunisi: “La Cooperazione Italiana attribuisce grande importanza al rafforzamento della governance locale nei Paesi partner”. Continua, “Il rafforzamento del buon governo e della democrazia richiedono il sostegno diretto alle istituzioni nazionali e locali, a reti sociali e alle organizzazioni della società civile. In tale ottica, la Cooperazione italiana in Libia continuerà a sostenere interventi di assistenza umanitaria e contemporaneamente azioni di stabilizzazione a favore di comuni e autorità locali in un’ottica di sinergia e complementarietà tra aiuto umanitario-sviluppo-pace”. Continua. “Ci impegneremo a rispondere alle sfide globali dell’Agenda 2030, allineandoci agli sforzi di altri attori internazionali in tema di mobilità umana, di sicurezza alimentare, protezione, salute e educazione come beni essenziali, di transizione ecologica e di rafforzamento della democrazia e della pace.”

Si tratta di un primo seminario di un ciclo di successivi appuntamenti che si svolgeranno nel corso dell’anno in Italia e a Tunisi, a cui parteciperanno esperti di ANCI e dei comuni di Bari, Padova, Livorno e Rimini per approfondire insieme ai funzionari libici tematiche specifiche dell’amministrazione locale, quali la gestione degli archivi anagrafici, del patrimonio immobiliare e del bilancio comunale.
L’iniziativa coinvolge 24 municipalità libiche distribuite geograficamente su tutte le regioni del Paese: Ajdabjia; Bani Walid; Beida; Bengasi; Brak Al Shate; Garabulli; Ghat e Tahala; Emsaed; Janzour; Khoms; Kufra; Maya; Misurata; Murzuq; Qatrum; Ribiana; Sabrata; Sebha; Shawerif; Sorman; Tobruk; Zawya; Zintan; Zwara.

 

Roma 23 gennaio 2021

 

Un podcast per spiegare cosa, con chi e perché realizziamo i nostri interventi

L’azione della Cooperazione italiana in questo importante periodo di transizione politica della Tunisia e le prospettive offerte dal nuovo Accordo triennale Italia-Tunisia (2021-2023), in via di definizione. E in Libia quali sono le mosse pensate e intraprese sul terreno?

Ne parliamo con Flavio Lovisolo e Andrea Senatori, l’ex e il nuovo titolare della Sege Regionale AICS Tunisi.

Listen to “La Cooperazione italiana in Tunisia” on Spreaker.

Uniti per ricostruire il sistema sanitario nelle aree remote: Romdan sogna un futuro migliore in Libia

Per la rubrica: “Voci di Noi Altr* AICS

La struttura sanitaria di Tahala dopo i lavori di riabilitazione.

di Carlotta Comparetti

Immaginate la vostra vita in un villaggio remoto: non ci sono ospedali nel raggio di chilometri, nessun pronto intervento e liste d’attesa di settimane per una consulenza urgente con uno dei pochi medici della zona. Immaginate un padre che deve affrontare un viaggio di 390 chilometri per una semplice lastra alla mano fratturata di suo figlio. Oppure una donna incinta che ha urgente bisogno di cure, eppure deve percorrere 350 chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino, mettendo a rischio anche la vita del nascituro. Sono casi documentati che accadono all’ordine del giorno a Ghat, città nel sud-ovest della Libia. Anche qui la popolazione è stata per anni testimone diretta del conflitto.

“Il sistema sanitario a Ghat è fortemente compromesso” comincia così Romdan Alythni Alwoli, a capo del Health Services Office della municipalità. “Manca un servizio di pronto intervento, il personale sanitario è esiguo, le strutture necessitano di riabilitazione e manutenzione e non ci sono risorse finanziarie sufficienti per provvedere: è un sistema sanitario devastato che ha bisogno di essere ricostruito”. Nonostante tutte le difficoltà, Romdan e la sua squadra continuano nel loro impegno quotidiano per la salute pubblica di base.

Le autorità locali libiche non hanno le risorse per colmare, da sole, i numerosi bisogni sanitari del paese, lasciando le comunità, specie quelle stanziate nelle regioni più remote, nella necessità più estrema. È in questo scenario che interviene l’AICS: grazie a un finanziamento dell’Unione Europea per il tramite del Fondo Fiduciario per l’Africa (EU Trust Fund for Africa), lavoriamo al fianco della ONG italiana Helpcode e del partner locale Organisation of Development Pioneers (ODP) per sostenere le sfide di un sistema sanitario al collasso nel distretto di Ghat.

“Questo intervento ci dà speranza, perché permetterà di migliorare l’offerta sanitaria a beneficio degli oltre 30.000 abitanti di Ghat e delle piccole città dell’area”, spiega Romdan. “Verranno rafforzate le strutture mediche prioritarie, selezionate in quanto capaci di rispondere al maggior numero di pazienti, contribuendo così a sostenere il sistema sanitario di Ghat nel suo complesso”.

Il progetto, realizzato sul campo da Helpcode e ODP in coordinamento con l’AICS, prevede la riabilitazione di tre strutture mediche chiave per Ghat: dal rifacimento degli ambienti e piccole manutenzioni alla fornitura di attrezzature mediche specializzate, fino ai training per il personale medico e paramedico. “L’accesso a un servizio di pronto intervento e a consulenze più tempestive, ci permetterà di salvare vite umane e risolverà l’incubo di tanti che, fino ad oggi, dovevano percorrere centinaia di chilometri per usufruire di cure sanitarie essenziali”.

Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età è il terzo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ed oggi più che mai, anche in considerazione dell’impatto della pandemia COVID 19 sui sistemi sanitari nazionali, l’azione della cooperazione italiana è volta a contribuire a tale obiettivo. Come ha di recente sottolineato il Direttore dell’AICS, Luca Maestripieri “La pandemia del nuovo coronavirus ha aiutato a raggiungere la consapevolezza che le sfide globali non si possono affrontare e vincere da soli.”

La speranza e l’ambizione è quella di generare un effetto moltiplicatore: Romdan e gli altri della sua squadra sono convinti che l’azione di pochi possa davvero segnare il principio di un processo di ricostruzione enormemente più grande, e creare le condizioni per un futuro migliore in Libia e per la Libia. Un processo che richiede impegno e cooperazione e chiama in causa tutti: le autorità, le comunità locali, la società civile, le organizzazioni internazionali e i singoli individui.
Uniti per realizzare il cambiamento.

***********************************************************************************

Il programma “Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya – Baladiyati” prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa (EU Trust Fund) per l’esecuzione di oltre 100 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 24 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (22 milioni).

Zawya, da oggi, offrirà cure pediatriche e ginecologiche di qualità grazie a “Baladiyati”, il programma di Cooperazione Delegata dell’AICS in Libia

di Carlotta Comparetti

Un progetto necessario e urgente quello conclusosi ieri al Teaching Hospital di Zawya Central, città di circa 250.000 abitanti protesa sulla costa mediterranea libica, 48 chilometri a ovest della capitale Tripoli.

Un intervento che ha restituito alle comunità di Zawya un dipartimento di pediatria e quello di ginecologia più efficienti e attrezzati, pronti a rispondere a circa un milione di pazienti che, secondo le stime, giungono da tutte le aree confinanti per usufruire dei servizi del principale ospedale pubblico della regione.

Di concerto con le autorità libiche, il Teaching Hospital è tra le strutture prioritarie del sistema sanitario locale e, come tale, sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), grazie al programma di Cooperazione Delegata “Recovery, Stability and Socio Economic Development in Libya – Baladiyati”, finanziato dall’Unione Europea mediante il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EU Emergency Trust Fund – North Africa Window).

Sul campo, l’intervento è stato realizzato dalle Organizzazioni Non Governative (ONG) italiane CEFA e Fondazione Albero della Vita (FADV), che nei quattordici mesi trascorsi da marzo 2020 a oggi, hanno lavorato non-stop, sotto il coordinamento della Sede Regionale AICS di Tunisi, competente per la Libia, per riabilitare gli ambienti del dipartimento pediatrico e ginecologico, fornire 20 nuovi letti e apparecchiature mediche essenziali tra cui quattro incubatrici neonatali, e offrire dei corsi di formazione specialistici al personale medico e paramedico dell’ospedale.

Alla cerimonia conclusiva del progetto, tenutasi ieri presso il Centro di Ricerca Medica della città di Zawya Central, il direttore dell’ospedale Dr. Salah Betro e il suo staff hanno espresso entusiasmo per i risultati conseguiti dal progetto e rimarcato l’importanza di una collaborazione continuativa e duratura per il bene della comunità di Zawya.

Se fino al 2011 il Teaching Hospital era un ospedale all’avanguardia e polo di riferimento per la formazione di medici specializzandi, provenienti da tutte le regioni del Paese, successivamente l’ospedale ha visto ridotta di circa il cinquanta percento la capacità di assistenza e cure mediche tempestive e di qualità.

La felice conclusione dell’intervento di riabilitazione del dipartimento pediatrico e ginecologico del Teaching Hospital, ha sottolineato il Direttore della Sede AICS di Tunisi, Andrea Senatori, segna un primo importante traguardo nel percorso di rafforzamento dei servizi di base in Libia perseguito dal programma Baladyiati: “Una sfida che vede l’impegno dell’AICS a supporto di 55 strutture sanitarie, 19 scuole e 4 progetti di igiene pubblica (WASH) in 22 municipalità libiche particolarmente vulnerabili, per un investimento totale di 22 milioni di euro di fondi comunitari”.

 

Background:

Il programma “Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya – Baladiyati” prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa (EU Trust Fund) per l’esecuzione di oltre 100 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 24 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).

> Press Release (ENG)

 

 

 

 

 

 

 

L’AICS al fianco delle municipalità libiche per rafforzare la comunicazione sui servizi di base

di Carlotta Comparetti

Hanno viaggiato da tutte le regioni della Libia gli addetti stampa che hanno partecipato al seminario dedicato alla comunicazione strategica, tenutosi a Tripoli dall’8 al 10 giugno. L’iniziativa è stata organizzata nella cornice del programma di Cooperazione Delegata Baladiyati (dall’arabo: “la mia municipalità”), finanziato dall’Unione Europea tramite il Fondo Fiduciario per l’Africa ed eseguito dall’AICS al fianco di UNDP e UNICEF.

Tre giorni dedicati a conoscersi, scambiare esperienze e rafforzare la conoscenza degli strumenti di comunicazione più efficaci per divulgare informazioni cruciali circa l’accesso ai servizi pubblici a beneficio delle comunità locali, con un focus su sanità, istruzione e igiene pubblica quali settori chiave del programma.

“Siamo felici di sostenere gli addetti stampa libici, i quali rivestono un ruolo fondamentale nella documentazione e divulgazione di informazioni chiave sui servizi che le municipalità possono offrire alle comunità locali”, ha detto Andrea Senatori, Titolare della Sede Regionale dell’AICS con competenza su Libia, Tunisia, Marocco e Algeria. “Siamo convinti che sistemi di comunicazione e informazione efficaci per e tra le comunità siano fondamentali per la promozione di quei servizi di base che possono migliorare la qualità di vita nelle municipalità”.

In linea con gli obiettivi del programma, l’iniziativa del seminario riporta l’attenzione sulle municipalità libiche quali attori fondamentali nel processo di ricostruzione di un paese reduce da decenni di conflitto intermittente e instabilità. Un clima che ha penalizzato, soprattutto e senza sorpresa, le fasce più vulnerabili della popolazione, che include le comunità locali, migranti, rifugiati, e persone sfollate (internally displaced people, IDPs) all’interno del paese, i cui bisogni primari non sempre riescono ad essere soddisfatti dalle sole amministrazioni locali, schiacciate dalla scarsità di mezzi, risorse e know how.

La cerimonia di apertura del seminario ha visto la partecipazione del Consigliere del Ministro del Governo Locale, Dott. Abo Helqa, che ha enfatizzato il ruolo della comunicazione quale ponte tra le comunità locali e i consigli comunali, definendo il seminario un importantissimo passo in avanti nel percorso di sostegno alle municipalità e alle sfide che queste si trovano ad affrontare per l’accesso ai servizi di base.

Il seminario, realizzato dagli esperti di comunicazione delle tre agenzie partner sotto il coordinamento dell’AICS, è stato aperto dal Consigliere dell’Ambasciata italiana in Libia, Walter Di Martino, che ha enfatizzato la positiva collaborazione tra Italia e Libia, attraverso le numerose iniziative che vedono l’Italia impegnata al fianco del Ministero del Governo Locale per sostenere la popolazione del Paese.

Durante la cerimonia di chiusura, il team di Baladiyati ha lanciato un contest per incentivare gli addetti stampa a mettere in pratica le competenze acquisite durante il seminario. Per dieci giorni, si impegneranno a comunicare in modo inclusivo con le loro comunità sui servizi legati alla sanità, all’istruzione e all’igiene pubblica (WASH), che il programma Baladiyati contribuisce a rafforzare. I vincitori delle tre categorie (foto, video e prodotti editoriali) verranno premiati con la dotazione di materiale professionale per svolgere al meglio il proprio lavoro di comunicazione. Infine, testi e foto prodotti dagli addetti stampa durante il contest convergeranno in una pubblicazione che ambisce a raccontare l’impatto del programma in ciascuna municipalità, attraverso lo sguardo e le voci dei veri protagonisti.

 

Background

Il programma “Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya – Baladiyati” prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa (EU Trust Fund) per l’esecuzione di oltre 100 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 27 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).

Cooperazione italiana – A Siracusa dal 25 al 28 settembre il secondo ciclo di seminari formativi per sindaci e funzionari della Libia

[Comunicato stampa]

 

Sindaci e funzionari municipali di 27 città libiche parteciperanno in presenza con l’obiettivo di migliorare i servizi comunali a favore dei cittadini – focus sulle conoscenze tecnico-gestionale nei servizi anagrafici, patrimoniali e di bilancio municipale

 

ROMA, 23 settembre 2021 – Si svolgerà dal 25 al 28 settembre a Siracusa, presso il Siracusa International Institute, il secondo ciclo di seminari formativi dedicati a sindaci e funzionari municipali libici. L’incontro s’inserisce nel più ampio programma “Formazione e sviluppo delle capacità dei funzionari municipali in Libia”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed eseguito dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) insieme all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), in stretto coordinamento con l’Ambasciata d’Italia a Tripoli e il Ministero del Governo locale (MOLG) libico.

Il programma rappresenta un tassello importante nelle azioni di cooperazione tra Italia e Libia in materia di governance locale. In un momento in cui il Paese vede accelerare il processo di decentralizzazione statale, l’iniziativa vuole infatti rispondere all’esigenza di rafforzare il ruolo delle municipalità nel fornire servizi di base alla popolazione attraverso attività di capacity building, condivisione di expertise e consolidamento delle relazioni tra gli attori coinvolti.

Con l’importante ingresso di Tripoli nel progetto tutte le aree geografiche libiche sono ora rappresentate ai massimi livelli. Un’adesione, quella della capitale, che conferma quante aspettative ci siano nel progetto ANCI-AICS sia da parte libica che da parte italiana.

L’evento sarà aperto dai saluti del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a cui seguiranno gli interventi di Giuseppe Buccino Grimaldi, Ambasciatore d’Italia a Tripoli, di Badr Al-Din Al-Toumi, Ministro libico della Local Governance dell’esecutivo guidato dal premier Al Dabaiba, di Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale ANCI e di Andrea Senatori, Direttore della Sede Regionale dell’AICS Tunisi.

A guidare la delegazione italiana di tecnici e amministratori ci sarà Enzo Bianco che nei mesi scorsi è stato a Tripoli per illustrare di persona il progetto ai sindaci di Tripoli e Misurata, nonché alle associazioni locali ed esponenti della società civile impegnati nello sviluppo della governance locale libica.

Questo secondo ciclo formativo prevede una serie di lezioni pratiche sui modelli italiani di gestione dei servizi di bilancio municipale, del patrimonio e dell’anagrafe. Durante le lezioni di confronto e di approfondimento i tecnici italiani dedicheranno un focus speciale all’ordinamento che regola i rapporti tra Stato centrale e autonomie locali in Italia, lavorando su materiali formativi, tradotti in lingua araba, riguardanti le modalità di trasferimento delle risorse dallo Stato alle città, a cura del direttore della fiscalità locale di IFEL Andrea Ferri, e la pianificazione strategica delle città, a cura del direttore dell’Ufficio studi di ANCI Paolo Testa.

Coordinati dal capo Area Relazioni internazionali di ANCI Antonio Ragonesi, parteciperanno ai lavori in presenza il dirigente dei servizi finanziari e ragioniere del Comune di Padova, Pietro Lo Bosco, il dirigente specialista contabile del Comune di Bari, Francesco Pellecchia e la dirigente dei servizi patrimoniali del Comune di Livorno, Sabrina Pellegrino. Moira Turinelli e Pietro Pisciotta, incaricato del Comune di Palermo, seguiranno invece le attività sull’anagrafe comunale.

Sugli aspetti riguardanti le più importanti sedi di concertazione dell’ordinamento italiano (la Conferenza Stato-Città e la Conferenza Unificata) interverranno nel confronto con i sindaci libici Massimo Seri, Sindaco di Fano e Francesca Benciolini assessora alla Cooperazione internazionale del Comune di Padova.

Particolare attenzione sarà inoltre dedicata agli aspetti che riguardano la vita associativa tra le città libiche nel confronto con l’esperienza maturata da ANCI che, quest’anno, celebrerà a Parma dal 9 all’11 novembre prossimi i suoi 120 anni dalla costituzione con la XXXVIII Assemblea annuale dei comuni italiani. Non mancherà una riflessione sui profili di collaborazione più strutturata tra la nascente associazione delle città libiche e l’ANCI aspetti organizzativi di associazionismo che regolano il modello italiano.

 

Contatti:

AICS Tunisi
E-mail : comunicazione.tunisi@aics.gov.it
Tel : +216 71 893 321 / 144

ANCI
E-mail : stampa@anci.it
Tel : +039 06 680 09 204

 

Scarica il comunicato stampa in ITA|AR

A Siracusa il secondo ciclo di seminari formativi ANCI-AICS per amministratori libici. Trasferire competenze pratiche per favorire lo sviluppo delle capacità municipali in Libia

[Comunicato stampa]

 

SIRACUSA, 25 settembre 2021 – “Crescere insieme, mettendo a disposizione di sindaci e funzionari libici conoscenze e professionalità per aiutare un Paese a noi molto caro a superare le difficoltà, così da fare progressi ulteriori nel campo della gestione dei servizi municipali e della stabilità amministrativa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale dell’ANCI, Enzo Bianco, nel corso del secondo ciclo di seminari formativi, in corso da oggi fino al 28 settembre  a Siracusa e organizzato dall’ ANCI e dall’AICS nell’ambito del progetto “Formazione e sviluppo delle capacità dei funzionari municipali in Libia”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

“La nostra presenza a Siracusa – ha spiegato Bianco – ha un valore simbolico. Questa città, il capoluogo di provincia più a Sud dell’Italia, può essere il trampolino verso il Mediterraneo per una collaborazione convinta e concreta che auspichiamo porti alla costituzione di un’associazione di Comuni libici, ulteriore e significativo passo verso una crescita anche sociale ed economica”.

Collegato dalla Libia, dove è stato trattenuto per impegni istituzionali, l’Ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha ribadito come “l’Italia crede fortemente nella cooperazione tra le città italiane e libiche, una cooperazione che parte dalle radici, dalle nostre società, dai nostri cittadini. Grazie al lavoro di ANCI ed AICS ed alla convinta partecipazione dei sindaci libici. Questo progetto  è di massima importanza e si sta ulteriormente approfondendo” e il suo punto di forza è “promuovere il dialogo e rafforzare la governance locale, per continuare a migliorare l’offerta dei servizi di base ai cittadini. Un lavoro che portiamo avanti insieme con il Ministero del Governo Locale (MOLG) libico, ANCI, AICS, l’Ambasciata e i sindaci italiani e libici. Il successo dell’evento di oggi è un chiaro segnale che la strada è quella giusta“, ha concluso Buccino Grimaldi.

Collegato da remoto anche Andrea Senatori, Direttore della Sede Regionale dell’AICS di Tunisi. “Le Municipalità sono per noi organismi istituzionali fondamentali per il rafforzamento della governance locale nei Paesi partner. Il rafforzamento del buon governo e della democrazia richiedono il sostegno diretto alle istituzioni nazionali e locali, a reti sociali o d’interesse e alle organizzazioni della società civile, per rendere più efficace l’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione. In questo quadro – ha concluso Senatori – la Municipalità rappresenta il primo e più diretto livello di impegno per la costruzione di una società migliore”.

A portare i saluti di Siracusa è stato il sindaco Francesco Italia che ha rimarcato come “oltre le cronache quotidiane, oltre la migrazione, i conflitti locali e le ingerenze esterne, la soluzione delle questioni geopolitiche passa anche attraverso l’attenta cucitura di relazioni ed esempi di cooperazione rivolti direttamente ai cittadini dei Paesi in crisi come la Libia. È un lavoro sotterraneo – ha evidenziato Italia – che fa meno notizia ma che prepara il terreno al superamento delle macro questioni che impegnano le diplomazie”.

A nome dei sindaci libici presenti, il delegato del MOLG – ministero dei poteri locali libico –Mohamed Abuhelga ha voluto ringraziare ANCI ed AICS per questa “opportunità di apprendere attraverso l’esperienza di associazionismo italiano le competenze necessarie e il know how per migliorare il funzionamento dei nostri Comuni. Questo progetto – ha detto Abuhelga – è importante per due motivi: permetterci grazie ad ANCI di imparare sul campo attraverso metodologie concrete il funzionamento del sistema dei Comuni italiani, per poi applicare queste metodologie al nostro sistema. Il secondo motivo – ha concluso – sta nel fatto che questo progetto è un segno di continuità della collaborazione tra i nostri Comuni che auspichiamo prosegua in futuro perché ne abbiamo davvero bisogna”.

 

Contatti:

AICS Tunisi
E-mail : comunicazione.tunisi@aics.gov.it
Tel : +216 71 893 321 / 144

 

ANCI
E-mail : stampa@anci.it
Tel : +039 06 680 09 204

 

Accolti in Italia due pazienti pediatrici libici: operazione di aiuto umanitario della Cooperazione italiana

Atterrano oggi, 18 novembre, all’aeroporto di Roma Fiumicino, due nuovi pazienti libici in età pediatrica, che riceveranno le cure presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) nell’ambito di un progetto umanitario destinato a minori libici affetti da patologie onco-ematologiche, finanziato dalla Cooperazione italiana e attuato tramite un accordo fra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Ospedale.

I bambini, affetti da talassemia, saranno trasportati con mezzo adeguato alle loro condizioni cliniche verso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove intraprenderanno un primo ciclo di analisi mediche, non altrimenti realizzabile in Libia, finalizzato alla cura della malattia. Nelle prossime settimane e durante la loro intera permanenza in Italia, l’Ospedale provvederà a pianificare e stabilire percorsi clinici e terapeutici ad hoc per i piccoli pazienti.

Nell’ambito dello stesso progetto sono stati già presi in cura ad oggi 9 minori, ricevendo anche – laddove necessario – un trapianto di midollo. Di questi 9, 3 bambini hanno completato con successo il percorso di cura e sono potuti rientrare in Libia. Oltre alle cure sanitarie, sono state fornite attività di istruzione per i bambini e di assistenza sociale e psicologica per gli accompagnatori, grazie al coinvolgimento di mediatori culturali di lingua araba, al fine di facilitare una corretta comunicazione con il personale della struttura sanitaria.