A Siracusa il secondo ciclo di seminari formativi ANCI-AICS per amministratori libici. Trasferire competenze pratiche per favorire lo sviluppo delle capacità municipali in Libia

[Comunicato stampa]

 

SIRACUSA, 25 settembre 2021 – “Crescere insieme, mettendo a disposizione di sindaci e funzionari libici conoscenze e professionalità per aiutare un Paese a noi molto caro a superare le difficoltà, così da fare progressi ulteriori nel campo della gestione dei servizi municipali e della stabilità amministrativa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale dell’ANCI, Enzo Bianco, nel corso del secondo ciclo di seminari formativi, in corso da oggi fino al 28 settembre  a Siracusa e organizzato dall’ ANCI e dall’AICS nell’ambito del progetto “Formazione e sviluppo delle capacità dei funzionari municipali in Libia”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

“La nostra presenza a Siracusa – ha spiegato Bianco – ha un valore simbolico. Questa città, il capoluogo di provincia più a Sud dell’Italia, può essere il trampolino verso il Mediterraneo per una collaborazione convinta e concreta che auspichiamo porti alla costituzione di un’associazione di Comuni libici, ulteriore e significativo passo verso una crescita anche sociale ed economica”.

Collegato dalla Libia, dove è stato trattenuto per impegni istituzionali, l’Ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha ribadito come “l’Italia crede fortemente nella cooperazione tra le città italiane e libiche, una cooperazione che parte dalle radici, dalle nostre società, dai nostri cittadini. Grazie al lavoro di ANCI ed AICS ed alla convinta partecipazione dei sindaci libici. Questo progetto  è di massima importanza e si sta ulteriormente approfondendo” e il suo punto di forza è “promuovere il dialogo e rafforzare la governance locale, per continuare a migliorare l’offerta dei servizi di base ai cittadini. Un lavoro che portiamo avanti insieme con il Ministero del Governo Locale (MOLG) libico, ANCI, AICS, l’Ambasciata e i sindaci italiani e libici. Il successo dell’evento di oggi è un chiaro segnale che la strada è quella giusta“, ha concluso Buccino Grimaldi.

Collegato da remoto anche Andrea Senatori, Direttore della Sede Regionale dell’AICS di Tunisi. “Le Municipalità sono per noi organismi istituzionali fondamentali per il rafforzamento della governance locale nei Paesi partner. Il rafforzamento del buon governo e della democrazia richiedono il sostegno diretto alle istituzioni nazionali e locali, a reti sociali o d’interesse e alle organizzazioni della società civile, per rendere più efficace l’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione. In questo quadro – ha concluso Senatori – la Municipalità rappresenta il primo e più diretto livello di impegno per la costruzione di una società migliore”.

A portare i saluti di Siracusa è stato il sindaco Francesco Italia che ha rimarcato come “oltre le cronache quotidiane, oltre la migrazione, i conflitti locali e le ingerenze esterne, la soluzione delle questioni geopolitiche passa anche attraverso l’attenta cucitura di relazioni ed esempi di cooperazione rivolti direttamente ai cittadini dei Paesi in crisi come la Libia. È un lavoro sotterraneo – ha evidenziato Italia – che fa meno notizia ma che prepara il terreno al superamento delle macro questioni che impegnano le diplomazie”.

A nome dei sindaci libici presenti, il delegato del MOLG – ministero dei poteri locali libico –Mohamed Abuhelga ha voluto ringraziare ANCI ed AICS per questa “opportunità di apprendere attraverso l’esperienza di associazionismo italiano le competenze necessarie e il know how per migliorare il funzionamento dei nostri Comuni. Questo progetto – ha detto Abuhelga – è importante per due motivi: permetterci grazie ad ANCI di imparare sul campo attraverso metodologie concrete il funzionamento del sistema dei Comuni italiani, per poi applicare queste metodologie al nostro sistema. Il secondo motivo – ha concluso – sta nel fatto che questo progetto è un segno di continuità della collaborazione tra i nostri Comuni che auspichiamo prosegua in futuro perché ne abbiamo davvero bisogna”.

 

Contatti:

AICS Tunisi
E-mail : comunicazione.tunisi@aics.gov.it
Tel : +216 71 893 321 / 144

 

ANCI
E-mail : stampa@anci.it
Tel : +039 06 680 09 204

 

Firmato il nuovo accordo tra AICS e OPBG per la cura di pazienti pediatrici libici

Roma, 7 aprile 2022Firmato oggi l’accordo fra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) per la cura in Italia di pazienti pediatrici affetti da patologie gravi.

L’ accordo, del valore di 2,425 milioni di euro, rientra nell’ambito del progetto della Cooperazione Italiana ”Intervento di emergenza a favore di bambini libici affetti da gravi patologie”, approvato dalla Vice Ministra degli Maeci, Marina Sereni.

La firma dell’accordo consentirà a 25 pazienti pediatrici non curabili in Libia di essere assistiti dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. I giovani malati, che saranno accompagnati in Italia da un genitore o tutore legale, riceveranno presso l’OPBG cure sanitarie, assistenza sociale e psicologica e potranno seguire percorsi scolastici adeguati ai loro bisogni. La presenza di mediatori culturali di lingua araba faciliterà una corretta comunicazione fra i giovani pazienti, i loro familiari ed il personale della struttura sanitaria.

“L’Accordo firmato oggi conferma l’efficacia di una partnership frutto della sinergia fra l’impegno umanitario e un’eccellenza sanitaria italiana come quella dell’Ospedale Bambino Gesù”- ha dichiarato Luca Maestripieri, direttore di Aics. “L’Ospedale Bambino Gesù si farà carico anche dei controlli clinici, come ad esempio i Day Hospital e parteciperà alle spese con il suo contributo organizzativo, logistico, di mediazione culturale e di supporto agli accompagnatori dei pazienti in cura. A ciò si aggiunge il contributo della Sede AICS di Tunisi, del MAECI e dell’Ambasciata di Tripoli che collaborano attivamente al progetto. Sono tutti presupposti che mi rendono particolarmente fiducioso che questo nuovo Accordo riuscirà a raggiungere i risultati auspicati e, ciò che più conta, potrà dare una nuova vita a 25 giovani pazienti libici”.

Desidero ringraziare l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni, per questa nuova iniziativa che ci permette di accogliere altri 25 bambini libici con gravi patologie insieme alle loro famiglie”- ha dichiarato Mariella EnocPresidente Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Mentre a livello internazionale conflitti insensati e cruenti, disastri climatici e aumento delle povertà segnano con i propri effetti proprio i più piccoli e indifesi, avvertiamo con rinnovata urgenza la responsabilità di offrire disponibilità ai “figli del mondo” che hanno bisogno della nostra capacità di cura e di accoglienza”.

I pazienti verranno identificati tramite l’Ambasciata d’Italia a Tripoli e in stretto coordinamento con gli Ospedali Pediatrici locali di riferimento (Tripoli, Benghasi, Sebha e Kufra). Verranno presi in carico i pazienti affetti da patologie gravi per cui si richiedono cure salvavita di estrema urgenza in settori di eccellenza dell’OPBG, le cui cartelle cliniche verranno condivise con il personale dell’OPBG. L’Ambasciata stessa fornirà anche un punto di contatto presso l’Ospedale locale di riferimento del paziente stesso, con cui l’OPBG potrà interloquire per la presa in carico e le cure del paziente nonché per le cure sanitarie necessarie in seguito al rientro in Libia.

L’iniziativa è il risultato di una partnership avviata nel 2019, per volontà del MAECI con la firma di un accordo fra AICS e OPBG che ha consentito, ad oggi, di offrire cure a 12 giovani libici con patologie onco-ematologiche presso lo stesso Ospedale.

La Cooperazione italiana firma un nuovo accordo con l’OIM per favorire il coinvolgimento della diaspora tunisina nello sviluppo socio-economico del Paese

[COMUNICATO STAMPA]

 

Tunisi, 5 luglio 2023

Questa mattina, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, è stato siglato un nuovo accordo con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) per la realizzazione della fase 2 del progetto Mobi-TRE/ “La migrazione come risorsa: la mobilitazione della diaspora tunisina e la stabilizzazione delle comunità svantaggiate in Tunisia”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Sulla base dei successi e delle lezioni apprese nella prima fase, il progetto continuerà a fornire alla diaspora tunisina gli strumenti più adeguati per contribuire allo sviluppo del suo Paese d’origine, stimolare gli investimenti e l’imprenditoria tra i giovani e le donne delle regioni più vulnerabili e con alti tassi di mobilità migratoria, e creare posti di lavoro sostenibili e dignitosi per tutti e tutte.

La firma di oggi con l’OIM è un’ulteriore testimonianza concreta dell’approccio globale promosso dal Governo italiano per la sua programmazione strategica nel campo della mobilità umana. Con questo nuovo contributo di 2 milioni di euro, ribadiamo il nostro impegno a investire nel capitale umano come fonte inestimabile per lo sviluppo del Paese”, ha dichiarato l’Ambasciatore italiano, Fabrizio Saggio.

Mobi-TRE è uno dei progetti più innovativi che finanziamo, perché per la prima volta coinvolge la diaspora tunisina in investimenti nel proprio Paese d’origine, incoraggiandone la partecipazione attiva alle azioni di sviluppo, lontano dai tradizionali modelli di sostegno basati sul dono. La diaspora, per sua natura saldamente legata al territorio di origine e di destinazione, può essere sia un ponte culturale che una leva per lo sviluppo economico“, ha continuato il direttore dell’AICS Tunisi, Andrea Senatori.

Nell’ambito della prima fase di Mobi-TRE sono stati sostenuti 56 progetti imprenditoriali in 14 governatorati. Questi progetti hanno permesso la creazione e il consolidamento di 367 posti di lavoro, di cui 151 con contratti di lavoro regolari, in particolare per i giovani tra i 18 e i 30 anni (60%), il 76% dei quali donne.

“L’OIM Tunisia è lieta del successo della prima fase di Mobi-TRE, in partenariato con l’AICS, e attende con impazienza il rinnovo della seconda fase che mira a consolidare i risultati ottenuti nel rafforzamento dell’impegno della diaspora e del suo contributo allo sviluppo della Tunisia”, ha sottolineato Azzouz SAMRI, Capo missione dell’OIM Tunisia.

Con l’obiettivo di creare maggiori legami tra il Paese di origine e quelli di destinazione attraverso una prospettiva di sviluppo transnazionale, Mobi-TRE nella fase 2 estenderà il suo campo d’azione ai tunisini residenti all’estero (TRE) in Germania, Arabia Saudita, Costa d’Avorio, Francia e Italia. Questa scelta si è basata su diversi criteri, in particolare sulla concentrazione dei TRE in Francia, Italia e Germania, sulla cooperazione economica e sulle relazioni migratorie storicamente esistenti con la Costa d’Avorio e sull’ammontare delle rimesse provenienti dall’Arabia Saudita. Un aspetto innovativo di questa seconda fase sarà il supporto tecnico fornito alle aziende, che consentirà loro di entrare in nuovi mercati e di vendere i propri prodotti online. Infine, ancor più che nella prima fase, sarà data priorità alle donne e ai giovani, ai gruppi vulnerabili e ai progetti imprenditoriali dell’economia sociale e solidale in grado di creare occupazione diretta e indiretta, nonché sostenibilità ambientale.

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Seconda edizione del Forum dedicato ai Technoparchi tunisini «Collaborative R&I Networking Event»

Promuovere le reti di ricerca e innovazione per cercare di colmare il legame mancante tra progetti innovativi e mondo industriale.

Questo è l’obiettivo della seconda edizione del Forum dei Technoparchi tunisini «Collaborative R&I Networking Event» che si è tenuto a Tunisi. Questo evento mira a rafforzare la collaborazione tra domanda e offerta di innovazione per le PMI, con particolare attenzione al programma europeo di ricerca e sviluppo Horizon2020.

Questo forum è stato organizzato nell’ambito di un progetto di cooperazione sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in collaborazione con il Ministero dell’Industria e delle PMI e l’Associazione dei Tecnoparchi tunisini.

INVESST-AP. Investire in modo intelligente per un’azione sostenibile

La Delegazione dell’Unione Europea in Tunisia, l’Ambasciata d’Italia e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Sede di Tunisi) stanno organizzando un evento online per parlare del settore privato tunisino e delle risposte concrete per rilanciarlo.

Il webinar “INVESST-AP. Investire in modo intelligente per un’azione sostenibile” si terrà venerdì 11 dicembre dalle ore 11 alle 13, e sarà trasmesso in diretta sulla pagina FB della Delegazione dell’Unione Europea in Tunisia: www.facebook.com/EUTunisie .

Questo spazio virtuale sarà l’occasione per lanciare ufficialmente il nuovo Programma da 57 milioni di euro “Sostegno al settore privato e all’inclusione finanziaria nei settori dell’agricoltura e della pesca e dell’economia sociale e solidale (PRASOC)”, finanziato dalla Cooperazione italiana e da Cassa Depositi e Prestiti, e di annunciare l’imminente avvio del Programma “Sostegno allo sviluppo sostenibile nel settore dell’agricoltura e della pesca artigianale in Tunisia (ADAPT)”, finanziato dall’Unione Europea in Tunisia con un budget complessivo di 44,4 milioni di euro e gestito dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in partenariato con il WFP. Il Webinar sarà anche un’occasione per discutere di questioni economiche attuali relative al settore privato nei settori sopra citati.

Investire in Tunisia per la Tunisia!

Completati i lavori di riabilitazione presso la clinica Al Kwifia di Benghazi: un risultato raggiunto dall’AICS coi fondi dell’Unione Europea

20 ottobre 2021

Grazie al sostegno finanziario dell’Unione Europea attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EUTF), l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in coordinamento con le Organizzazioni Non Governative (ONG) ACTED e International Rescue Committee (IRC), ha completato i lavori di riabilitazione e la consegna di attrezzature mediche specializzate presso la clinica Al Kwifia di Bengasi, nella Libia orientale.

La cerimonia di consegna si è svolta oggi presso la suddetta clinica e ha visto la partecipazione del Console Italiano a Bengasi, Carlo Batori e della Vicedirettrice dell’Ufficio Regionale AICS, Annamaria Meligrana, intervenuti insieme alle autorità locali libiche, alla dirigenza della clinica e allo staff di ACTED.

Identificato in consultazione con le autorità libiche a livello locale e centrale, tale intervento è iniziato nel settembre 2020 con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento di una struttura sanitaria pubblica di riferimento per le comunità residenti a Bengasi e aree limitrofe. A tredici mesi da allora, oltre 70.000 persone, tra cui soprattutto madri e neonati, potranno beneficiare di una Unità Ginecologica più spaziosa e meglio attrezzata, ampliata con due ambulatori, una sala d’attesa e un nuovo impianto igienico-sanitario di fondamentale importanza per la salubrità dell’ambiente.

Al termine della cerimonia, Annamaria Meligrana ha commentato: “Sono orgogliosa di poter testimoniare che siamo stati in grado di raggiungere obiettivi importanti in un momento storico molto complesso, in cui la crisi pandemica ci ha costretti a ridefinire i sistemi di lavoro e di interazione umana. Ogni sfida è un’opportunità di successo e il risultato di oggi ne è la prova”.

L’evento segna un nuovo conseguimento del programma di cooperazione delegata “Recovery, Stability, Socio-Economic Development in Libya – Baladiyati”, che prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa per l’esecuzione di oltre 200 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 27 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).

 

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AICS celebrates the completion of rehabilitation works at Benghazi’s Al Kwifia Clinic, with funding from the European Union Trust Fund for Africa 

20 October 2021

With support from the European Union through the EU Trust Fund for Africa (EUTF), the Italian Agency for Development Cooperation (AICS), in partnership with the INGOs ACTED and International Rescue Committee (IRC), completed essential rehabilitation works and medical equipment delivery at Benghazi’s Al Kwifia Clinic, in eastern Libya.

The handover ceremony took place today, 20 October 2021, at the presence of the Italian Consul in Benghazi, Mr. Carlo Batori and the AICS Regional Office’s Deputy Director, Ms. Annamaria Meligrana, who participated in the opening session together with the local authorities, the management of the health facility and the ACTED team.

Identified in consultation with the Libyan authorities at the local and central levels, the intervention started in September 2020 with the aim of supporting this primary health facility to better respond to the needs of over 70,000 people living in Benghazi and surrounding areas. Thirteen months on, individuals and families, and in particular mothers and new-born children, can benefit from a more spacious and better equipped Gynaecological Unit, expanded into two examination rooms, a waiting area and a new hygiene system.

“I am proud to witness that we have been able to achieve such important goals in a very challenging time: a time of a pandemic crisis that has forced us to redefine our way of working and interacting. If every challenge is an opportunity to succeed, today’s ceremony provides evidence of this,” commented Ms Annamaria Meligrana.

Today’s achievement is yet another step forward for the Baladiyati programme, funded by the EUTF and carried out jointly by AICS, UNDP and UNICEF. Under this framework, AICS works closely with the local and central authorities to carry out over 100 interventions in the sectors of health, education and water and sanitation, targeting 27 municipalities across the country. It also builds upon the AICS commitment to supporting Libyan municipalities through a broad set of programmes, ranging from stabilization to emergency since 2016.

 

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Anche AICS Tunisi al CODEWAY per valorizzare interventi sulla governance locale in Libia

Una tre giorni di eventi internazionali dedicati a cooperazione, sviluppo e sostenibilità con un focus specifico sul ruolo giocato dalle imprese. È CODEWAY, la manifestazione fieristica italiana che crea spazi di confronto tra soggetti pubblici, OSC e aziende. Quest’anno l’appuntamento è dal 18 al 20 maggio e vede coinvolta in prima linea anche l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con uno stand espositivo e rappresentanti della sede centrale e delle sedi estere che parteciperanno ai diversi panel.

In calendario anche l’intervento della Vice Titolare della Sede regionale di AICS Tunisi, competente per la Tunisia, la Libia, il Marocco e l’Algeria. Annamaria Meligrana parteciperà a due eventi sulla governance locale e il coinvolgimento degli enti territoriali italiani in iniziative di cooperazione internazionale. Il primo, dal titolo “Il decentramento amministrativo in Libia: L’azione italiana a supporto delle Municipalità Libiche nell’implementazione di nuovi servizi ai cittadini”, organizzato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), si è tenuto il 19 maggio alle 10.30. All’indomani, Annamaria Meligrana interverrà nell’evento “La Nicosia Initiative quale strumento di cooperazione tra le amministrazioni locali del progetto REBUILD: il modello italiano delle autonomie per un ponte tra Provincia Autonoma di Trento, Regione Friuli-Venezia Giulia e le municipalità in Libia“, organizzato dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome nell’ambito di due iniziative finanziate da fondi europei, REBUILD e TAMSALL, che vedono la partecipazione della Provincia di Trento, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Emilia Romagna.

Grazie alla nuova legge 125/2014 sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, i comuni, le province autonome e le regioni italiane hanno assunto un ruolo sempre più attivo in partenariati oltre frontiera con l’obiettivo di mettere a disposizione expertise e conoscenza.

In Libia, ad esempio, operano in maniera sinergica con la società civile e le organizzazioni internazionali a supporto delle municipalità libiche, il cui ruolo nella stabilizzazione del Paese è determinante. Il processo di decentralizzazione statale, acceleratosi negli ultimi anni a causa dell’instabilità politica ed economica, ha infatti rafforzato il ruolo delle municipalità nel fornire servizi di base alla popolazione, grazie anche alla legittimazione ottenuta tramite le elezioni comunali degli ultimi anni.

Fra i principali risultati conseguiti dagli interventi di AICS, per esempio nell’ambito programma Baladiyati (dall’arabo “la mia municipalità”), finanziato dall‘Unione europea attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa, oltre 2350 operatori delle strutture erogatrici dei servizi sono stati formati nei settori della salute, igiene, educazione e prevenzione COVID 19; equipaggiamenti medici, materiali e medicine sono stati forniti a beneficio di 49 strutture sanitarie e 5 strutture WASH; 30 strutture mediche e 19 scuole sono state riabilitate con lavori infrastrutturali.

La necessità di favorire il decentramento, rafforzando le capacità di risposta nazionale e locale, rimane un obiettivo importante per la comunità internazionale e per l’Italia che, come ben sappiamo, riveste un ruolo di primo piano nel processo di stabilizzazione della Libia.

Negli ultimi anni di lavoro, la Cooperazione italiana ha confermato e rafforzato l’impegno nel sostenere il decentramento amministrativo, la localizzazione degli aiuti umanitari, il rafforzamento delle capacità di governance e sviluppo locale partecipato, il miglioramento della gestione e dell’erogazione dei servizi di base per i cittadini.

Il lavoro di AICS e dell’intera comunità internazionale in Libia, in particolare dei principali attori europei, a supporto del decentramento e delle municipalità mira al rafforzamento dei processi di stabilizzazione e di promozione della pace nel Paese, anche attraverso azioni volte a migliorare l’accesso ai servizi di base e a rafforzare le competenze dei funzionari locali e dei sindaci (capacity e institution building).

La Cooperazione italiana e la Banca Mondiale confermano il loro sostegno alla Tunisia tramite il rafforzamento del sistema statistico

[COMUNICATO STAMPA]

Tunisi, 18 luglio 2023

La Cooperazione italiana ha siglato ieri un finanziamento aggiuntivo alla Banca Mondiale, volto a rafforzare il sistema statistico tunisino per la raccolta, la produzione, l’analisi e la diffusione di dati statistici di alta qualità in settori prioritari. L’accordo, che si inserisce nell’ambito del “Tunisia Economic Resilience and Inclusion Umbrella Fund” (TERI), un fondo multi-donatori gestito dalla Banca Mondiale, testimonia la solida collaborazione tra le due istituzioni, basata sulla comune convinzione che dati accurati e statistiche affidabili siano un prerequisito per prendere decisioni consapevoli per lo sviluppo del Paese.

La cerimonia di firma si è svolta presso la Residenza d’Italia a Tunisi, in presenza dell’Ambasciatore Fabrizio Saggio, del Rappresentante Residente della Banca Mondiale in Tunisia, Alexandre Arrobbio, del Direttore della Sede Regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a Tunisi, Andrea Senatori e del Direttore Centrale responsabile della Governance dell’Istituto Nazionale di Statistica (INS), Mohamed Frigui.

Questo accordo prevede di offrire assistenza tecnica continua all’INS, il principale organo del sistema statistico nazionale. L’obiettivo è quello di mettere l’INS in condizione di produrre e diffondere dati e statistiche rilevanti che supportino e migliorino l’elaborazione di politiche basate su dati concreti. In tal senso, tra i risultati previsti, si auspica un significativo miglioramento della capacità della Tunisia di monitorare meglio gli indicatori socio-economici, di formulare politiche solide e di attrarre investimenti nel Paese.

Con questo accordo, l’Italia conferma ancora una volta il suo impegno ad affiancare la Tunisia nel suo processo di modernizzazione e sviluppo sostenibile, utilizzando un approccio pragmatico e globale che possa rispondere alle reali esigenze del Paese“, ha dichiarato l’Ambasciatore Saggio.

Secondo Alexandre Arrobbio della Banca Mondiale, “questo nuovo accordo di finanziamento dimostra il nostro costante impegno nei confronti della Tunisia e la nostra comune convinzione dell’importanza di dati e statistiche accurati a sostegno di un processo decisionale ponderato. Siamo determinati a lavorare con i nostri partner italiani per rafforzare la capacità statistica della Tunisia e favorire il suo sviluppo economico e sociale.”

Con questo finanziamento aggiuntivo, esprimiamo la volontà di lavorare insieme alla Banca Mondiale con l’obiettivo di migliorare la raccolta e l’analisi dei dati per definire strategie di intervento più pertinenti ed efficaci allo sviluppo sostenibile della Tunisia“, ha concluso Andrea Senatori, direttore dell’AICS di Tunisi, a margine della cerimonia di firma.

Il rafforzamento dell’INS, sostenuto dalla Cooperazione italiana e dalla Banca Mondiale, consentirà alla Tunisia di progredire sulla strada dello sviluppo sostenibile e della crescita inclusiva.

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Visita del Ministro degli Affari Locali e dell’Ambasciatore d’Italia presso 4 municipalità di Mahdia parte del programma PRODEC

Il Ministro tunisino degli affari locali e dell’ambiente e l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi hanno visitato 4 comuni di Mahdia (Hekaima, Telalsa, Sidi Zid Ouled Mouel, Zelba), parte del programma PRODEC finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione Sviluppo per un importo totale di 25 milioni di euro.

I 4 comuni interessati riceveranno per il periodo 2020-2022 un importo di oltre 9 milioni di dinari (3 milioni di euro) per l’esecuzione dei piani di investimento locale. La visita congiunta ha permesso di discutere con i sindaci, i funzionari eletti dei consigli comunali e le comunità interessate, circa gli interventi e i progetti che verranno realizzati nei prossimi mesi e che andranno a beneficio di 73.000 abitanti.

Un té con Youssra

Youssra ha 25 anni e vive a Tataouine, nel sud della Tunisia, a più di 6 ore di viaggio dalla capitale. Chiamata “la porta del deserto”, questa città si affaccia su montagne sabbiose sparse a macchia di leopardo tra i villaggi berberi risalenti al XV e XVI secolo.

©Badis Themlaoui/MBJ Group

Storia e tradizione hanno da sempre accompagnato la vita di Youssra che, come altre giovani donne della zona, fino a pochi mesi fa non aveva un luogo in cui incontrare le sue coetane che non fosse la propria casa. A Tatouine, infatti, luoghi di ritrovo come i bar sono quasi esclusivamente frequentati da uomini, i soli che di fatto abbiano diritto a rilassarsi, bere un tè e godere della compagnia di altri pari. Un’usanza rimasta indiscussa fino all’ottobre 2019, quando Youssra ha inaugurato Al Maqam (luogo sacro in arabo), una sala da tè senza filtro di genere all’ingresso.

Al Maqam è uno spazio sociale e culturale che non discrimina, ma invita all’incontro di persone e delle loro esperienze di vita. Si gioca, si naviga su internet, si ascolta musica live e si degustano prodotti tipici, il tutto godendo di un’atmosfera conviviale e senza essere disturbati dal fumo di sigaretta. Molte donne provenienti dai villaggi vicini vi trovano ristoro e riposo in attesa delle corse senza orario fisso dei mezzi di trasporto pubblico.

“Sono fiera di questo spazio che è ormai diventato il rifugio delle donne. Stiamo cambiando la mentalità della popolazione di Tataouine. Questo ha richiesto molto coraggio perché il settore è dominato dagli uomini”, ha raccontato Youssra, ormai diventata un modello per molte donne, che in lei vedono riscatto e ambizione. Infatti qui il cammino per l’affermazione professionale delle donne è ancora seminato di ostacoli.  “Se hanno un proprio business, devono lavorare il doppio degli uomini per avere successo. Se lavorano come dipendenti, sono sfruttate dal datore di lavoro: carico lavorativo duro e paga ridotta”, ha dichiarato Selma Mkadmini, tesoriera dell’ong italiana ARCS che ha contribuito alla creazione della sala da tè.

©Carlotta Comparetti/AICS Tunisi

Youssra è uno dei volti del progetto TER-RE, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che in quattro anni ha permesso a un centinaio di produttrici agricole, artigiane ed esperte in prodotti di cosmesi naturale di riunirsi in cinque cooperative, di migliorare la qualità del loro lavoro e trovare un mercato per i loro prodotti. Un progetto che ha dato vita al marchio “TATAOUI”, non solo un label commerciale premiato dal governo tunisino nel 2018, ma un successo di tradizione e innovazione e di empowerment femminile.
Youssra è una voce in un coro di donne che pretendono inclusione sociale e finanziaria. Youssra è una donna tunisina che grida all’uguaglianza di genere nei fatti.