Youssra ha 25 anni e vive a Tataouine, nel sud della Tunisia, a più di 6 ore di viaggio dalla capitale. Chiamata “la porta del deserto”, questa città si affaccia su montagne sabbiose sparse a macchia di leopardo tra i villaggi berberi risalenti al XV e XVI secolo.
Storia e tradizione hanno da sempre accompagnato la vita di Youssra che, come altre giovani donne della zona, fino a pochi mesi fa non aveva un luogo in cui incontrare le sue coetane che non fosse la propria casa. A Tatouine, infatti, luoghi di ritrovo come i bar sono quasi esclusivamente frequentati da uomini, i soli che di fatto abbiano diritto a rilassarsi, bere un tè e godere della compagnia di altri pari. Un’usanza rimasta indiscussa fino all’ottobre 2019, quando Youssra ha inaugurato Al Maqam (luogo sacro in arabo), una sala da tè senza filtro di genere all’ingresso.
Al Maqam è uno spazio sociale e culturale che non discrimina, ma invita all’incontro di persone e delle loro esperienze di vita. Si gioca, si naviga su internet, si ascolta musica live e si degustano prodotti tipici, il tutto godendo di un’atmosfera conviviale e senza essere disturbati dal fumo di sigaretta. Molte donne provenienti dai villaggi vicini vi trovano ristoro e riposo in attesa delle corse senza orario fisso dei mezzi di trasporto pubblico.
“Sono fiera di questo spazio che è ormai diventato il rifugio delle donne. Stiamo cambiando la mentalità della popolazione di Tataouine. Questo ha richiesto molto coraggio perché il settore è dominato dagli uomini”, ha raccontato Youssra, ormai diventata un modello per molte donne, che in lei vedono riscatto e ambizione. Infatti qui il cammino per l’affermazione professionale delle donne è ancora seminato di ostacoli. “Se hanno un proprio business, devono lavorare il doppio degli uomini per avere successo. Se lavorano come dipendenti, sono sfruttate dal datore di lavoro: carico lavorativo duro e paga ridotta”, ha dichiarato Selma Mkadmini, tesoriera dell’ong italiana ARCS che ha contribuito alla creazione della sala da tè.
Youssra è uno dei volti del progetto TER-RE, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che in quattro anni ha permesso a un centinaio di produttrici agricole, artigiane ed esperte in prodotti di cosmesi naturale di riunirsi in cinque cooperative, di migliorare la qualità del loro lavoro e trovare un mercato per i loro prodotti. Un progetto che ha dato vita al marchio “TATAOUI”, non solo un label commerciale premiato dal governo tunisino nel 2018, ma un successo di tradizione e innovazione e di empowerment femminile.
Youssra è una voce in un coro di donne che pretendono inclusione sociale e finanziaria. Youssra è una donna tunisina che grida all’uguaglianza di genere nei fatti.