Con la messa in scena al teatro “Le Rio” di Tunisi dello spettacolo teatrale “Le Radeau” (La zattera) di Cyrine Gannoun e Majdi Boumatar, è iniziato lo scorso fine settimana un tour che porterà questo spettacolo sulla migrazione a Medenine il 1° novembre, Sfax il 2 novembre e Seliana il 4 novembre.
Si tratta della prima attività di una campagna di sensibilizzazione pubblica che durerà diversi mesi e sarà focalizzata sui rischi e i miti associati alla migrazione irregolare. Durante la rappresentazione di “Le Radeau”, il pubblico è stato invitato a proiettarsi nell’avventura di otto personaggi che condividono un momento cruciale nella loro vita: la traversata del Mar Mediterraneo.
“Il teatro della migrazione diventa una metafora grazie alla quale è possibile riflettere sulla questione migratoria mettendo al centro l’umanità, un’espressione culturale che porta la voce dei migranti oltre l’aspetto politico, economico e mediatico”. Ha dichiarato il Rappresentante dell’OIM in Tunisia, Lorena Lando, attraverso un comunicato.
Al termine della rappresentazione è stata organizzata una discussione aperta con il pubblico, composto da oltre 200 giovani tunisini, sui temi legati alla migrazione. Hanno così potuto partecipare tunisini emigrati in Italia ed Europa, portando come esempio le proprie esperienze personali. In questo modo i giovani presenti sono potuti entrare in contatto con esperienze di vita concrete e approfondire i rischi legati ad una migrazione irregolare.
La rappresentazione teatrale è quindi il primo appuntamento di una più ampia campagna di sensibilizzazione che l’OIM ha lanciato in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Si tratterà di attività organizzate principalmente nelle aree periferiche di alcune tra le principali città della Tunisia, dove si registrano i più alti tassi di migrazione, con l’obiettivo di approfondire il tema tra i giovani e le categorie più vulnerabili della società.
Questa campagna di sensibilizzazione rientra fra le attività di due progetti realizzati dall’OIM e dall’ILO in Tunisia e nella regione del Maghreb, finanziati dalla Cooperazione italiana, che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni socioeconomiche del Paese e della regione, riducendo così i fattori che causano la migrazione irregolare.