L’Italia si attesta tra i donatori più attivi in Libia, Paese in cui interviene tramite il finanziamento di programmi a supporto della popolazione e delle istituzioni locali, secondo due direttrici di intervento: i) iniziative di emergenza, volte a fornire assistenza umanitaria e protezione alle fasce più vulnerabili della popolazione; ii) iniziative di sviluppo, per favorire il processo di stabilizzazione, riabilitazione e ricostruzione del Paese. Dal 2016 a oggi, la Cooperazione italiana ha promosso in Libia 56 programmi, per un importo pari a 87,2 milioni di euro. Questi si suddividono in interventi di assistenza umanitaria, del valore di circa 51,6 milioni di euro ed interventi per la stabilizzazione e lo sviluppo del Paese, per un importo pari a 35,6 milioni di euro. In aggiunta, l’AICS sta al momento realizzando in partenariato con l’UNICEF e UNDP (componente AICS - fase I e II - pari a 38 mln di euro) il programma di cooperazione delegata “Recovery, Stability and Socio-Economic Development in Libya”, ribattezzato Baladiyati (dall’arabo “la mia municipalità”), finanziato dall‘Unione europea attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EU Trust Fund).
L’AICS adotta per tutti i suoi programmi l’approccio di “Monitoring, Evaluation and Learning” (MEAL) utilizzato a livello internazionale da donatori ed enti esecutori.
La Cooperazione italiana ha all’attivo iniziative che mirano a confermare e rafforzare gli impegni pregressi, in particolare nei settori di: a) salute e protezione; b) acqua e agricoltura; c) energie rinnovabili e d) decentralizzazione/sviluppo locale.
Salute e protezione
Salute e protezione sono i principali settori delle iniziative umanitarie della Sede Regionale AICS Tunisi in Libia che interviene per sostenere la popolazione libica nell’affrontare i bisogni legati al mancato accesso a cure mediche e a servizi di protezione, attraverso una serie di interventi di assistenza umanitaria di breve durata e impatto immediato sulle condizioni di vita dei beneficiari.
Sul canale multilaterale, dal 2016 la Cooperazione italiana collabora con alcune organizzazioni internazionali e agenzie delle Nazioni Unite presenti nel Paese, quali il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), l’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM), il Programma Alimentare Mondiale (PAM), l’Organizzazione Mondiale per la Salute (OMS) ed il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF). A queste iniziative si sono aggiunte spedizioni di medicinali a favore di numerose strutture sanitarie, inclusi gli ospedali di Mitiga, Bengasi, Murzuq e Misurata, rese possibili grazie alla collaborazione della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi e del Ministero della Difesa italiano. La Cooperazione italiana lavora anche alle attività di bonifica di ordigni inesplosi e di educazione al rischio di esposizione agli stessi, in partenariato con UNMAS (United Nations Mine Action Service).
Sul canale bilaterale, l’AICS gestisce e realizza programmi di emergenza che mirano al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni vittime della crisi libica attraverso programmi umanitari, di emergenza e di LRRD, implementati con il concorso di OSC selezionate tramite bandi.
Inoltre, è in corso la seconda fase di un programma volto a fornire cure mediche in Italia ai minori libici affetti da patologie onco-ematologiche sulla base di un Accordo firmato tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) e l’AICS.
Acqua e agricoltura
In un Paese dove lo stress idrico e la crisi economica mettono a rischio la sicurezza alimentare, che per numerose famiglie è fortemente dipendente da un’agricoltura di sussistenza, la Cooperazione italiana interviene per migliorare le condizioni di vita delle comunità agricole residenti nella regione del Fezzan, una delle più marginali della Libia.
Nel 2019 è stato finanziato il “Programma per la Sicurezza Alimentare e Resilienza delle comunità rurali in Libia (PROSAR)”, realizzato in partenariato con il CIHEAM con l’obiettivo di rafforzare la resilienza delle comunità agricole del Fezzan.
Ad aprile 2021, in partenariato con la FAO, è stata lanciata un’iniziativa volta allo sviluppo di un’agricoltura irrigua sostenibile a livello nazionale con focus sulla regione del Fezzan dove la scarsità delle risorse idriche minaccia il degrado ambientale e lo spostamento di massa della popolazione. In aggiunta, è stata approvata un’iniziativa del valore di 300.000,00 euro sempre a valere sul canale ordinario 2020, la cui realizzazione è stata affidata al CIHEAM di Bari. Il progetto ha previsto da un lato, l’istituzione di un Comitato Tecnico Scientifico per la supervisione e coordinamento degli studi finanziati dalla Cooperazione italiana nell’ambito della gestione delle risorse idriche ed elettriche in Libia e, dall’altro, la realizzazione di uno studio di pre-fattibilità per la possibile riabilitazione di un pastificio nella municipalità di Sebha. Sempre in partnership con il CIHEAM di Bari, nell’ottobre 2022 sono iniziate le attività di supporto tecnico per migliorare la governance delle risorse marine in Libia. L'approccio multidisciplinare dell'iniziativa migliorerà la progettazione futura dei relativi programmi di qualità, progetti e piani per lo sviluppo dell'acquacoltura, della pesca su piccola scala, della gestione costiera sostenibile, delle risorse umane e dei mercati, mettendo a disposizione personale qualificato sia a livello istituzionale che a livello di ricerca applicata
Infine, è in corso un’iniziativa del valore di 2.100.000,00 euro dal duplice obiettivo: migliorare la gestione e l’accesso equo a forniture d’acqua potabile sicure e servizi igienico-sanitari adeguati, e aumentare l'efficienza idrica nel settore agricolo, riducendo il numero di persone che soffrono di scarsità d'acqua e insicurezza alimentare nel sud del Paese. Il progetto sarà eseguito da OSC italiane da selezionare attraverso specifica Call for Proposals.
Energie rinnovabili
Per contribuire alla mitigazione dei problemi derivanti dai deficit energetici, la Cooperazione italiana, nel quadro della programmazione ordinaria 2020, ha incluso tra i suoi settori di intervento le energie rinnovabili. Tramite una Call for Proposals lanciata ad ottobre 2021, è stato selezionato un progetto che si pone l’obiettivo di promuovere l’uso di sistemi di energia rinnovabile presso strutture sanitarie nel Fezzan.
Inoltre, nel corso del 2021, è stato approvato il programma “Energia pulita per un accesso ai servizi di base sostenibile” con l’obiettivo di sostenere la popolazione del Fezzan nell’accedere a servizi di base erogati da strutture pubbliche. La realizzazione sarà derogata alle OSC tramite una Call for Proposals.
Sviluppo locale
La Cooperazione italiana sostiene il processo di stabilizzazione e ricostruzione volti al sostegno del decentramento amministrativo, alla localizzazione degli aiuti umanitari, al rafforzamento delle capacità di governance locale, al miglioramento della gestione e della fornitura dei servizi di base.
Sul canale multilaterale, va sottolineato il contributo italiano a favore dell’Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) per la realizzazione dell’iniziativa “Stabilization Facility for Libya (SFL)”, un Fondo multi-donatore lanciato nel 2016 e conclusosi nell’agosto 2022 al fine di contribuire alla stabilizzazione e alla risoluzione dei conflitti locali, rafforzare lo stato legittimo e riconosciuto a livello internazionale e promuovere l’unità nazionale per tutti i libici.
Sul canale bilaterale, nel 2018 è stata approvata un’iniziativa del valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro, finanziata dalla Direzione Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza (DGAP), volta a rafforzare le capacità e le competenze delle autorità locali libiche nei settori del catasto, dell’anagrafe e della gestione finanziaria dei comuni, al fine di migliorare l’accesso della popolazione ai servizi essenziali di qualità nelle municipalità identificate, le stesse del programma di cooperazione delegata RSSD. L’iniziativa, divisa su due programmi “Formazione e sviluppo delle capacità dei funzionari municipali in Libia” e “Assistenza tecnica ad interventi per migliorare la gestione e l’accesso ai servizi essenziali delle municipalità libiche”, comprende una componente di circa 1 milione di euro realizzata dall’AICS in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). La seconda componente da 1,8 milioni di euro è stata affidata da AICS tramite una Call for Proposals a due consorzi di OSC italiane che hanno iniziato le proprie attività nel maggio 2021 con interventi che mirano a rafforzare i servizi di base delle municipalità beneficiarie identificate di concerto con il Ministero del Governo Locale (MOLG).