L'ufficio regionale di Tunisi dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo è lieto di annunciare l'inaugurazione dei suoi nuovi uffici situati a 5 rue Harroun Errachid nel distretto di Mutuelville.
Questo evento vuole essere l'occasione per riaffermare il rinnovato impegno della Cooperazione italiana nella regione mediterranea, in particolare in Tunisia, che è sempre stato un Paese prioritario per l'Italia, considerata la vicinanza geografica, culturale e politica. La Cooperazione italiana è stata infatti costantemente presente in Tunisia fin dagli anni '80, dedicandosi al sostegno del settore privato tunisino, in particolare delle PMI, nonché agli investimenti pubblici e delle regioni svantaggiate, in particolare nel sud del Paese.
Dal 2011, la Cooperazione italiana ha riaffermato il suo ruolo di partner privilegiato della Tunisia, sostenendo la transizione democratica del Paese e i suoi sforzi verso la realizzazione di un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. Questo approccio è stato confermato e rafforzato con la firma del nuovo Memorandum d'intesa per la cooperazione allo sviluppo per il periodo 2017-2020, avvenuta lo scorso 9 febbraio 2017, per un importo di 165,5 milioni di euro. A questo si devono aggiungere circa 200 milioni di euro per iniziative già in corso. Il nuovo Memorandum, sviluppando e ampliando i risultati di 30 anni di esperienza nel paese, dimostra la volontà di innovare e sostenere la Tunisia in una fase cruciale del suo sviluppo, anche grazie ai nuovi strumenti che la recente legge per la cooperazione (n.125 / 2014) è in grado di schierare. L'accordo prevede un aumento dell'impegno finanziario italiano (quasi il 30% in più rispetto al memorandum precedente) e un rinnovato interesse per i settori tradizionali e le aree geografiche ritenute prioritarie per la Cooperazione Italiana e il governo tunisino.
Attualmente, i crediti di aiuto sono dedicati allo sviluppo del settore pubblico e privato. In questo contesto, una linea di credito di 73 milioni di euro è attiva a beneficio delle piccole e medie imprese tunisine. Si tratta dell’ottava linea di credito realizzata dalla Cooperazione italiana in Tunisia e questo strumento, utilizzato fin dagli anni '90, ha permesso di distribuire circa 240 milioni di euro, contribuendo alla creazione di più di 10 000 posti di lavoro.
La Cooperazione Italiana è impegnata in modo significativo con un credito di 145 milioni anche nel finanziamento del governo tunisino per l'acquisto di attrezzature e servizi.
Un'attenzione particolare è poi rivolta allo sviluppo rurale e alle regioni meridionali del paese, un'area geografica di tradizionale interesse per la Cooperazione italiana che, dalla fine degli anni '90, ha visto la realizzazione di importanti iniziative, tra cui il progetto nella regione desertica di Rjim Maatoug, che ha permesso la creazione di 2.000 ettari di palme da dattero e di sviluppare azioni di inclusione socio-economica nell'area.
A marzo 2017 è entrato in vigore l'accordo che disciplina il primo programma di riconversione del debito tunisino, per un importo complessivo di 25 milioni di euro. Esso comprende interventi, attualmente in fase di sviluppo per la costruzione e la riabilitazione di infrastrutture nel settore idrico e servizi igienico-sanitari, la creazione di posti di lavoro, la salute pubblica e di sostegno all’infrastruttura amministrativa tunisina.
La sede regionale di AICS Tunisi, le cui competenze si estendono anche sulla Libia, così come sul Marocco e sulla Mauritania, ha dunque avuto un potenziamento in termini di risorse umane, per fornire abilità e mezzi adeguati al ruolo che AICS svolge in questi paesi e ai finanziamenti che fornisce. Da qui la necessità di ampliare gli uffici la cui inaugurazione è oggetto della cerimonia del 10 luglio, alla presenza di S.E. l'Ambasciatore d'Italia a Tunisi Lorenzo Fanara, il Ministro dello Sviluppo degli Investimenti e della Cooperazione Internazionale Zied Ladhari e il Direttore Vicario dell'AICS Roma Leonardo Carmenati.