di Carlotta Comparetti
Un progetto necessario e urgente quello conclusosi ieri al Teaching Hospital di Zawya Central, città di circa 250.000 abitanti protesa sulla costa mediterranea libica, 48 chilometri a ovest della capitale Tripoli.
Un intervento che ha restituito alle comunità di Zawya un dipartimento di pediatria e quello di ginecologia più efficienti e attrezzati, pronti a rispondere a circa un milione di pazienti che, secondo le stime, giungono da tutte le aree confinanti per usufruire dei servizi del principale ospedale pubblico della regione.
Di concerto con le autorità libiche, il Teaching Hospital è tra le strutture prioritarie del sistema sanitario locale e, come tale, sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), grazie al programma di Cooperazione Delegata “Recovery, Stability and Socio Economic Development in Libya – Baladiyati”, finanziato dall’Unione Europea mediante il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EU Emergency Trust Fund – North Africa Window).
Sul campo, l’intervento è stato realizzato dalle Organizzazioni Non Governative (ONG) italiane CEFA e Fondazione Albero della Vita (FADV), che nei quattordici mesi trascorsi da marzo 2020 a oggi, hanno lavorato non-stop, sotto il coordinamento della Sede Regionale AICS di Tunisi, competente per la Libia, per riabilitare gli ambienti del dipartimento pediatrico e ginecologico, fornire 20 nuovi letti e apparecchiature mediche essenziali tra cui quattro incubatrici neonatali, e offrire dei corsi di formazione specialistici al personale medico e paramedico dell’ospedale.
Alla cerimonia conclusiva del progetto, tenutasi ieri presso il Centro di Ricerca Medica della città di Zawya Central, il direttore dell’ospedale Dr. Salah Betro e il suo staff hanno espresso entusiasmo per i risultati conseguiti dal progetto e rimarcato l’importanza di una collaborazione continuativa e duratura per il bene della comunità di Zawya.
Se fino al 2011 il Teaching Hospital era un ospedale all’avanguardia e polo di riferimento per la formazione di medici specializzandi, provenienti da tutte le regioni del Paese, successivamente l’ospedale ha visto ridotta di circa il cinquanta percento la capacità di assistenza e cure mediche tempestive e di qualità.
La felice conclusione dell’intervento di riabilitazione del dipartimento pediatrico e ginecologico del Teaching Hospital, ha sottolineato il Direttore della Sede AICS di Tunisi, Andrea Senatori, segna un primo importante traguardo nel percorso di rafforzamento dei servizi di base in Libia perseguito dal programma Baladyiati: “Una sfida che vede l’impegno dell’AICS a supporto di 55 strutture sanitarie, 19 scuole e 4 progetti di igiene pubblica (WASH) in 22 municipalità libiche particolarmente vulnerabili, per un investimento totale di 22 milioni di euro di fondi comunitari”.
Background:
Il programma “Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya – Baladiyati” prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro del Fondo Fiduciario dell’Unione Europa (EU Trust Fund) per l’esecuzione di oltre 100 interventi mirati a rafforzare i servizi di base nei settori sanitario, educativo e idrico-igienico (WASH) in 24 municipalità libiche dislocate lungo le principali rotte migratorie. In questo quadro, l’AICS gestisce 22 milioni di euro e svolge il ruolo di capofila nel coordinamento del programma, che viene realizzato al fianco delle agenzie delle Nazioni Unite UNDP (18 milioni) e UNICEF (10 milioni).