Nel villaggio di Menzel Hached, nel governatorato di Mahdia, l’Associazione WAFA per la solidarietà sociale, fondata nel luglio 2018, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per molte donne e bambini. Sostenuta dal progetto SUMUD, cofinanziato dall’AICS e realizzato da Oxfam in collaborazione con AVSI, la Regione Toscana, Shanti e APAD, questa iniziativa è frutto della determinazione della sua presidente, la signora Zohra Kabada.
Un “caffè culturale” trasformato in motore di cambiamento
L’associazione è nata grazie all’impegno di Zohra Kabada, una donna tenace che descrive WAFA come “sua figlia”. “Sono divorziata, non ho figli, WAFA è mia figlia. Investo tutto ciò che ho per aiutare le donne della mia comunità a diventare indipendenti, ma non è facile”, confida.
WAFA è diventato un luogo in cui le donne non solo si incontrano, ma imparano e si sostengono a vicenda. Grazie a corsi di formazione professionale e di alfabetizzazione, le partecipanti acquisiscono competenze per costruire un futuro migliore.
Tuttavia, i primi tempi non sono stati semplici. “Mio fratello diceva che era una perdita di tempo e di denaro”, ricorda Zohra. Ma ha continuato per la sua strada. “All’inizio, i mariti non volevano che le loro mogli partecipassero. Ma quando hanno visto il valore di una donna che lavora, hanno iniziato ad accompagnarle in auto”.
Uno spazio di condivisione e resilienza
WAFA è molto più di un centro di formazione. È uno spazio in cui le donne si confidano, condividono esperienze e si danno forza a vicenda.
L’associazione ha recentemente avviato un Gruppo di Sviluppo Agricolo (GDA) per promuovere i diritti delle lavoratrici agricole e rafforzarne l’autonomia economica. WAFA supporta anche la vendita dei prodotti artigianali realizzati dalle donne, sebbene la logistica rimanga una sfida importante.
Un sogno per le donne e i loro figli
Il sogno di Zohra è chiaro: “Creare un asilo nido per i figli delle donne della zona, in modo che possano dedicarsi di più alla formazione e al lavoro”.
Indossando con orgoglio un foulard, che descrive come “la bandiera delle donne rurali”, Zohra incarna la resilienza e la determinazione. “Voglio dimostrare a queste donne che non sono sole e che possono superare i limiti imposti dalla società”.
Una resilienza contro le difficoltà
Grazie al sostegno del progetto SUMUD, WAFA ha potuto rafforzare il proprio impatto nella comunità, diventando un pilastro di solidarietà locale. Nonostante le resistenze iniziali e le sfide logistiche, l’associazione continua a dimostrare che uno spazio di condivisione può trasformare vite, anche nei contesti più patriarcali.
Articolo scritto da: Sarah Corti, Communication Officer, AICS Tunisi.