Il Paese
L’Algeria è il Paese più esteso in Africa e ha una popolazione di circa 43 milioni di persone. L’indice di sviluppo umano dell’Algeria, che è attualmente al 91° posto, è andato in costante aumento dagli anni ’90 fino ad essere pressoché stazionario da circa un decennio.
Negli ultimi anni il Paese è stato colpito da un’ondata di proteste da parte della popolazione che, ormai stanca della staticità del sistema di potere, ha reclamato a gran voce nuove riforme per garantire maggiori libertà e migliori condizioni di vita. Il malcontento generale ha così scandito il susseguirsi di eventi socio-politici, guidati dal movimento Hirak, che hanno portato nel 2019 alle dimissioni del Presidente Abdelaziz Bouteflika, dopo venti anni al potere, e alla conseguente elezione di Adbelmadjid Tebboune, volto noto della politica algerina. A giugno del 2021, si sono svolte le prime elezioni parlamentari dopo l’uscita di scena di Bouteflika e che hanno riconfermato il Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) come blocco principale. Tuttavia, come in occasione del precedente voto per il referendum costituzionale del novembre 2020, l’affluenza alle urne è stata estremamente bassa.
L’Algeria ospita dal 1975 centinaia di migliaia di rifugiati saharawi, stanziati in condizioni assai precarie in un lembo di terra nel deserto del Sahara Occidentale, confinante al sud-ovest con il Marocco. Nonostante la gravità della situazione, la realtà dei saharawi resta una delle crisi di rifugiati più dimenticate al mondo che dura ormai da 45 anni. A livello internazionale non vengono raccolti sufficienti contributi per poter garantire loro una vita dignitosa. Basti pensare che i rifugiati del Sahara Occidentale vivono in campi profughi distribuiti su 10. 000 km2 di deserto pietroso dove la vegetazione è quasi assente. Tale contesto ha generato una situazione di quasi totale dipendenza dagli aiuti umanitari, rendendo limitate le possibilità di autosostentamento.
Il contributo italiano
La Cooperazione italiana supporta l’Algeria dagli anni ’70 attraverso interventi per lo sviluppo del Paese in settori che vanno dalla costruzione di opere pubbliche, al sostegno all’industria e all’agricoltura, al restauro e la tutela del patrimonio culturale. Dal momento che l’Algeria dispone di considerevoli risorse proprie per promuovere lo sviluppo nazionale, gli interventi della Cooperazione italiana hanno storicamente privilegiato aspetti qualitativi, come la formazione, il trasferimento di competenze e di tecnologia.
Nel corso degli anni, particolare attenzione è stata riservata alla protezione dell’ambiente, alla tutela del patrimonio culturale e al settore agricolo e zootecnico.