Cooperazione delegata

L’Unione Europea e i suoi Paesi membri, a livello aggregato, rappresentano la fonte principale di Aiuto Pubblico allo Sviluppo su scala globale (OCSE-DAC). Nel 2017 l’Unione Europea ha fatto propri gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e li ha posti alla guida della propria azione di cooperazione attraverso il “Nuovo Consenso Europeo sullo Sviluppo”, un quadro di riferimento strategico per le istituzioni comunitarie e per i Paesi membri.

Il sistema della Cooperazione italiana ha una relazione a doppio senso con l’Unione Europea. Secondo l’art. 6 della legge 125/2014, l’Italia da un lato “partecipa alla definizione della politica di aiuto allo sviluppo dell’Unione Europea, contribuisce al bilancio e ai fondi dell’Unione Europea e armonizza i propri indirizzi e le proprie linee di programmazione con quelli dell’Unione Europea, favorendo la realizzazione di progetti congiunti”, dall’altro “contribuisce all’esecuzione di programmi europei di aiuto allo sviluppo, anche partecipando alla gestione centralizzata indiretta, di norma mediante l’Agenzia.”

La Commissione Europea, pertanto, rappresenta un partner strategico per l’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS) che, fin dall’inizio della propria operatività nel gennaio 2016, ha offerto un contributo tecnico e gestionale all’implementazione di iniziative finanziate da strumenti europei e affidate al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Nel 2018 l’Agenzia ha completato il processo di accreditamento come istituzione qualificata per la gestione indiretta dei finanziamenti europei. A partire da quel momento l’AICS ha assunto la piena titolarità di iniziative di cooperazione delegata.

La Sede regionale dell’AICS a Tunisi gestisce attualmente tre programmi di cooperazione delegata:

  • ADAPT , Programma di supporto allo sviluppo sostenibile nei settori dell’agricoltura e pesca artigianale in Tunisia;

  • HERITAGE (Heritage, Education, Restoration and Inclusion for a Thriving Archeological Generation), programma avviato nel 2025 e volto a rafforzare le capacità di conservazione e restauro del patrimonio archeologico in Libia, in partenariato con l’Istituto Centrale di Restauro (ICR) e in cooperazione con il Dipartimento delle Antichità libico;

  • MUWALI.

In precedenza, la Sede ha gestito il programma Baladiyati – Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya (2018–2025 / 76,2 mln €), prima iniziativa di cooperazione delegata affidata all’Agenzia. Il programma, finanziato attraverso l’EU Emergency Trust Fund for Africa e realizzato in partenariato con UNICEF e UNDP, ha contribuito a creare un ambiente sociale ed economico più inclusivo, rafforzando la stabilità nella regione. Ha fornito assistenza diretta alle municipalità libiche per migliorare l’accesso ai servizi pubblici e alle opportunità di sostentamento, promuovendo coesione sociale e resilienza delle comunità.

ADAPT
2020-2028 / 70 m €

Programma di supporto allo sviluppo sostenibile nei settori dell’agricoltura e pesca artigianale in Tunisia

Per facilitare la transizione ecologica dei sistemi di produzione, garantendo maggiore stabilità economica e sicurezza alimentare attraverso un Fondo di sostegno ad investimenti privati e una forte sinergia con la ricerca.

Finanziato nel quadro dello European Neighbourhood Instrument (ENI) 2019-2020 e realizzato in partnership con il PAM.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

HERITAGE

2025 - 2028 / 2,2 mln €

Heritage, Education, Restoration and Inclusion for a Thriving Archeological Generation

Per contribuire ad affrontare le sfide strutturali nella conservazione del patrimonio culturale in Libia.

Finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del capitolo “Sostegno alla governance e alla stabilizzazione in Libia” - Misura speciale 2023, in partenariato con l'Istituto Centrale di Restauro (ICR) di Roma e in collaborazione con il Dipartimento delle Antichità libico.

 

Baladiyati
2018-2025 / 76,2 mln €

Recovery, Stability and Socio-economic Development in Libya

Per creare un ambiente sociale ed economico più inclusivo e rafforzare la stabilità nella regione, fornendo assistenza diretta alle municipalità libiche al fine di migliorare l'accesso ai servizi pubblici e alle opportunità di sostentamento, promuovere la coesione sociale e la resilienza delle comunità.

Finanziato attraverso il Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EU Trust Fund) e realizzato in partnership con UNICEF e UNDP.