Uno sguardo sul futuro con il contributo della Cooperazione italiana

Si è tenuto la scorsa settimana a Tunisi, dal 15 al 19 aprile, l’ENIT Innovation Week, evento organizzato dalla Scuola Nazionale di Ingegneria di Tunisi, nel quadro del progetto “African Innovation Leaders”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Durante i cinque giorni dedicati all’evento, sono state organizzate conferenze, laboratori dedicati all’innovazione tecnologica applicata all’industria e seminari di approfondimento sulla rivoluzione digitale.

Più di 100 persone, tra rappresentanti delle istituzioni tunisine e italiane e numerosi ingegneri di entrambi i Paesi, hanno così potuto dibattere e approfondire il tema dell’innovazione tecnologica e la sua applicazione per uno sviluppo sostenibile del continente africano.

L’ENIT Innovation Week è stato inaugurato da un forum di alto livello istituzionale, cui hanno partecipato, tra gli altri, l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, S.E. Lorenzo Fanara, il Direttore generale della Cooperazione bilaterale al Ministero della Cooperazione tunisino Mohamed Fadhel Hassayoun, e il Rappresentante regionale dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo, Flavio Lovisolo. Il dibattito ha permesso di approfondire temi cruciali per l’avvenire della Tunisia. In particolare, si è sottolineato come questo Paese abbia compreso piuttosto in anticipo i fattori potenziali che la nuova rivoluzione industriale può offrire in chiave di sviluppo e che, in questo senso, la cooperazione internazionale può rappresentare un utile strumento di accompagnamento all’interno di questo nuovo scenario.

Tale argomento è infatti centrale all’interno del progetto Africa Innovation Leaders. L’iniziativa, finanziata dall’AICS, coinvolge sei paesi africani (Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya, Etiopia e Mozambico) e ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere lo sviluppo dell’Africa attraverso il supporto e la formazione di giovani leaders, che siano in grado di affrontare le nuove sfide poste dalla rivoluzione digitale con un approccio innovativo e soluzioni adeguate.

All’interno di quest’iniziativa l’Italia si pone come Paese promotore, sia per quel che riguarda l’origine del progetto, sia per la sua esecuzione. L’idea di Africa Innovation leaders è infatti frutto della riunione del G7, a guida italiana, del maggio 2017, tenutasi a Taormina. In questa occasione, i capi di Stato del G7 e i capi di Stato di Etiopia, Kenya, Niger, Nigeria e Tunisia, nonché il Segretario Generale delle Nazioni Unite, il Direttore Generale del Fondo Monetario internazionale, il Presidente della Banca mondiale, il Segretario generale dell’OECD, il Presidente dell’Unione africana e il Presidente della Banca di sviluppo africana, hanno potuto discutere la concretizzazione della propria collaborazione tramite azioni volte al sostegno dell’innovazione e del capitale umano come mezzo di sviluppo sostenibile e di crescita inclusiva. Nel corso di questo incontro di alto livello istituzionale si sono quindi poste le basi di una discussione sulla volontà di migliorare il coordinamento tra Europa e Africa in termini di innovazione per favorire la stabilità, la sicurezza e uno sviluppo sostenibile tra i due continenti, in linea con l’Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile e l’Agenda 2063 dell’Unione Africana.

Il progetto Africa Innovation Leaders rappresenta quindi lo strumento concreto di cooperazione allo sviluppo per raggiungere quest’obiettivo.

Occorre poi sottolineare come l’azione svolta dalla cooperazione italiana in Tunisia si collochi in linea di continuità con la strategia enunciata da questo progetto. A tale proposito si possono citare alcuni risultati già ottenuti in tal senso. La Cooperazione italiana contribuisce infatti al sostegno del settore privato che spesso rappresenta il principale catalizzatore dei fattori che influenzano l’innovazione industriale. All’interno di quest’ambito sono stati sviluppati strumenti come le linee di credito per le Piccole e Medie Imprese, che oltre a favorire la creazione di impiego, promuovono lo scambio di materiale e tecnologia tra Italia e Tunisia. Sempre in quest’ottica si può citare il programma di sostegno al settore privato, in particolare nella sua componente di supporto ai poli di competitività tunisini. Tale iniziativa intende infatti favorire la creazione di nuovi servizi commerciali locali per attrarre investimenti, utilizzando strategie innovative di marketing territoriale, nuovi piani di gestione sostenibile e costruendo nuove reti di collaborazione tra le due sponde del Mediterraneo.

La Cooperazione italiana può rappresentare quindi un valido partner delle istituzioni tunisine nel favorire la creazione di un ambiente adatto a promuovere lo scambio di know-how tecnologico tra Italia e Tunisia per affrontare con le giuste risorse le sfide della prossima rivoluzione industriale.

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Il Rappresentante dell'ufficio regionale AICS Tunisi, durante l'Enit Innovation Week

L'Ambasciatore d'Italia a Tunisi durante l'Enit Innovation Week

 

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